Risultati della ricerca per 'papa giovanni'

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  • #1336936
    Angelina
    Partecipante

    G. Anche x noi lo sarebbe stato, abitiamo in Val trompia, ma essendo in convenzione e pagando solo i farmaci, senza lista di attesa lo abbiamo preso in considerazione. Sono poi circa 90 minuti da bs. Io avrei fatto visita con gambera avendo problemi endocrinologici e visto che lui fa pma avevo fissato visita.

    Prova Fusi al Papa Giovanni.

    #1336874
    Angelina
    Partecipante

    Ciao G, la visita x forza privata, ai piliambulatori di Bs2, poi tutto mutua. Io fin’ora mi trovo bene, 1a visita 1 oretta buona e ha parlato chiaro senza giri di parole. Infatti uscita da lei ho disdetto tutte le visite con gli altri gine che avevo preso, da Monza a Fusi del papa Giovanni Bg, a Fallo del Civile, Gambera.

    Si è al Città di Bs, xo ha 2 studi uno a Sirmione e uno in via Aldo Moro (bs2).

    Beh guardare in giro non fa male. Ti fai la 1a visita, in caso di esami la 2a e poi chiedi di passare tramite mutua, si può fare.

    La clinica Zucchi a Monza ad esempio anche lì è tutto mutuabile e ha poca attesa xche principalmente fanno solo quello.

    #1298609
    Angelina
    Partecipante

    Ciao ragazze, innanzitutto tutto vi chiedo come procede a voi. Noi ci stiamo indirizzando presso pma secondo indicazioni della gine della Poliambulanza. Io opterei x Papa Giovanni con fusi, anche se mi ispira pure gastaldi città di brescia. Bergamo mi entusiasma anche come costo, farei la 1a visita e poi proseguirei con ssn. Che mi consigliate?

    #1274729

    In risposta a: Centro PMA Biogenesi

    Koki0518
    Partecipante

    Io ho sentito pareri contrastanti, chi si è trovato bene e chi male. Io ero seguita al Papa Giovanni di Bergamo e ora sto valutando un secondo centro ma mi orienterò su Milano a questo punto.
    Perché ti sei trovata così male se posso chiederti?

    #1255696
    Roberta
    Partecipante

    Ciao Elisa, io ho partorito a gennaio 2017 al Papa Giovanni il mio piccolo e sicuramente tornerò lì anche per il prossimo parto.

    Mi sono trovata bene, anche se devo dire che ho avuto un parto naturale senza alcuna complicazione quindi probabilmente mi sarei trovata bene un po’ ovunque. L’unica piccola nota negativa, se così la possiamo definire, è che mi hanno messo sotto monitoraggio ed in un lettino per un po’ prima che ci fosse un ginecologo che mi visitasse…forse perché io non mi lamentavo e non mi facevo sentire…quindi tempo che mi hanno visitata ero dilatata di 7 cm e mi hanno subito accompagnata in sala parto.

    La nota positiva che mi fa preferire il Papa Giovanni rispetto agli ospedali più vicini è il reparto neonatale di terapia intensiva…non si sa mai!

    A tutte le mamme alla prima esperienza, solo un consiglio: non fate troppo affidamento sugli asili nido in quanto il primo anno in comunità per tutti i bambini, indipendentemente dall’età, è un disastro di malattie!!!! Li avrete a casa per quasi tutto il periodo invernale….(non ne abbiate a male, ma ci sono passata)

    Io con questa gravidanza sto cercando di stare più attenta al peso perché parto già con 2 chili in più rispetto alla scorsa gravidanza, che non mi hanno abbandonato…al momento sono a +3.5 kg…incrocio le dita

    Sono mamma di un gioiello (7 anni)
    #1255617
    Elisa
    Partecipante

    Bene…sarà la mia prima esperienza al papa Giovanni…mi rincuorate, sinceramente ero un po’ preoccupata…grazie!

