Autosvezzamento? Parliamone qui

  • Questo topic ha 37 risposte, 16 utenti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni fa da Jasmine.
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  • #244677 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    È da un po’ di tempo che desideravo creare un “luogo” qui nel forum in cui le mamme che hanno scelto l’approccio dell’autosvezzamento possano portare la loro esperienza. Mi sono imbattuta spesso in post di varia provenienza (mamme con bimbi già alle prese con lo svezzamento oppure mamme che ancora devono iniziarlo) in cui se ne parla, quindi trovo utile poterne parlare in un “luogo” preciso per non “disperdere” nei meandri del forum testimonianze utilissime che altrimenti molte di noi rischierebbero di ignorare.

    Questa è la mia esperienza. Ho una bimba di 5 anni con la quale ho praticato svezzamento tradizionale, sia perché all’epoca io e mio marito avevamo poche informazioni (e anche confuse!) sull’autosvezzamento, sia perché la mia bambina, nata prematura e dimessa con una presunta allergia al lattosio, è stata seguita fino all’anno di età da una gastroenterologa che ci indicava periodicamente assunzioni e dosi di questo o quell’altro alimento. Capirete che le condizioni di salute di nostra figlia non ci avrebbero permesso grossi slanci verso l’ignoto neppure se fossimo stati maggiormente informati. Quindi, è stato svezzamento tradizionale al primo round, con grande entusiasmo nostro e della bambina che mangiava di gusto pressoché tutto ciò che passava il convento! Al secondo round, con il secondogenito, le cose hanno preso un’altra piega. Non solo è nato a termine in perfetta salute (cosa che ha liberato me e mio marito di tante paure e insicurezze) ma essendo un secondo figlio (questa cosa sì che ci ha liberato di tante paure e insicurezze!) sentivamo di aver acquisito sufficiente esperienza genitoriale (o spavalderia?) per tentare l’ignoto. L’ignoto a cui mi riferisco è ovviamente l’autosvezzamento. Non senza avere letto prima (su carta e online) quanto c’è da sapere in merito.

    A oggi sono tre mesi e mezzo che nostro figlio è autosvezzante.

    Mi piacerebbe che foste in tante a raccogliere l’opportunità di scrivere qui le vostre esperienze, perché di dubbi ne ho sempre tanti e non ho persone vicine a me che abbiano tentato questo tipo di approccio.

    #244686 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Qualche mese fa ho letto che gli scienziati sono un po’ dubbiosi se proporre gli alimenti in maniera graduale sia veramente utile o non serva a nulla, detto questo come un adulto si rivolge ai medici, per i piccoli è sempre meglio consultare il pediatra, e io che li frequento anche per lavoro non ne ho sentito uno a favore dell’auto svezzamento, credo che come sempre la verità sta nel mezzo, cioè: se gli adulti mangiano sano, frutta e verdura, pesce e carne bianca, pasta meglio integrale e cotture leggere, allora non ce nulla di male se il bimbo lo chiede , se la famiglia si nutre di cibo spazzatura vien dà se che fa male ad un bimbo il cui organismo è ancora in formazione .

    So che alcuni bambini ad un certo punto rifiutano la pappa da svezzamento per passare a quello che mangiano i genitori, il mio Gabriele ha 9 mesi, noi seguiamo lo svezzamento tradizionale ma siamo a buon punto con gli assaggi di altro , d’altra parte lo svezzamento, dovrebbe esaurirsi dopo il compimento del primo anno!

    Grazie di aver aperto questa discussione!

    #244693 Rispondi
    Mairanna
    Partecipante

    Eos mi racconti come è iniziato e come è andata fino ad ora?

