Risultati della ricerca per 'ospedale merano'

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  • #1907463

    In risposta a: Aborto e dopo?

    Fiore
    Partecipante

    Io l’avevo fatta l’istero.. All’ospedale di Merano.. E mi ha portato fortuna.. Subito dopo avevo fatto la mia prima IUI che mi ha regalato mia figlia!

    #1870661

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Vale84
    Partecipante

    Scusate sono davvero sconfortata. Dopo un mese e mezzo di attesa per l’esito della biopsia dell’endometrio all’ospedale di Peschiera mi dicono che non c’era abbastanza materiale (la biopsia che ho fatto non vale NULLA). Qualcuna qui, ma non ricordo se seguita a Bolzano o Merano, aveva scritto che non aveva fatto biopsia ma una terapia, immagino cortisonica, a copertura dell’eventuale presenza di NK e plasmacellule. Vorrei proporre una cosa così alla mia dottoressa, non posso pensare di rimandare di altri 4 mesi il transfer per un cavolo di esame. Sono cosi stufa di aspettare…

    Fiore
    Partecipante

    Sì, mi rendo conto infatti che nel 2017 sono stata molto fortunata, al primo colpo. Infatti per il secondo pensavo fosse semplice ugualmente, invece no..
    Ero nel pubblico, all’ospedale di Merano.
    Anch’io con istero sono risultata ok, ma io credo che mi sia servita..una bella pulizia per favorire la IUI.
    Quando hai le beta?

    Fiore
    Partecipante

    Soffia, mi spiace tanto..io ti consiglierei a questo punto di passare all’eterologa in centro pubblico, per non perdere altro tempo e soldi..poi valutate e vedete voi..
    Valentina G, io per fivet in Ospedale Pubblico a Merano pagavo solo i Ticket da 36,15 o meno..e le medicine, alcune a pagamento, altre no..

    #1833863

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Lisetta, sono molta contenta per te!!
    Soffia, io prima di eterologa ad Arco ho fatto omologhe all’ospedale di Merano.
    Una IUI che ci ha dato la nostra bimba.
    Per la ricerca del secondo abbiamo fatto 2 IUI con beta negative. E 2 tentativi di Fivet ma non siamo arrivati al pick-up perché non rispondevo alle stimolazioni.
    Dopodiché ci siamo rivolti ad Arco per eterologa.
    1 transfer beta negative. 2 preparazioni ma interrotte per endometrio non pronto. 1 transfer con beta positive, che poi si sa come è andata purtroppo..
    Domani ti penserò, stai tranquilla per l’anestesia, ti ho scritto anche nell’altro gruppo..

    #1816880

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Wow, tante.. Non pensavo.. Cioè in eterologa 6 spedizioni di ovociti? O 6 transfer?
    Io prima ho fatto anche un bel po’ di omologa all’ospedale di Merano.. Ma dunque quelle non contano?
    A parte che tra un anno farò i 46 anni quindi mi sto preoccupando per niente 🙄😅

    #1744400

    In risposta a: Pma over 40

    Fiore
    Partecipante

    Ciao Donny..noi siamo in Trentino.. Io avevo provato con 2 iui e due fivet con ssn all’ospedale di Merano. Ma, quando hanno visto che non rispondevo neanche più alle stimolazioni per fivet, sono stati loro a consigliarmi l’eterologa con ssn all’ospedale di Arco. Dove si pagano i vari ticket normali per ecografie, prelievi, transfer tipo di 36,15€.. E 600 euro per l’ordine dei 6 ovociti che arrivano da Ovobank.. Noi ci siamo trovati bene.. Non so dirti nel caso ci fossero altre problematiche particolari come sarebbe stato.. Noi a parte amh e età sembrerebbe sine causa, ma chissà..

    #1696403

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Ciao Moni, sapresti dirmi in quale altro centro pubblico? Io l’omologa l’avevo fatta all’ospedale di Merano.