    Sono mamma di 1 gioiello 2 gioiello1 perlaPatato (4 anni)
    #1255613
    Nanni
    Partecipante

    :bye: Ioooooo … partorirò al Papa Giovanni … esperienze delle ultime mamme che conosco  .. hanno dato tutte recensioni positive …dicono che le ostetriche sono tutte brave! :heart:

    #1255606
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao Elisa,

    ioooo sono seguita al Papa Giovanni xk in attesa di due gemelli😍✌🏼

    per ora mi sto trovando bene con le Dott.sse
    Per quanto riguarda il parto, a parte che sarà un cesareo alla 36/37 settimana non mk hanno detto altro.

    #1255598
    Elisa
    Partecipante

    Ciao  ragazze…volevo chiedervi se qualcuna di voi partorirà al papa Giovanni a  Bergamo….esperienze?

    Io cmq la curva la farò in ospedale,  dove ho fatto tutte le precedenti analisi

    Sono mamma di 1 gioiello 2 gioiello1 perlaPatato (4 anni)
    #1214008
    Pizzetta90
    Partecipante

    :yahoo: si veramente tutte al Papa giovanni :yahoo:

    Io nella prima gravidanza ero molto aiutata dal fatto di  bere lontana dai pasti…mincreava molta meno nausea! Che è cominciata a 8 settimane e finita a 16 😥

    Adesso che sono a 4+4 ce l.ho già :wacko: :wacko: :wacko:

    Io onestamente non ho ancora un udea di cosa farò…ma se si è seguiti dal consultorio sono sempre 1 eco sola a trimestre?

    Sono mamma di Valerio (6 anni)
    #1213961
    Stefy🌸
    Partecipante

    Mi spiace, grazie per avermi raccontato la tua esperienza. L’unica amica che ha partorito al Papa Giovanni purtroppo non si è trovata bene, per questo sono molto combattuta. Comunque siamo in tante della zona di Bergamo, ci troveremo tutte a Giugno in ospedale :yahoo:

    #1213958
    Elisa
    Partecipante

    Guarda…io ho un’ esperienza particolare in questo  senso…forse sono stata sfortunata…eco a tutte le visite,  ovviamente private…poi quando è nato il mio primo bambino gli hanno riscontrato un problema cardiaco importante.

    Ci hanno trasferiti d’ urgenza al papa Giovanni di Bergamo ( dove mi sono trovata benissimo) e hanno operato il mio bambino a 6 gg di vita.

    Un fulmine a cielo sereno…tante ecografie fatte…per niente…anche perché purtroppo tramite eco non è possibile diagnosticare proprio tutto…tante cose si vedono alla nascita.

    Con la seconda gravidanza ho cambiato totalmente approccio e devo dire che mi sono trovata molto meglio…sono molto scrupolosi e attenti e se ho problemi tra una visita e l’ altra vado in PS.

    Sono mamma di 1 gioiello 2 gioiello1 perlaPatato (4 anni)
    #1213935
    Roberta
    Partecipante

    Io sono della provincia di Milano, ma sul confine con la provincia di Bergamo. Per il mio primo parto ho scelto il Papa Giovanni di Bergamo. Mi sono trovata bene, anche se in realtà il mio è stato un parto naturale senza problemi particolari. Sono stata bene e penso che andrò lì anche per l’eventuale secondo parto….sperando di arrivarci 🙂

    Sono mamma di un gioiello (7 anni)
    #1213915
    Pizzetta90
    Partecipante

    Ste ,direi al papa giovanni 😉  amiche hanno partorito li,ne parlano benissimo! La prima ecografia dove l hai fatta o farai? Io penso di fare la prima privatamente poi farmi seguire dal consultorio o dall ospedale che sceglierò…per valerio avevo fatto tutto privatamente

    Sono mamma di Valerio (6 anni)
    #1213053
    cri.90tata
    Partecipante

    Ah ok, grazie mille.. Ma in ospedale in privato non esiste? Io volevo andare al Papa Giovanni di Bergamo, volevo prenotare con il responsabile del reparto ma appunto non ho capito come funziona.. Ma quindi ci vogliono diversi mesi prima di iniziare?

    #1202694
    Laly
    Partecipante

    <p style=”text-align: left;”>Grazie Paula,</p>
    L’fsh é più alto della norma (13 quando al max dovrebbe essere a 10).

