Il video della 40a settimana
Peso e lunghezza alla 40ª settimana
Mese | 9° mese |
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Età gestazionale | da 39+0 a 39+6 |
Lunghezza del feto (*) | 50.7 cm |
Peso del feto (*) | 3403 grammi |
Aumento di peso (**) | +15.5 kg |
Gruppo mamme | Novembre 2024 |
Quanti mesi sono 40 settimane di gravidanza?
Alla 40a settimana ti trovi alla fine del nono mese di gestazione. Per conoscere l’esatta corrispondenza tra mesi e settimane di gravidanza puoi usare la nostra tabella di conversione.
40a settimana: sintomi frequenti
- Insonnia
- Ansia e sbalzi d’umore
- Bruciore di stomaco
- Piedi e caviglie gonfie
- Dolore pelvico
- Contrazioni di Braxton-Hicks (pancia dura)
- Perdite di colostro
Come cambia il tuo corpo
Riposo e relax
Congratulazioni! Questa è l’ultima settimana ufficiale di gravidanza o almeno così si spera. Sicuramente sei in balia di mille emozioni contrastanti: da un lato sei impaziente di concludere la gravidanza, dall’altro potresti avere qualche timore in vista del parto. Cerca di distrarti e di rilassarti il più possibile, da sola, con il partner o con le persone più care. E se fai fatica a dormire durante la notte, prova a recuperare un po’ di energie con un pisolino pomeridiano.
L’inizio del travaglio
Il tuo corpo si prepara al grande momento e quando sarà arrivato sentirai che le contrazioni di Braxton-Hicks diventano sempre più frequenti, intense e dolorose e iniziano a comparire con un ritmo regolare.
Queste contrazioni preparatorie servono ad accorciare e ammorbidire il collo dell’utero, che nella fase successiva inizierà a dilatarsi per permettere il passaggio del bambino.
Per calmare il dolore, cerca di camminare, respirare profondamente o fare un bagno caldo. Se te la senti, puoi consumare uno spuntino leggero e nutriente e bere del succo di frutta o del tè zuccherato, per fare scorta di energia.
Quando le contrazioni avranno una durata di circa 40-60 secondi, si presenteranno a intervalli regolari di 5 minuti e saranno iniziate da almeno un’ora, sarà arrivato il momento di prendere la borsa nascita e correre a conoscere il tuo bambino!
40a settimana di gravidanza e nessun sintomo?
Se arrivata alla 40a settimana di gravidanza non avverti ancora nessun sintomo che segnali l’avvicinarsi del travaglio, cerca di mantenere la calma.
Anche se teoricamente questa dovrebbe essere la tua ultima settimana di gravidanza, il tuo piccolo potrebbe farsi attendere ancora un po’, soprattutto se si tratta del tuo primo figlio. Secondo le stime, infatti, circa il 30% delle nascite avviene dopo la data presunta del parto.
La ragione è che il calcolo delle settimane di gravidanza si basa su un conteggio convenzionale, che non tiene conto della data del concepimento e della durata del ciclo mestruale (che potrebbe essere più lunga dei normali 28 giorni). Per questo, la gravidanza viene considerata fisiologica fino a 42 settimane, anche se nella maggior parte dei casi, per la sicurezza di mamma e bambino, si preferisce non attendere oltre la 41a settimana per indurre il travaglio.
Come prenderti cura del tuo corpo
Il momento del parto e sempre più vicino! Per prepararti al travaglio e sconfiggere ansia e insonnia questa settimana ti proponiamo dei semplici esercizi di respirazione.
Vuoi cambiare allenamento? Scopri tutti gli altri video del nostro corso di fitness in gravidanza sulla nuova sezione del sito GIM – Gravidanza in Movimento.
Attenzione: chiedi sempre l’autorizzazione al tuo ginecologo prima di praticare attività fisica nei nove mesi.
Come cresce il bambino
Misura circa 51 centimetri, quanto un’anguria, e pesa circa 3,4 chilogrammi, anche se la lunghezza e soprattutto il peso possono variare molto alla nascita.
Perfetto… o quasi!
Dopo nove lunghi mesi, il tuo piccolo è perfettamente formato, anche se il cervello, l’intestino e il sistema immunitario, continueranno a maturare dopo la nascita.