    #1642777

    In risposta a: Pma over 40

    Roy
    Partecipante

    Ciao Sara, benvenuta!
    Ho fatto due icsi + imsi omologhe a Merano(Eubios) a 43 anni.
    Ti consiglio di telefonare: ti rispondono le segretarie che rispondono già al telefono a varie domande . Ti mandano poi una email con gli esami che vogliono che la coppia porti al primo colloquio. L’inverno scorso i tempi erano rapidissimi … cioè già il mese successivo al colloquio , se tutti gli esami ci sono e vanno bene, potevo iniziare.
    Rispetto ad un ospedale pubblico dove andata per una fivet precedentemente , ho trovato molta precisione e semplicità nel seguirti . Inviano protocolli e documenti via email ecc…
    alla prima icsi (dopo un aborto su gravidanza naturale all ‘ottava settimana) mi hanno consigliato diagnosi pre impianto: la stimolazione è andata bene … alla fine sono arrivata però ad avere una sola blasto che è risultata non sana all’analisi genetica. Nella seconda icsi … (la faccio breve) si arriva ad una sola blasto (sembravano due poi il giorno del transfert mi hanno detto 1): beta negative. Mi avevano consigliato diagnosi genetica anche in questa seconda icsi ma io ho preferito trasferire. I fallimenti secondo loro attribuiti al fattore età e scarsa qualità ovocitaria.
    Non ho raggiunto il mio sogno grazie a loro, col senno di poi credo andassero fatti altri esami per approfondire la mia situazione e ottimizzare le possibilità di attecchimento.
    Mi sento comunque di consigliare il colloquio con loro perché trasmettono sicurezza e professionalità .
    Ci sono due medici principali, più una dottoressa . Io mi sono trovata meglio con i medici uomini (e anche il mio compagno!), ma potrebbe essere personale . Segretarie e infermiere top!
    Sui costi dipende se fai omologa o eterologa, se fai imsi (per selezionare gli spermatozoi migliori) ecc..
    Se fai monitoraggi da loro sono inclusi nel prezzo , altrimenti li puoi fare dal tuo gine di fiducia e poi invii gli esiti. Il transfert lo paghi solo se arrivi a farlo … questo credo sia serio; lo stesso vale naturalmente per la diagnosi genetica. I prezzi di alcuni centri privati in Emilia e in Toscana sono talvolta anche più alti rispetto Merano. Il secondo o terzo tentativo costano meno, hai lo sconto . Ti consegnano e spiegano tutto al primo colloquio dopo aver valutato la vostra situazione.
    In conclusione : ti consiglio di telefonare e parlare con la segreteria , fare un colloquio con uno dei due medici, porta tutta la documentazione… a me non avevano consigliato tanti esami all’inizio ( pro e contro).
    Se hai altre domande sono qui . Scusa se mi sono dilungata .

    #1589051

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Ah, finora sto prendendo solo Fertifol (acido folico).
    Io ho già un bimbo avuto a 39 anni (con la prima IUI all’ospedale di Merano).. Per il secondo ho fatto sempre lì 2 IUI che non hanno attaccato..e 2 Fivet che non risposto alle stimolazioni, quindi non sono arrivata a fare neanche il pick-up. Ora ho 43 anni. E proviamo eterologa femminile.

    #1575824

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Ciao, io credo sia soggettivo..una volta ho provato a Villa Igea ma non sono riuscita, troppo male.. Poi l’ho fatta all’ospedale di Merano con sedazione ed è andata decisamente meglio.. Anche se dopo ho accusato l’anestesia..

    #1543377

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Io all’ospedale di Merano, dopo iui, sempre fatto almeno mezz’ora distesa con le gambe alte.