    Nel 2014 cerchiamo una gravidanza che arriva subito, ma dopo aver sentito il battito, scopro a 9 settimane che il suo cuore si è fermato. Il raschiamento apre le porte a un duro periodo per me e mio marito, fatto di liti e incomprensioni...poi la pace, e una notte di amore ci porta un inaspettato positivo...una gravidanza difficile, e ad Aprile 2015 conosciamo l'altro amore della nostra vita. Febbraio 2017 apriamo la caccia al fratellino...
    Sono mamma di B. (9 anni) V. (6 anni)
    #244728 Rispondi
    Arya86
    Partecipante

    Eos, sì!!! Io sto iniziando ora… E con lo svezzamento tradizionale è un disastro. Gli propongo assaggi di ciò che mangio, ma lui è molto diffidente! Però credo che questa sia la strada, giorni fa si è divorato mezzo pomodoro crudo ciancicandolo con le gengive😂
    Inutile dire che i miei mi hanno fatta nera…

    Incoraggiami almeno tu, please!

    Sono mamma di Alessandro (9 anni)
    #244738 Rispondi
    Lamò
    Partecipante

    @eos che bello ritrovarti anche qui!!! Mi piaci ancora di più!

    Ebbene anche noi facciamo una sorta di autosvezzamento. Dico una sorta perché in teoria il bambino mangia cosa mangia la famiglia, noi mangiamo cosa va bene per lui. All’inizio è stata dura perché di punto in bianco abbiamo eliminato il sale (ne mettiamo giusto pochi grammi nell’acqua della pasta), quasi tutti gli alimenti confezionati e tutte le schifezze che ogni tanto ci concedevamo.

    Prima di dargli il nostro cibo abbiamo fatto un corso di disostruzione pediatrica che, fortunatamente, in tre mesi, non ci è mai servito. Abbiamo iniziato con piccoli assaggi di frutta (banana e fragola sono stati i primi perché erano più morbidi visto che a 5 mesi di denti non ne aveva ancora e ciucciava tanto), poi siamo passati alla pasta che tutt’ora adora e alla verdura. Per la carne ci ho messo un po’ prima di dargliela (è l’unica cosa che ancora ora gli trito o gli sminuzzo per bene perché anche con 6 denti vedo che fatica a masticare).

    Ad ora sinceramente non tornerei mai indietro perché vedo che a lui questo approccio piace davvero tanto e ha anche iniziato a far capire quando vuole qualcosa che però lui non ha nel suo piattino (di solito reclama il pane, che adora ma che preferisco non dargli troppo). Il rovescio della medaglia è che beve ancora taaaanto latte di mamma anche se pian piano le percentuali di latte e cibo solido si stanno scambiando.

    @arya ho dovuto litigare con mio padre perché ci dava degli incoscienti perché per un nostro capriccio marco rischiava di soffocare. Eppure sai con quale cosa si è quasi soffocato due volte? L’acqua!

    Sono mamma di Marco (10 anni) Emma (5 anni)
    #244775 Rispondi
    Elvy
    Partecipante

    GRAZIE EOS! Sono 3 settimane che ho iniziato con le pappette ma dire che è un disastro è dire poco! Gaia mangia 3 cucchiai grossi da minestra, poi si innervosisce e devo smettere perché non voglio insistere. Volevo passare all’autosvezzamento, ho letto tanto sull’argomento ma, forse per inesperienza, ho paura prima di tutto che possa soffocare con qualche cibo e secondo che possa non mangiare abbastanza (anche se non è che mangi molto già con le pappe 😣)…

    Durante i pasti comunque le passo una penna al pomodoro oppure un pezzo di prosciutto cotto…lei prende in mano e ciuccia con piacere ma poi quando, ad esempio, il prosciutto si spappola e lei sente i pezzettini scendere in gola inizia a farsi venire i conati di vomito e sputa di nuovo tutto…mi chiedo se è normale…insomma illuminatemi voi che avete esperienza in autosvezzamento!