In questo momento, lo scheletro è composto da 300 ossa (ben 94 in più di quelle di un adulto!). Questo numero, tuttavia, si ridurrà con la crescita, perché molte si fonderanno tra loro.
In particolare, le ossa del cranio sono flessibili e non si sono ancora saldate. In questo modo, durante il passaggio nel canale del parto, saranno in grado di sovrapporsi leggermente l’una all’altra, facilitando la fuoriuscita della testolina.
Per questo motivo, se alla nascita dovessi notare che la testa del tuo piccolo appare un po’ allungata, non preoccuparti: tornerà alla normalità nell’arco di qualche settimana.
Un vero protagonista
Forse non lo sai, ma il tuo bambino parteciperà attivamente al parto con un ruolo tutt’altro che secondario. Innanzitutto, sarà proprio lui a inviare un segnale ormonale alla placenta, per stimolarla ad avviare il travaglio. Inoltre, contribuirà alla produzione di ossitocina, l’ormone responsabile delle contrazioni uterine. Infine, spingerà e ruoterà all’interno del canale vaginale con dei movimenti riflessi, che gli permetteranno di ridurre le sue dimensioni e di procedere più facilmente verso l’uscita. Ma non è tutto: dopo la nascita, una volta poggiato sul tuo petto, sarà in grado di “arrampicarsi” con le sue sole forze fino al seno per l’allattamento, guidato dallo speciale profumo dei tuoi capezzoli!
Accoccolato nel pancione
Anche se il tuo bimbo è pronto per nascere, non è detto che sia arrivato il momento giusto. Nonostante lo spazio sia sempre più ristretto, l’utero potrebbe sembrargli ancora un nido accogliente, in cui rimanere perfettamente accoccolato, con le gambine incrociate. Quando nei suoi primi giorni di vita lo vedrai rannicchiarsi nella stessa posizione, ti chiederai come abbia fatto a stare dentro di te!
Lo sai che…
Appena nato, lo stato di salute del tuo bambino sarà valutato in base all’indice di Apgar, che prende in considerazione il battito cardiaco, la respirazione, il tono muscolare, i riflessi e il colore della pelle. Il punteggio ottenuto permetterà di valutare il grado di benessere del tuo piccolo.
Per il papà
Papà, lo sai che avere rapporti sessuali nelle ultime settimane di gravidanza potrebbe favorire l’avvio del travaglio? Se la tua compagna non ha particolari problemi e il ginecologo non lo ha controindicato, vale la pena provare! Attenzione però: la penetrazione è da evitare se si sono già rotte le acque, per non correre il rischio di infezioni.
Controlli ed esami da fare
Alla 40a settimana iniziano solitamente i cosiddetti controlli del termine, che possono cambiare a seconda della struttura scelta. In genere comprendono i seguenti esami.
- Ecografia ostetrica
Serve per controllare la quantità di liquido amniotico e, di conseguenza, anche il benessere del bimbo. Inoltre, se necessario, permette di misurare le dimensioni del feto e di verificare che stia ricevendo abbastanza nutrimento.
- Cardiotocografia esterna
Viene detta anche monitoraggio e serve a controllare il battito cardiaco del bambino e le contrazioni dell’utero.
I consigli della 40a settimana di gravidanza
- Continua a prestare attenzione ai movimenti fetali. Se noti qualcosa di diverso nella sua attività abituale, non esitare a contattare il ginecologo o a recarti in ospedale per i dovuti controlli.
- Chiedi al tuo ginecologo o alla tua ostetrica come puoi stimolare naturalmente l’inizio del travaglio. Una delle tecniche consigliate, ad esempio, è quella di applicare degli impacchi caldi sui capezzoli, per favorire il rilascio di ossitocina.
- Amici e parenti continuano a chiamarti o a inviarti messaggi per sapere se il tuo bimbo è nato? Spiegagli che li avviserai tu quando sarà il momento oppure attiva la segreteria telefonica!
- Nei primi mesi di vita del bambino, le mamme tendono a soffrire un po’ di solitudine. Per questo, il nostro suggerimento è quello di iniziare subito a informarti sulle proposte dedicate alle neomamme della tua città. Oltre ai servizi di assistenza post parto (pesata del bambino, spazi allattamento) esistono diversi corsi e attività che possono rappresentare un’ottima occasione di socializzazione e di svago.
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