Tutte coloro che sono costantemente pressate dalla domanda “quando farai un figlio?” possono ora difendersi con delle considerazioni che arrivano da uno studio che ha analizzato i dati raccolti in Danimarca da più di un milione e mezzo di donne con età compresa tra 25 e i 60 anni.
Secondo i risultati ottenuti avere figli più tardi nella vita ripaga nel vero senso della parola.
Dal punto di vista strettamente economico infatti le donne che aspettano ad aver figli dopo i 30 anni, tendono ad accumulare più soldi nel corso della loro carriera e quindi a non avere problemi economici.
Lo studio inoltre mette in luce che
- Le donne che hanno un figlio prima dei 25 anni perdono circa 2-2,5 anni pieni di stipendio
- Le donne che hanno avuto un bambino prima di 28 anni guadagnano meno durante tutta la la loro carriera lavorativa.
- Le donne che ritardano il parto fino a dopo 31 anni guadagnano di più durante la loro carriera rispetto alle donne senza figli indipendentemente che abbiamo o meno una laurea.
- Coloro che tardano ad avere figli fino a 37 anni aggiungono circa un anno e mezzo di stipendio in più ai guadagni che accumulano nella loro vita.
Ciò che è meglio per le finanze però non è lo stesso però dal punto di vista riproduttivo.
Anche se c’è chi a 42 anni rimane incinta al primo tentativo in generale la gravidanza arriva più facilmente quando la donna è più giovane.
In giovane età sono anche meno probabili le complicazioni .
Ormai però in tutti i paesi industrializzatati l’età media della prima gravidanza si sta spostando abbondantemente sopra i 30 anni di età.
A questo esito hanno contribuito le possibilità di controllo delle nascite ma anche i trattamenti di fecondazione assistita che hanno permesso alle donne di avere più controllo sul loro corpo.
Anche il lato economico ha la sua rilevanza. Quante coppie infatti attendono di avere la stabilità economica prima di mettere su famiglia? E questa stabilità molto spesso non arriva prima dei 35 anni di età.
Il problema è che le complicazioni dopo i 35 son in agguato: necessità di parto cesareo, diabete gestazionale, ipertensione indotta dalla gravidanza, aumento del rischio di anomalie genetiche… Più è alta l’età della madre più i cromosomi tendono a non dividersi correttamente. Anche per questo motivo con l’età aumenta l’incidenza di aborti spontanei.
Per quanto riguarda la probabilità di concepimento per mese con rapporti mirati, questa non supera il 25% nemmeno a 20 anni, e con i 30 cala del 5% arrivando al 20%.
In genere il 65% delle donne rimane incinta entro i primi 6 mesi di tentativi.
Tutte queste considerazioni quindi eleggono i 30 anni circa come l’età migliore per mettere su famiglia
Considerazioni
Leggendo i dati di questo studio la domanda che sorge spontanea è
Esiste davvero un’età migliore? E se sì è proprio necessario che debba essere dettata da questioni economiche?
Sono i bambini a non permettere alle mamme di fare carriera o è il mondo del lavoro che non permette alle mamme con figli di fare carriera?
E’ davvero necessario ricorrere al congelamento degli ovociti per poter garantirsi una gravidanza in tarda età in nome del lavoro? O è chi mi da lavoro che dovrebbe garantirmi la possibilità di diventare madre, presto o tardi che sia, senza mettere a repentaglio la mia carriera e la mia posizione lavorativa?
La conciliazione casa-lavoro di un certo livello è davvero un’utopia?
Nel nostro sito abbiamo condotto un interessante sondaggio e questi sono i dati raccolti.
Fonte:
Man Yee Mallory Leung , Fane Groes , Raul Santaeulalia-Llopis The Relationship between Age at First Birth and Mother’s Lifetime Earnings: Evidence from Danish Data; PLOS ONE | DOI:10.1371/journal.pone.0146989 January 22, 2016