    #244777 Rispondi
    Cristina
    Membro

    Ragazeee ciao! Mi spiace ma io non posso proprio partecipare oerche’ per come la vedo io e i pediatri che ho consultato la cosa e’ not applicable i primi mesi in cui si toglie il latte. Certo che se invece il latte non si toglie allora svezzamento non e’ diciamo che e’ piu’ un percirso di avvicinamento al cibo che di allontanamento dal latte materno? 🙂 comunque baci a tutte e buone pappe! A me le pappone con gli omogeneizzati e i oassati di verdure piacciono cisi’ tanto cge spero sempre cge i miei bimbi non li finiscano x manguarmene un po!!! Proorio non ci rinuncereiii

    #244813 Rispondi
    Lamò
    Partecipante

    @futura, il cardine dell’autosvezzamento è che il latte non viene mai eliminato dalla dieta del bimbo ma integrato con il cibo solido. E comunque dei pediatri che non lo demonizzano esistono, la mia pediatra quando è stata ora di iniziare ci ha detto che se la famiglia mangia in modo sano e segue la dieta alimentare non c’erano problemi a farlo mangiare con noi.

    @elvy se ti può far stare tranquilla informati presso la croce rossa per seguire un corso di disostruzione pediatrica, ti auguro non debba servirti mai ma mi sono accorta che sapere come comportarsi in casi di emergenza fa stare più tranquilli. Poi basta anche iniziare a proporre gli alimenti difficili nel modo giusto per essere sicuri che non possano dare problemi (ti consiglio un salto sul sito autosvezzamento.it per trovare consigli per gli alimenti pericolosi come mele, carote, uva etc).

    Per quanto riguarda la quantità di cibo mangiata, non eliminando il latte la quantità di cibo solido che assume sembrerà pochina però ricordati che il suo pancino è già bello pieno di latte. Io ti posso portare la mia esperienza. Marco dall’inizio dello svezzamento ad oggi ha preso solo 700gr (in tre mesi) eppure assaggia tutto quello che gli propongo con gusto (piccole quantità non chissà che) e ogni volta che lo porto al consultorio a pesarlo (dove non sanno che svezzamento sta facendo) mi dicono sempre che il peso è giustissimo, che è un bimbo sano e in perfetta forma.

    Sono mamma di Marco (10 anni) Emma (5 anni)
    #244840 Rispondi
    Arya86
    Partecipante

    Ecco, i conati di cui parla @elvy sono anche la causa del mio arrendermi ogni volta a orario pasti.

    Accade tanto con i cibi “solidi” tagliati in piccoli pezzi, che con quelli di consistenza più cremosa/granulosa, ma di sapore non dolce (tipo: il melone tocca togliergli di bocca la fettona intera, lo yogurt con pezzetti di frutta idem… già la carota lo disgusta.)

    E’ normale?

    Sono mamma di Alessandro (9 anni)
    #244843 Rispondi
    Elvy
    Partecipante

    Grazie Lamò, infatti mi volevo proprio informare per il corso di disostruzione…penso che mi farebbe stare più tranquilla.

    Per quanto riguarda la quantità di cibo, so che comunque latte ne beve tanto e non fa la fame però so anche che dopo i 6 mesi il latte di mamma inizia piano piano a diminuire le quantità di alcuni elementi, come il ferro. Ho paura che appunto non riceva tutto ciò di cui ha bisogno…

    Arya non so se sia normale ma siamo in due ad avere questo problema  :scratch:

    #245050 Rispondi
    Kla&Ze
    Partecipante

    Ciao ragazze,

    Io sto facendo un mix: Diego soffre di reflusso quindi beve latte in formula specifica ar da quando aveva 3 mesi (compirà 7 mesi domani). Siccome gli provocava forti coliche (..le carrube) abbiamo iniziato a 4 mesi con la frutta e a 4 e mezzo con le pappe. Dopo un inizio altalenante aveva preso il via e a 6 mesi abbiamo introdotto anche la cena. Poi sono iniziati i cambiamenti:

    1. Forte caldo

    2. Irrefrenabile curiosità e velocità di mano (nel mio piatto!)

    3. Primi dentini fastidiosissimi

    quindi ho iniziato a dargli sia la pappa (che non gradisce più di tanto ultimamente perché ha male alla gengiva e vuole mordere) che assaggi di quello che mangiamo noi (fusilli interi che lui gestisce benissimo, carote lesse tagliate per il lungo sempre per facilitargli la presa, focaccia fatta da me senza sale, formaggi freschi da mangiare da soli, pezzi di zucchina, risotto ma anche ghiaccioli e assaggi di gelato, frozen yogurt, yogurt..). La frutta per lui è un rischio perché è molto irruente quindi gliela metto nella retina (anguria melone e pesca principalmente). Sia io che mio marito siamo soccorritori del 118 ma meglio prevenire che curare 😉.