    #1504755
    Fiore
    Partecipante

    Ciao kiocciol@,
    Ti racconto di me.
    Dopo qualche anno che non succedeva nulla, nel 2016 ci siamo rivolti alla pma. A 39 anni avevo Amh 0,50.
    Abbiamo fatto IUI in un centro pubblico (ospedale di Merano) e ci siamo trovati benissimo ed è andata bene al primo colpo e abbiamo avuto un bimbo. Molto fortunati, direi.
    Un paio di anni fa siamo tornati lì per cercare il secondo.
    Fatto 2 IUI fallite, e 2 Fivet ma le stimolazioni non sono bastate, non siamo arrivati neanche al pick-up.
    Ora il mio Amh è 0,05.
    Ci hanno consigliato Ovodonazione, dopo aver superato la delusione, pensato e deciso a gennaio 2020 ci siamo rivolti ad un altro centro pubblico (ospedale di Arco) perché a Merano non la fanno.
    Purtroppo ci hanno spostato 2 volte gli appuntamenti causa Covid.
    Ora ci hanno chiamato, abbiamo pagato, hanno avviato la ricerca della donatrice Presso Ovobank di Marbella in Spagna. Ora siamo in attesa che ci diano notizie.
    Se hai bisogno di confrontarti, io ci sono. Ho provato anch’io la delusione dei tentativi falliti e la paura di intraprendere questo nuovo percorso. Anche se sono consapevole che forse la vivo abbastanza bene, grazie al fatto che sono stata fortunatissima la prima volta e non è da tutti purtroppo.
    Un abbraccio

    #1471148

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Silvia
    Partecipante

    Io sono in attesa da agosto e quando ho chiamato mi hanno detto che forse verrò chiamata per l’estate ma non è certo.
    Qualcun’altra ha altre notizie ?
    Non so se richiamare ad aprile…

    A Bolzano intendi il centro “Donna Salus”? Non ho letto tante recensioni su quel centro, però avevo letto che ci sono dei medici dell’ospedale di Brunico.
    Avevo letto invece delle bellissime recensioni sul centro a Merano dove abbiamo fatto un tentativo e siamo rimasti molto delusi non solo per l’esito negativo ma anche per molti altri aspetti.

    #1443247

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Io ancora non ti saprei dire, è presto per dirlo, ti farò sapere..

    Ho fatto in precedenza omologa all’ospedale di Merano e mi sono trovata benissimo.

    Spero sia così anche ad Arco..

    #1440249
    Fiore
    Partecipante

    Per l’omologa siamo stati all’ospedale di Merano.. ora per l’ovodonazione all’ospedale di Arco.. tutti pubblici..

    Gli ovuli arriveranno da donatrice dalla Spagna..

    #1439594
    Fiore
    Partecipante

    Speranza8, noi IUI e Fivet all’ospedale di Merano. Ci siamo trovati molto bene.. Tra poco, spero, Ovodonazione all’ospedale di Arco..

    #1438944

    In risposta a: PMA Arco (Trento)

    Fiore
    Partecipante

    Roy, noi abbiamo fatto tutto all’ospedale di Merano, quindi pubblico ma ugualmente super organizzato.. Anche tu intendi lì? Io spero di trovarmi così bene anche ad Arco.. Anche se ormai siamo in contatto da un anno..ma credo che se non ci fossero stati gli intoppi per il Covid sarebbe andata più velocemente..

    #1430606

    In risposta a: Prima IUI

    Anonimo
    Inattivo

    Ciao scusami se ti rispondo dopo così tanto tempo! Io sono di a Merano (alto Adige) da noi l’ospedale offre queste servizio gratuito per le coppe con problemi di fertilità.

    #1238340
    Calypso
    Partecipante

    Io penso che mi porteró la macchinetta che misura la pressione… Alla fine sono a 15/20 minuti da merano e quindi posso sempre raggiungere l’ospedale se mi serve un controllo…

    Spero vada tutto bene, quando ho chiesto alla gine mi ha guardata stralunata e ha detto : non hai mica la pressione alta!

    Come se fosse una domanda superflua. Bah speriamo bene, non vedo l’ora di essere in vacanza!