    Gastaldi é vero.. È molto schietto ma sa il fatto su. Prima di lui alla Poliambulanza ho solo perso un sacco di tempo con due ginecologhe che non mi hanno fatto fare nemmeno gli esami ormonali xche dicevano che quelli si fanno solo 1 anno e mezzo dopo la ricerca di un figlio che non arriva.. È intanto io avevo sempre più perdite pre mestruali e sempre più cicli con scarsa ovulazione.

    Ho preso appuntamento anche al papa Giovanni a Bergamo x avere un altro parere (e per capire se posso anticipare un po’ i tempi) ma a quanto pare le liste d’attesa sono lunghette.. Vedremo.

    Per quanto riguarda il mio compagno, so benissimo che quello che dici é corretto ed é il modo migliore per affrontare il problema. Ma ogni volta che le cose peggiorano mi riaffiora una rabbia nei suoi confronti che faccio fatica a gestire. Quindi faccio sentire male e lui è me stessa contemporaneamente.

    Spero come te di riscoprirmi più forse di quanto pensassi.

    Grazie

    #1187367
    Valentina
    Partecipante

    Buon giorno a tutte… Io sembra che sto meglio ho appena appena di dolore ma lei stanotte continuava a muoversi quindi ora penso sia anche x quello…. Invece il mio compagno stamattina rinizia a lavorare x me torna il solito incubo sola… la casa… il grande… E così I miei mesi si fermeranno ancora agosto con lui a casa è volato…. Anche Giovanni è super legato a suo papà pur essendo un maschio lui guai x suo papà….

    Sono mamma di Giovanni (10 anni)
    #1178582
    Barbarella80
    Partecipante

    Ti ringrazio…di seguito ti metto l’articolo datato febbraio 2019,che riporta gli istituti migliori e che dice che il demetra ha perso 5 posizioni nel 2019..questo è un articolo pubblico fa riferimento a tutte le cliniche Io facevo riferimento a questo..😉

    <ul class=”cToolBox-Options unstyled” style=”box-sizing: border-box; margin: 0px; padding: 0px; list-style: none; float: left;”>
    <li style=”box-sizing: border-box; line-height: 20px; margin: 0px; display: block;”>Discussioni
    <li style=”box-sizing: border-box; line-height: 20px; margin: 0px; display: block;”>Members

    <h4 style=”-webkit-text-size-adjust: auto; box-sizing: border-box; font-family: Roboto; font-weight: 300; line-height: 0.9; color: #4e4e4e; font-size: 30px; text-rendering: optimizeLegibility; position: relative; text-transform: uppercase; margin: 0px 0px 25px !important; padding: 20px 0px !important 9px 0px !important;”>PMA IN ITALIA, I CENTRI MIGLIORI PER LA PROCREAZIONE ASSISTITA</h4>
    <ul class=”cSubmenu cResetList cFloatedList clearfix” style=”caret-color: #000000; color: #000000; font-family: -webkit-standard; -webkit-text-size-adjust: auto; box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 20px; padding: 7px; list-style: none none; line-height: inherit; background-color: #f5f5f5; border: 1px solid #cccccc; clear: none; float: none; width: auto; height: auto; position: static; border-top-left-radius: 3px; border-top-right-radius: 3px; border-bottom-right-radius: 3px; border-bottom-left-radius: 3px; -webkit-box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0470588) 0px 1px 0px; box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.0470588) 0px 1px 0px; font-size: 11px;”>
    <li class=” ” style=”box-sizing: border-box; list-style: none none; line-height: inherit; background-image: none; border: 0px; clear: none; float: none; display: block; width: auto; height: auto; position: relative; padding: 0px; margin: 0px;”>Torna al gruppo
    <li class=” ” style=”box-sizing: border-box; list-style: none none; line-height: inherit; background-image: none; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-style: none; clear: none; float: none; display: block; width: auto; height: auto; position: relative; padding: 0px; margin: 0px;”>Tutti gli iscritti