    Cose che non gli darò per qualche anno: biscotti secchi e soprattutto crackers! Le cose che se morse fanno una nube di bricioline sono pericolosissime perché vanno dritte nei bronchi e non c’è manovra disostruttiva che funzioni, causano ab ingestis

    "se le persone non ridono dei tuoi sogni, non stai sognando abbastanza in grande!"
    #245315 Rispondi
    sissy83
    Membro

    eccomi! mia figlia ha 5 mesi e tra 1 mese inizieremo con autosvezzamento 🙂

    vi seguirò così per ogni dubbio e/o difficoltà magari ci veniamo in aiuto :yes:

    ah, per chi è interessata all’argomento consiglio di leggere assolutamente IO MI SVEZZO DA SOLO e  LASCIA CHE IL TUO BIMBO SI SVEZZI DA SOLO.

    Sono mamma di Micol (9 anni)
    #245789 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Buongiorno care mamme, grazie per aver accolto il mio invito a partecipare. Mamma mia quanti spunti di riflessione!! Partirei con ciò che più mi preme. Inviterei tutte le mamme che non l’hanno ancora fatto a partecipare ad un CORSO DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA, a prescindere dal tipo di approccio scelto per svezzare il proprio bambino. A questo proposito, e per sfatare una paura mal fondata legata all’autosvezzamento, occorre precisare che il rischio di strozzarsi è maggiore nei bambini svezzati che non nei bambini autosvezzati. Infatti, a questi ultimi fin dall’inizio viene data la possibilità di gestirsi in tutta autonomia, portando alla bocca piccoli pezzi di cibo e mettendo in atto i meccanismi della masticazione. In altre parole sono più allenati e avvezzi a masticare (pur senza denti!) e ad ingoiare cibo solido. Detto questo, il rischio di strozzarsi esiste anche in noi adulti (e può succedere anche con l’acqua o altri liquidi), ma questo non ci frena dal mangiare cibo solido! Se non avete la possibilità di seguire un corso, potete guardare i numerosi video che si trovano in rete, sempre meglio di niente. Vi consiglio il sito della Croce Rossa Italiana, dove potete consultare i calendari dei corsi e trovare la città più vicina a voi dove poterne frequentare uno. Inoltre, i video promossi dalla CRI sono molto ben fatti.

    Ho vissuto con la mia primogenita (quando aveva 3 anni) l’esperienza di un’ostruzione parziale delle vie aeree, quindi so quanto sia importante essere preparati (io non lo ero…) in caso di emergenza.

    Intorno ai 5 mesi di Cosimo, quando la famiglia si riuniva per cena, abbiamo notato che il bambino desiderava stare seduto a tavola con noi. Infatti, non potevamo biasimarlo: guardarci dal basso della sdraietta non doveva essere il massimo. Pensavo che con il seggiolone avrebbe gradito un posto tutto suo accanto a noi e ad altezza “adeguata”. Niente affatto! Voleva categoricamente stare in braccio a me o al babbo e possibilmente mettere le mani sui nostri piatti. Dopo un paio di settimane con il piccolo a tavola con noi, una sera io e mio marito non abbiamo resistito alla tentazione di offrirgli una crosta di pane tagliata a mo’ di bastoncino. Ovviamente il bambino l’ha immediatamente afferrata e ha iniziato a succhiarla con grande interesse e spendendoci molta concentrazione. Naturalmente, ci siamo chiesti se non avessimo affrettato i tempi visto che il nostro bambino non aveva ancora compiuto 6 mesi. E la scelta della crosta di pane come primo tentativo, come si poneva? Potete immaginare che la voglia di assecondarlo era tanta ma tanti erano anche i dubbi.