    Sono mamma di Gabriele (4 anni)
    #1178582
    Barbarella80
    Partecipante

    Ti ringrazio…di seguito ti metto l’articolo datato febbraio 2019,che riporta gli istituti migliori e che dice che il demetra ha perso 5 posizioni nel 2019..questo è un articolo pubblico fa riferimento a tutte le cliniche Io facevo riferimento a questo..😉

    <ul class=”cToolBox-Options unstyled” style=”box-sizing: border-box; margin: 0px; padding: 0px; list-style: none; float: left;”>
    <li style=”box-sizing: border-box; line-height: 20px; margin: 0px; display: block;”>Discussioni
    <li style=”box-sizing: border-box; line-height: 20px; margin: 0px; display: block;”>Members

    <h4 style=”-webkit-text-size-adjust: auto; box-sizing: border-box; font-family: Roboto; font-weight: 300; line-height: 0.9; color: #4e4e4e; font-size: 30px; text-rendering: optimizeLegibility; position: relative; text-transform: uppercase; margin: 0px 0px 25px !important; padding: 20px 0px !important 9px 0px !important;”>PMA IN ITALIA, I CENTRI MIGLIORI PER LA PROCREAZIONE ASSISTITA</h4>
    <ul class=”cSubmenu cResetList cFloatedList clearfix” style=”caret-color: #000000; color: #000000; font-family: -webkit-standard; -webkit-text-size-adjust: auto; box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 20px; padding: 7px; list-style: none none; line-height: inherit; background-color: #f5f5f5; border: 1px solid #cccccc; clear: none; float: none; width: auto; height: auto; position: static; border-top-left-radius: 3px; border-top-right-radius: 3px; border-bottom-right-radius: 3px; border-bottom-left-radius: 3px; -webkit-box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0470588) 0px 1px 0px; box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0470588) 0px 1px 0px; font-size: 11px;”>
    <li class=” ” style=”box-sizing: border-box; list-style: none none; line-height: inherit; background-image: none; border: 0px; clear: none; float: none; display: block; width: auto; height: auto; position: relative; padding: 0px; margin: 0px;”>Torna al gruppo
    <li class=” ” style=”box-sizing: border-box; list-style: none none; line-height: inherit; background-image: none; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-style: none; clear: none; float: none; display: block; width: auto; height: auto; position: relative; padding: 0px; margin: 0px;”>Tutti gli iscritti