    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>Quali sono i centri più attivi in Italia in tema di procreazione medicalmente assistita (PMA)?<br style=”box-sizing: border-box;” />In base ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, al primo posto per numero di cicli di ICSI e FIVET c’è l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. Lo stesso centro è 1° per volume di procedure da scongelamento di embrioni (FER); il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna è al 1° posto per numero di procedure da scongelamento di ovociti (FO); la Clinica Eugin di Modena è in prima posizione per numero di procedure con donazione di gameti; mentre l’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari è 1° per numero di cicli di IUI.</p>
    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”><br style=”box-sizing: border-box;” />L’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, si riconferma 1° in Italia per numero di cicli di ICSI e FIVET – tecniche di fecondazione in vitro di II e III livello. Seguono gli Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza, che dal 4° posto passano al 2°. Il Centro Chianciano Salute di Chianciano Terme, in provincia di Siena, è 3° come nel 2015. Avanza il Policlinico San Pietro – Gruppo San Donato di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, passando dal 5° al 4° posto. Il Centro Demetra di Firenze, invece, perde tre posizioni e diventa 5°. <br style=”box-sizing: border-box;” />In cima alla lista per volume di procedure da scongelamento di embrioni (FER) – tecnica di II e III livello – ritroviamo l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, seguito dalla Clinica Valle Giulia di Roma, dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano, dagli Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza e dall’Ospedale Maggiore Policlinico – Clinica Mangiagalli di Milano. <br style=”box-sizing: border-box;” />In prima posizione per numero di procedure da scongelamento di ovociti (FO) – tecnica di II e III livello – c’è, invece, il Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, seguito dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, dall’Ospedale Sandro Pertini di Roma e dall’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari.<br style=”box-sizing: border-box;” />Al 1° posto, per numero di cicli con donazione di gameti – fecondazione che fa parte dei trattamenti di I, II e III livello (IUI, ICSI e FIVET) – c’è la Clinica Eugin di Modena. Seguono il Centro Chianciano Salute di Chianciano Terme in provincia di Siena, il Centro Le Betulle di Appiano Gentile in provincia di Como, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze e il centro EUBIOS di Merano in provincia di Bolzano. <br style=”box-sizing: border-box;” />In prima posizione, per numero di cicli di IUI (inseminazione intrauterina) – tecnica di I livello – infine, si riconferma l’Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari, seguito dall’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, che nel 2015 era 3°. L’Ospedale Microcitemico – A.O. Brotzu di Cagliari dal 4° posto sale al 3°. L’Ospedale Luigi Sacco di Milano, dalla seconda posizione scende alla quarta mentre l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano si aggiudica il 5° posto.<br style=”box-sizing: border-box;” />In base alla Relazione per il Ministro della Salute sull’attività del 2016 del Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità (12° report) si è registrato un incremento di attività di PMA. Le coppie che si sono sottoposte a Procreazione Medicalmente Assistita, in Italia, sono passate da 74.292 a 77.522. Conseguentemente, sono aumentati i cicli, da 95.110 a 97.656, e i bambini nati, da 12.836 a 13.582. Questi ultimi, secondo i dati ISTAT, rappresentano il 2,9% del totale di nati nel 2016 (473.438). “La tendenza all’aumento dell’applicazione delle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita nel nostro Paese può essere valutato positivamente, così come la percentuale di bambini nati, che pian piano si sta avvicinando alla media europea”, commenta Giulia Scaravelli, Responsabile Registro Nazionale Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità. “I dati disponibili riflettono una situazione in progressivo miglioramento per quanto riguarda sia la maggiore offerta di trattamenti sia le più semplici modalità di accesso”.<br style=”box-sizing: border-box;” />”L’aumento di attività si deve soprattutto alla fecondazione con donazione di gameti al cui utilizzo in Italia ha dato il via libera la sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile 2014”, spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e membro del Comitato Scientifico di http://www.doveecomemicuro.it. Le coppie che si sono sottoposte a fecondazione con donazione sono aumentate in maniera significativa tra il 2015 e il 2016, passando da 2.462 a 5.450 (+121%). Si è registrato, inoltre, un incremento di cicli, che da 2.800 sono saliti a 6.247 (+123%), e di bambini nati, passati da 601 a 1.457 (+142%).<br style=”box-sizing: border-box;” />“La modifica della legge 40 del 2004, avvenuta con la sentenza della Corte Costituzionale, ha reso possibile l’accesso alle tecniche di PMA anche a tutte le coppie che non dispongono di gameti competenti, che oggi, nel nostro Paese, possono contare sia sulla donazione di gameti maschili, sia su quella di gameti femminili, sia sulla doppia donazione, cioè sulla donazione contemporanea di gameti maschili e femminili. Queste tecniche vengono eseguite per lo più in strutture private o private convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale”, spiega Giulia Scaravelli.