    Quando Cosimo ha compiuto 4 mesi, ho acquistato due libri sull’argomento: “Io mi svezzo da solo! Dialoghi sullo svezzamento” di Lucio Piermarini e “Lascia che il tuo bambino si svezzi da solo” di Gill Rapley e Tracey Murkett. Ho pensato di farli leggere anche a mio marito perché ovviamente la decisione su come svezzare nostro figlio riguardava entrambi. Ci siamo trovati subito d’accordo sul fatto che questo nuovo approccio doveva essere tentato e a dirla tutta non vedevamo l’ora di iniziare. Però passare dalla teoria alla pratica, come sempre, si porta dietro tanti, tantissimi dubbi. Ce li siamo chiariti sul campo, strada facendo e soprattutto osservando il diretto interessato. Osservare il proprio bambino, capire i segnali che ci lancia, sono in effetti le basi da cui partire con l’autosvezzamento. Siamo partiti proprio da lì, dall’interesse smodato che Cosimo mostrava nei confronti del nostro cibo e lo abbiamo assecondato…con una piccola crosta di pane! Poi sono stati broccoli, carote, patate, zucchine, fagiolini, cavolfiore (tutto lessato), coste di finocchi crudi da ciucciare, banane, mele, pere, formaggi vari, yogurt, pasta al pomodoro e al pesto, riso, pizza, polenta, semolino, passati di verdure, pesce di vario tipo, pollo e manzo solo nel primo mese…E non ci siamo più fermati! Non riusciva a gestire tutto da solo, ovviamente; così ho deciso che le consistenze sciolte gliele avrei date io col cucchiaino. Fortuna che ha preso in simpatia il farsi imboccare!

    Anche io come @Lamò consulto spesso il sito http://www.autosvezzamento.it e anche la pagina facebook relativa https://it-it.facebook.com/autosvezzamento.it.

    Discorso CONATI. @Elvy e @Arya86 mi sento di rassicurarvi. Se i bimbi non sono ancora pronti a ricevere cibo solido, nel senso che ancora non hanno raggiunto la maturità richiesta per questa fase (spiego meglio più avanti cosa si intende per maturità), allora è normale che manifestino dei conati. Il meccanismo dei conati serve per evitare che del cibo solido prenda una strada pericolosa finendo in trachea. Si chiama riflesso faringeo. Questo riflesso, presente anche negli adulti, è la risposta anti-soffocamento del nostro organismo che si attiva attraverso un conato ma anche con colpi di tosse o vomito. Praticamente, se un pezzo di cibo arriva a toccare il fondo della lingua (verso la gola per intenderci), si attiva una specie di contrazione muscolare che serve proprio ad impedire che quel pezzo di cibo arrivi in gola. Tutte immagino che lo abbiamo sperimentato quando una risata o un colpo di tosse ci ha colte mentre avevamo del cibo in bocca. In questo caso, pezzi di cibo non ancora del tutto masticati (ma può succedere anche con cibi liquidi o semiliquidi) si avvicinano pericolosamente alla gola. Ecco allora che si scatena il conato (o il colpo di tosse) per spingere in fuori il pezzetto e impedirci di soffocare. Pare che nei bambini molto piccoli la porzione di lingua sensibile a questo riflesso sia proporzionalmente più grande che nell’adulto. Così si spiegherebbe perché siano tanto frequenti questi episodi nei bambini in cui si voglia introdurre troppo precocemente del cibo solido nella loro dieta (4-5 mesi di età) e i numerosi fallimenti che dichiarano i genitori alle prese con lo svezzamento. Se solo si aspettasse il momento giusto (maturità) questi episodi diminuirebbero e lo svezzamento potrebbe partire con successo. Ad ogni modo, anche quando la maturità è raggiunta, il riflesso faringeo si può manifestare occasionalmente ma non c’è da spaventarsi. Significa solo che del cibo stava per prendere una brutta strada e il nostro organismo si è difeso. Spesso è proprio il cucchiaino spinto troppo in profondità che stimola questo riflesso, quindi è opportuno porre molta attenzione anche in questo (ve lo dice una che propinava a sua figlia certe cucchiaiate strapiene e le spingeva evidentemente troppo in avanti. Infatti, ce li ho fin troppo presenti i suoi conati. Se solo avessi saputo allora che cavolo stavo combinando!).