    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>Quali sono i centri più attivi in Italia in tema di procreazione medicalmente assistita (PMA)?<br style=”box-sizing: border-box;” />In base ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, al primo posto per numero di cicli di ICSI e FIVET c’è l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. Lo stesso centro è 1° per volume di procedure da scongelamento di embrioni (FER); il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna è al 1° posto per numero di procedure da scongelamento di ovociti (FO); la Clinica Eugin di Modena è in prima posizione per numero di procedure con donazione di gameti; mentre l’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari è 1° per numero di cicli di IUI.</p>
    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”><br style=”box-sizing: border-box;” />L’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, si riconferma 1° in Italia per numero di cicli di ICSI e FIVET – tecniche di fecondazione in vitro di II e III livello. Seguono gli Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza, che dal 4° posto passano al 2°. Il Centro Chianciano Salute di Chianciano Terme, in provincia di Siena, è 3° come nel 2015. Avanza il Policlinico San Pietro – Gruppo San Donato di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, passando dal 5° al 4° posto. Il Centro Demetra di Firenze, invece, perde tre posizioni e diventa 5°. <br style=”box-sizing: border-box;” />In cima alla lista per volume di procedure da scongelamento di embrioni (FER) – tecnica di II e III livello – ritroviamo l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, seguito dalla Clinica Valle Giulia di Roma, dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano, dagli Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza e dall’Ospedale Maggiore Policlinico – Clinica Mangiagalli di Milano. <br style=”box-sizing: border-box;” />In prima posizione per numero di procedure da scongelamento di ovociti (FO) – tecnica di II e III livello – c’è, invece, il Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, seguito dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, dall’Ospedale Sandro Pertini di Roma e dall’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari.<br style=”box-sizing: border-box;” />Al 1° posto, per numero di cicli con donazione di gameti – fecondazione che fa parte dei trattamenti di I, II e III livello (IUI, ICSI e FIVET) – c’è la Clinica Eugin di Modena. Seguono il Centro Chianciano Salute di Chianciano Terme in provincia di Siena, il Centro Le Betulle di Appiano Gentile in provincia di Como, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze e il centro EUBIOS di Merano in provincia di Bolzano. <br style=”box-sizing: border-box;” />In prima posizione, per numero di cicli di IUI (inseminazione intrauterina) – tecnica di I livello – infine, si riconferma l’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari, seguito dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, che nel 2015 era 3°. L’Ospedale Microcitemico – A.O. Brotzu di Cagliari dal 4° posto sale al 3°. L’Ospedale Luigi Sacco di Milano, dalla seconda posizione scende alla quarta mentre l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano si aggiudica il 5° posto.<br style=”box-sizing: border-box;” />In base alla Relazione per il Ministro della Salute sull’attività del 2016 del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità (12° report) si è registrato un incremento di attività di PMA. Le coppie che si sono sottoposte a Procreazione Medicalmente Assistita, in Italia, sono passate da 74.292 a 77.522. Conseguentemente, sono aumentati i cicli, da 95.110 a 97.656, e i bambini nati, da 12.836 a 13.582. Questi ultimi, secondo i dati ISTAT, rappresentano il 2,9% del totale di nati nel 2016 (473.438). “La tendenza all’aumento dell’applicazione delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita nel nostro Paese può essere valutato positivamente, così come la percentuale di bambini nati, che pian piano si sta avvicinando alla media europea”, commenta Giulia Scaravelli, Responsabile Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità. “I dati disponibili riflettono una situazione in progressivo miglioramento per quanto riguarda sia la maggiore offerta di trattamenti sia le più semplici modalità di accesso”.<br style=”box-sizing: border-box;” />”L’aumento di attività si deve soprattutto alla fecondazione con donazione di gameti al cui utilizzo in Italia ha dato il via libera la sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014”, spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e membro del Comitato Scientifico di http://www.doveecomemicuro.it. Le coppie che si sono sottoposte a fecondazione con donazione sono aumentate in maniera significativa tra il 2015 e il 2016, passando da 2.462 a 5.450 (+121%). Si è registrato, inoltre, un incremento di cicli, che da 2.800 sono saliti a 6.247 (+123%), e di bambini nati, passati da 601 a 1.457 (+142%).<br style=”box-sizing: border-box;” />“La modifica della legge 40 del 2004, avvenuta con la sentenza della Corte Costituzionale, ha reso possibile l’accesso alle tecniche di PMA anche a tutte le coppie che non dispongono di gameti competenti, che oggi, nel nostro Paese, possono contare sia sulla donazione di gameti maschili, sia su quella di gameti femminili, sia sulla doppia donazione, cioè sulla donazione contemporanea di gameti maschili e femminili. Queste tecniche vengono eseguite per lo più in strutture private o private convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale”, spiega Giulia Scaravelli.