<br style=”box-sizing: border-box;” />“La loro applicazione, però, dipende ancora dall’organizzazione sanitaria regionale perché, nonostante tutte le prestazioni di PMA siano state inserite nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza (con il DPCM del 12 gennaio 2017), manca un decreto che determini le tariffe a carico del SSN”.<br style=”box-sizing: border-box;” />Una situazione che ha inevitabilmente influenzato il tipo di offerta in Italia. “Ad esempio, per quanto riguarda l’approvvigionamento dei gameti ai centri pubblici e privati convenzionati, la Toscana, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna si sono mosse prima delle altre Regioni”, spiega Giulia Scaravelli. Così facendo, hanno favorito la fecondazione con donazione di gameti in regime di convenzione sul proprio territorio.<br style=”box-sizing: border-box;” />“Per quanto riguarda le prestazioni di PMA con donazione di gameti, quasi tutte le Regioni hanno recepito la tariffa convenzionale definita dalla Conferenza Stato Regioni e Provincie Autonome di Trento e Bolzano 14/121/CR7c/C7 del 25 settembre 2014: € 1.500 (compresi € 500 per i farmaci) per fecondazione con seme da donatore con inseminazione intrauterina; € 3.500 (compresi € 500 per i farmaci) per fecondazione con seme da donatore in vitro; € 4.000 (compresi € 500 per i farmaci) per fecondazione con ovociti da donatrice”, spiega la Responsabile del Registro. Alle coppie che si sottopongono alle procedure di PMA eterologa può essere richiesto di contribuire con una quota di compartecipazione nella misura fissata dalle Regioni e dalle Province Autonome. <br style=”box-sizing: border-box;” />A seconda della Regione cambia, invece, l’età massima della donna per accedere alle tecniche di PMA in convenzione, con e senza donazione. “La maggior parte delle Regioni hanno stabilito un’età massima di 43 anni – o più precisamente di 42 anni e 364 giorni – e rimborsano fino a 3 cicli di trattamento. Fanno eccezione l’Emilia Romagna e l’Abruzzo – che hanno scelto di rimborsare fino al compimento dei 46 anni di età e 6 cicli di trattamento – e il Veneto, che offre cicli fino al 50° anno della donna”.<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />Cresce l’applicazione delle tecniche di crioconservazione<br style=”box-sizing: border-box;” />Oltre che alla fecondazione con donazione, l’aumento di attività registrato nel 2016 si deve anche al maggiore ricorso alle tecniche di crioconservazione. In particolare, nell’ambito dei cicli senza donazione di gameti, è in progressivo aumento l’applicazione della FER, procedura che prevede la crioconservazione e il successivo scongelamento di embrioni (tecnica che permette di non ripetere la stimolazione farmacologica dell’ovaio e di non procedere ad un nuovo intervento di prelievo ovocitario, grazie all’utilizzo di embrioni precedentemente crioconservati): dai 508 cicli di FER eseguiti nel 2008 si è passati ai 14.990 del 2016, pari al 21,3% delle prestazioni di II e III livello senza donazione (nel 2015 la percentuale si attestava al 18,5%).<br style=”box-sizing: border-box;” />Alla diffusione della FER ha contribuito la modifica della Legge 40 del 2009, con la rimozione del divieto di creare massimo 3 embrioni e l’obbligo di impiantarli tutti contemporaneamente. Quanto alla crioconservazione degli ovociti (FO), il suo ricorso è in calo e rappresenta il 2% delle procedure senza donazione.<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />Probabilità di successo: in costante aumento la percentuale cumulativa di gravidanza su ciclo iniziato<br style=”box-sizing: border-box;” />“L’indicatore che attualmente rappresenta più realisticamente le probabilità che una coppia ha in un determinato ciclo di ottenere una gravidanza è la percentuale cumulativa di gravidanza su ciclo iniziato”, spiega Giulia Scaravelli. Questo valore viene calcolato sommando, nell’anno preso in esame, le gravidanze ottenute sia da cicli a fresco che da scongelamento diviso per i cicli iniziati. Ebbene, questa percentuale è in costante aumento: nel 2016 è stata del 25,4% contro il 24,8% del 2015 e il 20,1% del 2005. Dato che la percentuale di gravidanza su cicli iniziati per tecniche a fresco nel 2016 si è attestata al 17,3%, la differenza (di 8,1%) equivale a un 47% di probabilità in più – grazie allo scongelamento – di ottenere una gravidanza rispetto all’utilizzo delle sole tecniche a fresco. Questo vale per tutte le classi di età (tenendo conto, però, che l’età della donna è una delle variabili che influisce maggiormente sul buon esito dell’applicazione delle tecniche di PMA).</p>