    Discorso LATTE. Quando si parla di autosvezzamento si intende un percorso di alimentazione complementare a richiesta proprio perché il cibo solido viene introdotto con molta (molta!) gradualità a complemento del latte (materno o artificiale). Il latte rimane l’alimento fondamentale nella dieta del bambino che continuerà ad assumerlo a richiesta (per chi allatta a richiesta) o nei consueti orari (per chi segue degli schemi orari). All’inizio si parte con degli assaggi con i quali non si intende ovviamente sfamare il bambino né tantomeno impostare dei pasti come richiesto nello svezzamento tradizionale. Il latte può continuare tranquillamente ad essere la principale fonte calorica del bambino fino all’anno di età ed anche oltre. Dopotutto, non si capisce perché un alimento che è andato bene per i primi 6 mesi di vita del bambino ad un certo punto lo si debba sostituire quanto più velocemente possibile con del cibo di altra natura (se non sbaglio con mia figlia nell’arco di due settimane siamo passati a fare pranzo e cena con le pappe; dico due settimane! Ma si procede ancora così? Chiedo alle mamme che praticano lo svezzamento tradizionale).

    Il riflesso di estrusione permette al bambino di poppare il latte. Si tratta di un riflesso presente fin dalla nascita e rimane attivo fin verso la soglia dei sei mesi. Se si stimola il labbro di un bimbo in cui questo stimolo è ancora presente, lui tirerà fuori la lingua. Questa è la ragione per cui è consigliabile aspettare che questo riflesso sparisca prima di introdurre cibo solido nella dieta del bambino. Infatti, ogni tentativo di mettergli il cucchiaio in bocca finisce con lui che tira fuori la lingua. E se tira fuori la lingua, capite bene che non è facile riempirgli la bocca. Che guarda caso è proprio l’obiettivo del genitore che si appresta a svezzare il proprio bambino.

    Ora devo andare ma c’è ancora tanto di cui parlare…Tornerò a scrivere presto. Fatelo anche voi. Insieme possiamo aiutarci. Soprattutto mi riferisco alle mamme che, come me, non possono contare sull’aiuto della propria pediatra in materia.

    #246488 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Ciao intervengo solamente per dirvi che,nella mia esperienza ,il discorso dei conati è normale,può capitare anche verso l’anno di età ed è semplicemente una reazione che si verifica a volte con determinate consistenze del cibo o perché i pezzi sono grossi. il bambino generalmente gestisce da solo quesyi  inconvenienti.Addirittura può capitare che questi episodi provochino anche il vomito ma col passare del tempo la frequenza diminuisce sempre più

    #246573 Rispondi
    Arya86
    Partecipante

    Grazie, ragazze! Siete preziose❤
    Ho scoperto che al mio cucciolo piace la roba fredda! Pezzetti di zucca, vellutate, ma anche frutta e verdura, basta che siano freddi di frigo.
    Suppongo siano dentini un arrivo e sono tentata di proporgli un gazpacho!😂

    Sono mamma di Alessandro (9 anni)
    #246593 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Confermo quanto dice @serena1978. Quando abbiamo iniziato l’autosvezzamento il mio bimbo era soggetto a tanti più episodi di conati che non ora, a soli tre mesi di distanza. Più si allenano a masticare e ad ingoiare cibo solido, più diventano esperti e meno si verifica il riflesso faringeo che è all’origine dei conati.

    Ciao @Arya86, può essere proprio che il freddo dia sollievo alle sue gengive. Il mio bimbo va matto per la frutta fresca ed è in piena fase “dentini in arrivo”.