<br style=”box-sizing: border-box;” />“La loro applicazione, però, dipende ancora dall’organizzazione sanitaria regionale perché, nonostante tutte le prestazioni di PMA siano state inserite nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza (con il DPCM del 12 gennaio 2017), manca un decreto che determini le tariffe a carico del SSN”.<br style=”box-sizing: border-box;” />Una situazione che ha inevitabilmente influenzato il tipo di offerta in Italia. “Ad esempio, per quanto riguarda l’approvvigionamento dei gameti ai centri pubblici e privati convenzionati, la Toscana, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna si sono mosse prima delle altre Regioni”, spiega Giulia Scaravelli. Così facendo, hanno favorito la fecondazione con donazione di gameti in regime di convenzione sul proprio territorio.<br style=”box-sizing: border-box;” />“Per quanto riguarda le prestazioni di PMA con donazione di gameti, quasi tutte le Regioni hanno recepito la tariffa convenzionale definita dalla Conferenza Stato Regioni e Provincie Autonome di Trento e Bolzano 14/121/CR7c/C7 del 25 settembre 2014: € 1.500 (compresi € 500 per i farmaci) per fecondazione con seme da donatore con inseminazione intrauterina; € 3.500 (compresi € 500 per i farmaci) per fecondazione con seme da donatore in vitro; € 4.000 (compresi € 500 per i farmaci) per fecondazione con ovociti da donatrice”, spiega la Responsabile del Registro. Alle coppie che si sottopongono alle procedure di PMA eterologa può essere richiesto di contribuire con una quota di compartecipazione nella misura fissata dalle Regioni e dalle Province Autonome. <br style=”box-sizing: border-box;” />A seconda della Regione cambia, invece, l’età massima della donna per accedere alle tecniche di PMA in convenzione, con e senza donazione. “La maggior parte delle Regioni hanno stabilito un’età massima di 43 anni – o più precisamente di 42 anni e 364 giorni – e rimborsano fino a 3 cicli di trattamento. Fanno eccezione l’Emilia Romagna e l’Abruzzo – che hanno scelto di rimborsare fino al compimento dei 46 anni di età e 6 cicli di trattamento – e il Veneto, che offre cicli fino al 50° anno della donna”.<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />Cresce l’applicazione delle tecniche di crioconservazione<br style=”box-sizing: border-box;” />Oltre che alla fecondazione con donazione, l’aumento di attività registrato nel 2016 si deve anche al maggiore ricorso alle tecniche di crioconservazione. In particolare, nell’ambito dei cicli senza donazione di gameti, è in progressivo aumento l’applicazione della FER, procedura che prevede la crioconservazione e il successivo scongelamento di embrioni (tecnica che permette di non ripetere la stimolazione farmacologica dell’ovaio e di non procedere ad un nuovo intervento di prelievo ovocitario, grazie all’utilizzo di embrioni precedentemente crioconservati): dai 508 cicli di FER eseguiti nel 2008 si è passati ai 14.990 del 2016, pari al 21,3% delle prestazioni di II e III livello senza donazione (nel 2015 la percentuale si attestava al 18,5%).<br style=”box-sizing: border-box;” />Alla diffusione della FER ha contribuito la modifica della Legge 40 del 2009, con la rimozione del divieto di creare massimo 3 embrioni e l’obbligo di impiantarli tutti contemporaneamente. Quanto alla crioconservazione degli ovociti (FO), il suo ricorso è in calo e rappresenta il 2% delle procedure senza donazione.<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />Probabilità di successo: in costante aumento la percentuale cumulativa di gravidanza su ciclo iniziato<br style=”box-sizing: border-box;” />“L’indicatore che attualmente rappresenta più realisticamente le probabilità che una coppia ha in un determinato ciclo di ottenere una gravidanza è la percentuale cumulativa di gravidanza su ciclo iniziato”, spiega Giulia Scaravelli. Questo valore viene calcolato sommando, nell’anno preso in esame, le gravidanze ottenute sia da cicli a fresco che da scongelamento diviso per i cicli iniziati. Ebbene, questa percentuale è in costante aumento: nel 2016 è stata del 25,4% contro il 24,8% del 2015 e il 20,1% del 2005. Dato che la percentuale di gravidanza su cicli iniziati per tecniche a fresco nel 2016 si è attestata al 17,3%, la differenza (di 8,1%) equivale a un 47% di probabilità in più – grazie allo scongelamento – di ottenere una gravidanza rispetto all’utilizzo delle sole tecniche a fresco. Questo vale per tutte le classi di età (tenendo conto, però, che l’età della donna è una delle variabili che influisce maggiormente sul buon esito dell’applicazione delle tecniche di PMA).</p>