    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>Come orientarsi nella scelta del centro di PMA?<br style=”box-sizing: border-box;” />“Se in diversi ambiti della chirurgia esiste una correlazione diretta tra volume di interventi eseguiti in un anno e migliori esiti, nella Procreazione Medicalmente Assistita le cose sono più complesse. Per comprendere quali garanzie offre un centro di PMA non basta considerare solo il numero di cicli di PMA effettuati in un anno, ma bisogna tener conto anche dei volumi annuali di procedure di crioconservazione di ovociti (FO) e di embrioni (FER): tecniche che permettono di avere più trattamenti e quindi più chance di successo senza dover ripetere la stimolazione farmacologica e senza doversi sottoporre nuovamente al prelievo degli ovociti”, spiega Giulia Scaravelli.<br style=”box-sizing: border-box;” />Al riguardo, è utile sapere che solo un quarto (il 24,6%) dei centri italiani di II e III livello raggiunge 500 cicli annui di PMA contro una media europea del 41%. E che i centri di dimensioni maggiori – che eseguono più di 1.500 cicli l’anno – sono quelli che registrano la più alta percentuale di trasferimenti in utero con la tecnica FER (39,2%). Questa prestazione, nel 2016, ha registrato una maggiore applicazione, rispetto al 2015, in tutte le classi di dimensione dei centri (+4,6% sul totale dei trasferimenti).<br style=”box-sizing: border-box;” />“Altri elementi a cui prestare attenzione al momento di scegliere il centro di PMA sono il tipo di tecniche diagnostiche offerte – che in alcune situazioni possono incidere sugli esiti – e la concentrazione di coppie con particolari problemi di infertilità in una struttura, perché può raccontare molto dell’esperienza acquisita dal suo team riguardo a una patologia specifica. Fondamentale è, poi, il colloquio diretto con gli operatori”, continua Giulia Scaravelli.<br style=”box-sizing: border-box;” />Riguardo agli esiti comunicati direttamente dalle strutture, bisogna tener conto che non sono sottoposti ad alcun controllo e hanno quindi solo valore indicativo.<br style=”box-sizing: border-box;” />“La raccolta del dato aggregato, così come avviene oggi, infatti, non consente di operare un confronto tra i centri in questo senso. Per questa ragione, è in corso un progetto pilota finanziato dal ministero della Salute che si propone di implementare l’attuale sistema di sorveglianza del Registro nazionale della PMA con una raccolta dati basata sui singoli cicli. Obiettivo è valutare approfonditamente la dimensione del fenomeno PMA in tutte le sue applicazioni, la sua rilevanza e le eventuali problematiche correlate all’efficacia dei trattamenti e alla loro sicurezza”, spiega la Responsabile del Registro.</p>
    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>PRIMI CENTRI PER NUMERO DI PROCEDURE<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure ICSI / FIVET e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 2507)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza (privato convenzionato SSN – 1612)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Chianciano Salute di Chianciano Terme (SI) (privato convenzionato SSN – 1376)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Policlinico San Pietro – Gruppo San Donato di Ponte San Pietro (BG) (privato convenzionato SSN – 1320)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Centro Demetra di Firenze (privato convenzionato SSN – 1306)<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure da scongelamento di embrioni (FER – Frozen Embryo Replacement) e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 1026)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Clinica Valle Giulia di Roma (struttura privata non convenzionata SSN – 808)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano (privato convenzionato SSN – 727)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato di Monza (privato convenzionato SSN – 625)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Ospedale Maggiore Policlinico – Clinica Mangiagalli di Milano (pubblico – 526)<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure da scongelamento di ovociti (FO – Frozen Oocyte) e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna (pubblico – 165)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (pubblico – 115)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 99)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Ospedale Sandro Pertini di Roma (pubblico – 86)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari (struttura privata non convenzionata SSN – 53)<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure con donazione di gameti e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Clinica Eugin di Modena (struttura privata non convenzionata con SSN – 710)* <br style=”box-sizing: border-box;” />2. Chianciano Salute di Chianciano Terme (SI) (privato convenzionato SSN – 310)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Le Betulle di Appiano Gentile (CO) (struttura privata non convenzionata SSN – 308)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze (pubblico – 274)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. EUBIOS di Merano (BZ) (struttura privata non convenzionata con SSN – 265)*<br style=”box-sizing: border-box;” />*Struttura privata non ancora presente su http://www.doveecomemicuro.it<br style=”box-sizing: border-box;” /><br style=”box-sizing: border-box;” />- Centri italiani che nel 2016 hanno effettuato un maggior numero di procedure IUI e numero di cicli eseguiti:<br style=”box-sizing: border-box;” />1. Ospedale Santa Maria – GVM Care & Research di Bari (struttura privata non convenzionata SSN – 613)<br style=”box-sizing: border-box;” />2. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI) (privato convenzionato SSN – 438)<br style=”box-sizing: border-box;” />3. Ospedale Microcitemico A.O. Brotzu di Cagliari (pubblico – 395)<br style=”box-sizing: border-box;” />4. Ospedale Luigi Sacco di Milano (pubblico – 360)<br style=”box-sizing: border-box;” />5. Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano (pubblico – 334)</p>