    #246604 Rispondi
    Elvy
    Partecipante

    Ma quindi continuo a offrirgli cibo a pezzi anche se spesso le vengono i conati? Ormai ha praticamente 7 mesi, non dovrebbe essere pronta già da un po’?

    Inoltre oggi ho preparato le zucchine al vapore e come al solito le ho passato un pezzetto lungo (in modo da riuscire a tenerlo bene in mano) anche a Gaia…non ha avuto conati di vomito ma dopo averlo messo in bocca l’ha praticamente risputato tutto…anche questo è normale?

    Grazie Eos il tuo lungo messaggio precedente è stato molto illuminante!  :heart:

    #246652 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Cara @Elvy, a occhio e croce direi che è tutto normale. Anzi, ne sono certa. Dai tempo a Gaia e tutto andrà per il meglio. Non deve stupirti che possa non essere pronta a 7 mesi. Ogni bimbo ha i suoi tempi. Non tutti imparano a camminare o a parlare in un tempo x, vero? Perché dovremmo trovare strano che un bimbo non sia pronto allo svezzamento in un tempo fissato a priori (diciamo intorno ai 6 mesi)? Mentre è verosimile che prima dei 6 mesi la maggior parte dei bimbi non abbia raggiunto tutti gli steps richiesti per un sereno e salutare avvio allo svezzamento, è certo che dopo i 6 mesi si può riscontrare una grande variabilità dei tempi in cui un bimbo è pronto allo svezzamento. Quindi, la regola d’oro è: Avere Pazienza! Tutti i bimbi ci arrivano, prima o poi, se li si mette nella condizione di provarci. Ma è davvero importante rispettare i loro tempi.

    Non esiste un calendario dello svezzamento che abbia validità generale, cioè non si può pensare di avere uno schema applicabile a tutti i bambini (anche se nella maggioranza dei casi è proprio questo che si fa stabilendo che allo scadere dei 4, 5 o 6 mesi si debba iniziare a dare cibo semisolido o solido ai lattanti). Ogni genitore dovrebbe seguire le tappe che il bambino gli suggerisce col proprio comportamento. Quali sono queste tappe?

    1) È in grado di stare seduto autonomamente e di reggere bene la testina e la schiena?

    2) Ha perso il riflesso di estrusione? (Per capirlo basta sfiorargli le labbra: se tira fuori la lingua non ha ancora perso questo riflesso).

    3) Mostra interesse per il cibo dei grandi? Cioè fa intendere di voler stare a tavola coi grandi per poter mettere le manine dentro i loro piatti? (A volte è fin troppo chiaro ed esplicito il segnale che lanciano. Mio figlio piangeva tutte le sere a cena finché non lo abbiamo spostato dalla sdraietta…alla tavola!).

    4) È in grado di mostrare la fame o la sazietà con i gesti? Cioè ha raggiunto una maturità motoria tale da avvicinarsi al cibo se affamato oppure a serrare la bocca e girare la testa se è sazio?

    Quando si palesano questi segnali, allora si può pensare di aprire le danze!

    #246720 Rispondi
    Desiderio84
    Partecipante

    Ciao a tutte, ciao @eos ma che bel post. Io credo che farò un mix tra svezzamento tradizionale e autossvezzamento, nel senso che non amo omogeneizzati, liofilizzati e roba varia, sono pro far toccare con mano a mia figlia il cibo così che prenda confidenza e da sola la porti alla bocca, credo proprio che lei mangerà quello che mangiamo noi, ovvero io dato che tutta la settimana sono sola, mio marito non c’è, semmai se mangio la carne, la sminuzzerò, le verdure le passerò, per poi dargliene anche a pezzi, ma in sicurezza. Mia madre ha fatto così con me 31 anni fa e lo stesso dopo 5 anni con mia sorella, ergo mangiamo tutto e a meno di un anno mangiavamo a tavola a gli stessi orari dei miei le stesse cose in piatti normalissimi.

    mi piace sentire le vostre esperienze siccome a me manca ancora un pò. Fatemi sapere, la mia teoria sarebbe questa.