    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>Come orientarsi nella scelta del centro di PMA?<br style=”box-sizing: border-box;” />“Se in diversi ambiti della chirurgia esiste una correlazione diretta tra volume di interventi eseguiti in un anno e migliori esiti, nella Procreazione Medicalmente Assistita le cose sono più complesse. Per comprendere quali garanzie offre un centro di PMA non basta considerare solo il numero di cicli di PMA effettuati in un anno, ma bisogna tener conto anche dei volumi annuali di procedure di crioconservazione di ovociti (FO) e di embrioni (FER): tecniche che permettono di avere più trattamenti e quindi più chance di successo senza dover ripetere la stimolazione farmacologica e senza doversi sottoporre nuovamente al prelievo degli ovociti”, spiega Giulia Scaravelli.<br style=”box-sizing: border-box;” />Al riguardo, è utile sapere che solo un quarto (il 24,6%) dei centri italiani di II e III livello raggiunge 500 cicli annui di PMA contro una media europea del 41%. E che i centri di dimensioni maggiori – che eseguono più di 1.500 cicli l’anno – sono quelli che registrano la più alta percentuale di trasferimenti in utero con la tecnica FER (39,2%). Questa prestazione, nel 2016, ha registrato una maggiore applicazione, rispetto al 2015, in tutte le classi di dimensione dei centri (+4,6% sul totale dei trasferimenti).<br style=”box-sizing: border-box;” />“Altri elementi a cui prestare attenzione al momento di scegliere il centro di PMA sono il tipo di tecniche diagnostiche offerte – che in alcune situazioni possono incidere sugli esiti – e la concentrazione di coppie con particolari problemi di infertilità in una struttura, perché può raccontare molto dell’esperienza acquisita dal suo team riguardo a una patologia specifica. Fondamentale è, poi, il colloquio diretto con gli operatori”, continua Giulia Scaravelli.<br style=”box-sizing: border-box;” />Riguardo agli esiti comunicati direttamente dalle strutture, bisogna tener conto che non sono sottoposti ad alcun controllo e hanno quindi solo valore indicativo.<br style=”box-sizing: border-box;” />“La raccolta del dato aggregato, così come avviene oggi, infatti, non consente di operare un confronto tra i centri in questo senso. Per questa ragione, è in corso un progetto pilota finanziato dal ministero della Salute che si propone di implementare l’attuale sistema di sorveglianza del Registro nazionale della PMA con una raccolta dati basata sui singoli cicli. Obiettivo è valutare approfonditamente la dimensione del fenomeno PMA in tutte le sue applicazioni, la sua rilevanza e le eventuali problematiche correlate all’efficacia dei trattamenti e alla loro sicurezza”, spiega la Responsabile del Registro.</p>
    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>PRIMI CENTRI PER NUMERO DI PROCEDURE<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure ICSI / FIVET e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 2507)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza (privato convenzionato SSN – 1612)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Chianciano Salute di Chianciano Terme (SI) (privato convenzionato SSN – 1376)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Policlinico San Pietro – Gruppo San Donato di Ponte San Pietro (BG) (privato convenzionato SSN – 1320)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Centro Demetra di Firenze (privato convenzionato SSN – 1306)<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure da scongelamento di embrioni (FER – Frozen Embryo Replacement) e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 1026)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Clinica Valle Giulia di Roma (struttura privata non convenzionata SSN – 808)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano (privato convenzionato SSN – 727)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza (privato convenzionato SSN – 625)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Ospedale Maggiore Policlinico – Clinica Mangiagalli di Milano (pubblico – 526)<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure da scongelamento di ovociti (FO – Frozen Oocyte) e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna (pubblico – 165)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (pubblico – 115)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 99)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Ospedale Sandro Pertini di Roma (pubblico – 86)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari (struttura privata non convenzionata SSN – 53)<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure con donazione di gameti e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Clinica Eugin di Modena (struttura privata non convenzionata con SSN – 710)* <br style=”box-sizing: border-box;” />2. Chianciano Salute di Chianciano Terme (SI) (privato convenzionato SSN – 310)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Le Betulle di Appiano Gentile (CO) (struttura privata non convenzionata SSN – 308)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze (pubblico – 274)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. EUBIOS di Merano (BZ) (struttura privata non convenzionata con SSN – 265)*<br style=”box-sizing: border-box;” />*Struttura privata non ancora presente su http://www.doveecomemicuro.it<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure IUI e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari (struttura privata non convenzionata SSN – 613)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 438)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Ospedale Microcitemico A.O. Brotzu di Cagliari (pubblico – 395)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Ospedale Luigi Sacco di Milano (pubblico – 360)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano (pubblico – 334)</p>