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    <p style=”box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 10px; word-break: break-word; -webkit-hyphens: auto; word-wrap: break-word;”>Autore</p>

    Sperelli

    #1156906
    Valentina
    Partecipante
    In risposta a quando ha scritto Gio

    Noi x la scelta del nome non abbiamo mai avuto problemi… Il primo a me sarebbe piaciuto chiamarlo così (come mio papà) perché io lo perso all’età di 6 anni e sono sempre stata dell’idea che Giovanni sia stato un dono di dio… Che mi ha un po’ salvato la vita è raddrizzato la strada… Diciamo che x me era un segno… Ma ne abbiamo parlato nel caso lui non avesse voluto a me sarebbe andato bene lo stesso…. Questo se fosse stato maschio… Se fosse stata femmina doveva essere Ginevra… Però questa volta il nome toccava al mio compagno… Volevo che ci pensasse lui… E lui senza dirgli niente ha scelto Ginevra… :yahoo:  e io ero felicissima… Da come si muove penso sia il nome giusto :scratch:

    Sono mamma di Giovanni (10 anni)
    #1153273
    Koki0518
    Partecipante

    Ciao Liebe 😊 io sono seguita al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A noi per la preparazione al transfer fanno iniziare Suprefact spray al 21esimo giorno del ciclo e progynova dal primo giorno del ciclo successivo.

    Calcolando che i due precedenti transfer li ho fatti al 17esimo giorno del ciclo, dovrei farlo intorno al 20-21 giugno 🤞🏻 ho una paura che non ti dico 🤦🏼‍♀️

    #1136587
    Koki0518
    Partecipante

    @Trilly81 grazie 😊🤞🏻🤞🏻🤞🏻

    Il Papa Giovanni XXIII è un centro pubblico. A noi han crioconservato 4 blasto ma con le prime 2 purtroppo non è andata 😔

    Tu a che punto sei? Auguro anche a te di farcela presto, lo auguro a tutte ❤️

    Un abbraccio

    #1136525
    Koki0518
    Partecipante

    @Trilly81 io sono di Bergamo e sono seguita al Papa Giovanni XXIII.