    Sono mamma di Bianca (9 anni)
    #246812 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Brava @Desiderio, vedrai che Bianca non potrà che apprezzare. Tu e tua sorella siete l’esempio che la strada da seguire è quella: lasciar assaporare ai bambini (in autonomia) tutto il repertorio di gusti e consistenze cui tutta la famiglia è abituata. Se si pone attenzione alla qualità del cibo che si cucina non c’è motivo di escludere il più piccolo di casa. Anche lui può godere i pasti della famiglia. All’inizio con cotture e consistenze adeguate alla sua età, per passare gradualmente ai pasti di mamma e papà. Di solito non ci passa molto tempo!

    #246978 Rispondi
    Elvy
    Partecipante

    Grazie Eos come al solito sempre molto chiara! Tra l’altro lunedì sono andata al consultorio (come tutte le settimane) all’incontro che fanno con le mamme e un’ostetrica…c’erano altri 3 bimbi che erano alla soglia dei 7 mesi (proprio come Gaia) e anche le loro mamme riferivano che i bimbi avevano i conati se gli si offriva cibo più solido del solito. L’ostetrica, proprio come hai ben spiegato te, ha detto che non sono ancora pronti e basta avere pazienza.

    Intanto, in attesa di seguire il corso presso la croce rossa, ho guardato più volte i video sul loro sito in cui si spiegano le manovre di disostruzione infantile…sono già un po’ più serena e meno ansiosa durante i pasti!

    Grazie ancora per aver aperto questo post! Avevo proprio bisogno di sentire l’esperienza di qualche mamma che ha fatto autosvezzamento.  :heart:

    #246989 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Molto bene @Elvy, sono contenta che tu ti senta più serena. Sei sulla buona strada perché se si parte con una buona dose di tranquillità e fiducia, non potrà che andare sempre meglio. Giorno dopo giorno Gaia imparerà a gestire il cibo che le proponi mentre tu potrai goderti le buffe reazioni che avrà oppure potrai ammirare il suo grande impegno nell’imparare una cosa del tutto nuova per lei. Almeno per noi è stato così con Cosimo. Spesso mi sono sentita commossa quando riusciva a prendere con le sue manine un piccolo pezzo di cibo (non senza grandi sforzi ed era difficile resistere alla tentazione di aiutarlo!) e a centrare la bocca. E sapessi che faccine serie faceva a volte! Come a dire: “Hai visto mamma, se mi dai fiducia ce la posso fare!”.

    Ti lascio con due foto di Cosimo alle prese con le polpette di manzo

    Tieni presente che qui ha 9 mesi e tre mesi di “esercizio” alle spalle.

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    #247129 Rispondi
    Elvy
    Partecipante

    Ma guarda quanto è bello e bravo Cosimo!  :heart:

    ho una domanda: i bambini autosvezzati  cosa mangiano a colazione o merenda?

    #247192 Rispondi
    Anonimo
    Inattivo

    Nessuna regola particolare @Elvy. Chi allatta al seno o al biberon può continuare a fargli fare colazione così. Io con l’arrivo del caldo ho approfittato per introdurre yogurt bianco, biscotti (non più di due) e frutta fresca. Yogurt e biscotti (e la tetta) sono diventati la routine. A volte però sposto yogurt e frutta a metà mattina come merenda se ha preso tanto latte a colazione.

    Si possono offrire fette di pane, biscotti da sgranocchiare, cereali in fiocchi (occhio che non abbiano troppi zuccheri!), frutta, yogurt, e ciò che gradisce la famiglia…però eviterei the e caffè!

    #247199 Rispondi
    Desiderio84
    Partecipante

    @eos ma cosimo è uno spettacolo! Complimenti. Bellissimo

    Sono mamma di Bianca (9 anni)
Vedi 25 messaggi-dal 1 al 25(di 38 totali)
Rispondi a: Autosvezzamento? Parliamone qui


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