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    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>Autore</p>

    Sperelli

    #696323
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao a tutte!
    Ma siete tutte in ferie? :unsure:

    Qualche pancina tra voi è della zona di Bolzano? Partiamo domenica per qualche giorno a Merano e sperando ovviamente che stia bene e non mi serva volevo sapere come è l’ospedale di Bolzano come ostetricia. Ho letto che è punto di riferimento per la regione quindi penso che sia buono.
    La ginecologa mi ha detto di portare comunque la borsa ospedale visto che sono nel terzo trimestre ma mi ha anche detto che va tutto bene ed il collo è bello chiuso quindi la sto preparando per scrupolo ovviamente sperando che non serva.

    Anonimo
    Inattivo

    Ciao a tutte.
    Quest’anno compirò 42 anni, mio marito 44. I nostri problemi sono: la mia età e lo spermiogramma di mio marito (oligoastenoteratospermia). Tra il 2016 e il 2017 abbiamo fatto, presso l’Ospedale di Reggio Emilia (centro ed equipe sui quali non ho nulla da dire, perchè mi sono sempre trovata bene):
    1 FIVET a Luglio 2016: transfer di un embrione, esito negativo
    2 FIVET ad Ottobre 2016. Solo Pick up, nessun embrione
    3 FIVET a Gennaio 2017: transfer di 4 embrioni, 1 congelato. Esito: gravidanza extrauterina con asportazione della tuba destra.
    Ad Ottobre 2017, impianto embrione congelato, con esito negativo.

    Prima di iniziare il percorso, avevamo preso contatto con il centro del Dott. Zech a Merano. Per motivi di costo, avevamo poi optato per un centro convenzionato. Dopo quanto fatto e visto il quadro molto altalenante di mio marito, ci troviamo: con il morale a terra e nella necessità di orientarci su di un centro privato.
    In particolare, ci è stato consigliato un centro dove vengano effettuati test specifici sullo spermiogramma. Merano potrebbe andare bene, ma ci hanno parlato anche dei centri Gynepro e Sismer a Bologna. Qualcuna di voi li conosce? Oppure, qualcuna di voi, potrebbe consigliarci un buon centro?
    Grazie di cuore!

    #562038
    Anonimo
    Inattivo

    annarella, mi spiace ti abbiano interrotto…immagino come tu possa sentirti…anche io ho amh simile al tuo…e il tempo non gioca dalla nostra parte, purtroppo…ma le stimolazioni non sono mai uguali e nulla è perduto… Credo che la cosa fondamentale è fidarsi del centro e se non riponi più fiducia in quello dove stai andando fai benissimo a guardarti intorno e cambiarlo… non so aiutarti su Venezia.. potrei dirti di Verona, ma non ne vale la pena… l’ospedale ha liste di attesa infinite e i centri privati non sono particolarmente rinomati. Ho sentito parlar benissimo del centro di Merano o in alternativa mi sposterei su Milano….Ritengo preliminare capire se il centro deve essere pubblico o privato, perché sul privato non avrei alcun dubbio a spostarmi all’estero.. Ti abbraccio


    @Valentina
    , benvenuta fra noi!!!

    @nonmollare in questo momento in cui vedi solo nero vorrei abbracciarti…leggendo il tuo sconforto, rivivo vecchie sensazioni e mi fa male….. fra qualche giorno, però, torneremo a sperare….hai tre piccole stelline e chi può sapere che fra loro non ci siano i tuoi tre cuccioli??? Lo spero con tutto il cuore!!! Ora, però, rimettiti in formissima per il transfer. Un bacio

    #485702
    Cecilia
    Membro

    Ciao a tutte… Anche se ancora presto inizio a pensare a dove farlo nascere…. Ho letto molto bene dell ospedale di Merano.
    opinioni o consigli???

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