    Io ho fatto una FIVET con beta positive ma purtroppo aborto spontaneo alla sesta settimana e due criosfransfer ma con esito negativo. Adesso mi avvicino al terzo criotransfer, ho 2 blastocisti crioconservate 🤞🏻🤞🏻🤞🏻

    Anonimo
    Inattivo

    Grazie @lunablu di aver uppato questo post, così mi unisco anche io.

    Ci sposiamo nel 2010 e dopo un paio di anni iniziamo a cercare una gravidanza che non arriva. Inizio a fare qualche accertamento e non trovano nulla, ci dicono di continuare a provare che arriverà. Il tempo passa senza risultati anzi a complicare la ricerca per motivi di lavoro dobbiamo trasferirci, troviamo casa e la ristrutturiamo in vista di ampliare la famiglia ma niente.
    Proseguono visite ed accertamenti senza esito, integratori per mio marito e un sacco di soldi spesi senza risultati.
    Nel frattempo mia sorella resta incinta e durante la gravidanza ha problemi. Su suo consiglio cambio anche io ginecologa e finalmente trovo un medico che decide di parlarci chiaro: non ci sono cause apparenti ma 5 anni di ricerca senza neanche un concepimento evidentemente qualcosa che non funziona ci deve essere. Ci mette in nota per la pma presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, con l’equipe del dottor Fusi. Al primo tentativo produco 11 ovuli di cui 8 idonei alla fecondazione. Era prevista fivet ma invece devono fare icsi, si fecondano tutti e 8, in terza giornata faccio transfer di due blastocisti ed altre 4 arrivano in quinta giornata e vengono crioconservate.
    Le prime beta sono oltre 700, non ci crediamo ancora… Le seconde beta 1500 ed iniziamo a sperare, ma fino alla prima eco l’ansia è tantissima.
    All’eco c’è Fusi in persona, accende il monitor, introduce la sonda e dopo poco mi guarda, sorride e mi dice: “signora, sono due, sono ben attaccati e c’è battito per entrambi ”
    Li partono le lacrime mentre mio marito serenissimo mi dice:” visto io te lo avevo detto che erano due!”
    La gravidanza procede serena fino alla settimana 33 dove mi ricoverano per colestasi gravidica, i valori non rientrano nonostante i farmaci, il ricovero mi debilita ed i pensieri si fanno sempre più cupi. Non resisto e accetto di tentare lo scollamento. Parte il travaglio ma é prodromico ed alla fine alla 36+3 con induzione partorisco i miei meravigliosi bimbi. Stanno bene nonostante siano piccoli e non vanno neppure in TIN. Dopo 5 giorni ci dimettono ed è iniziata la mia avventura di mamma twin.

    Noi siamo stati incredibilmente fortunati al primo tentativo ed ora abbiamo una meravigliosa bimba ed un tenerissimo bimbo che non ci fanno dormire molto ma che ci riempiono il cuore di gioia ad ogni sguardo. E siamo solo all’inizio!

    Non accontentatevi di risposte vaghe o frettolose, cambiate medico se non siete convinte e credeteci sempre.

    Un abbraccio a tutte le guerriere di questo forum :heart:

    #722850

    In risposta a: Ossiuri in gravidanza

    Anonimo
    Inattivo

    Buonasera, la sua risposta mi è stata molto utile
    abbiamo chiamato il centro antiveleni del Ospedale ASST Papa Giovanni XIII di Bergamo ( 800 88 33 00 ) al quale risponde un servizio creato apposta per le donne incinta. Ci hanno dato conferma che alla 21°esima settimana il farmaco può essere assunto. Grazie 1000

    Cordialmente

    Samuele

    #713740
    Koki0518
    Partecipante

    @Kahlia congratulazioni! Che bellissima notizia, sei una speranza per tutte noi :heart: chissà che belli i tuoi piccolini, mi raccomando metti una foto fuori dallo studio del mitico Dr. Fusi

    @Stella
    l’ha fatta al Papa Giovanni XXIII di Bergamo 😊

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