[Anonimo]

Ciao a tutte. È la prima volta che mi capita di scrivere in un forum, un po’ per disinteresse un po’ per timidezza. Decido di farlo proprio qui perché sento il bisogno di confrontarmi e condividere esperienze con chi, come me, vuole coronare il proprio sogno di diventare mamma, o l’ha già fatto.
Dopo 2 anni di tentativi, io e il mio compagno ci siamo rivolti ai medici del Microcitemico di Cagliari, che ringrazio infinitamente per la disponibilità, l’assistenza e l’umanità. Per farla breve, il mio compagno non può avere figli. All’inizio del percorso di PMA, quando abbiamo avuto il primo colloquio con la nostra dottoressa che ci ha prospettato le varie soluzioni, entrambi avevamo escluso a priori l’opzione della fecondazione eterologa, che ora, però, resterebbe, eventualmente, l’unica soluzione oltre l’adozione.
Da quando abbiamo scoperto che non è possibile effettuare l’omologa (dicembre 2021) non abbiamo più parlato di possibili alternative, stiamo ancora metabolizzando la notizia. Vi chiedo un parere: vale la pena di riconsiderare il nostro rifiuto a priori di tentare l’eterologa con donazione di seme? So che i figli sono di chi li cresce e sarebbe tanto figlio mio quanto del mio compagno, anche se non biologicamente, e meno male che esistono queste possibilità al giorno d’oggi, ma è strano pensare che per quanto sia una cosa bella e positiva, stia succedendo proprio a me.
Dall’altra parte, avendo quasi 34 anni, è una scelta importante da prendere entro un certo tempo, e non vorrei arrivare a 40 anni ed essermi pentita di non aver intrapreso questa strada. Però provo anche una certa inibizione a riparlarne con il mio compagno per paura che possa sentirsi offeso, tradito o che non condivida il mio pensiero.
Vi ringrazio per ogni consiglio, osservazione ed esperienza che vorrete condividere.