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Grazie a tutte per le vostre testimonianze…sono sempre più convinta che questa sia la strada giusta,il mio compagno pensa che potremmo riuscirci naturalmente ma è d’accordo di sentire anche un parere medico.Spero di trovare il professionista”giusto”,perché a volte questo è davvero fondamentale,mi sembra che ora stiamo solo perdendo tempo…
Ciao Erre83, noi ci siamo avvicinate alla PMA nel 2015, dopo una biochimica e tantissimi tentativi (naturali) andati a vuoto. Ho contattato un centro che mi ispirava, perché alcune amiche vi si erano rivolte ed avevano avuto successo dopo il primo tentativo. Iniziamo con una batteria di esami che ci prende ovviamente un po’ di mesi per scoprire che eravamo una di quelle coppie con infertilità “sine causa”. E il problema, quando non c’è una causa, è che non c’è soluzione…
Comunque su consiglio della ginecologa del centro iniziamo con la IUI: primo tentativo, positivo ma subito biochimica.
Dopo due mesi ci riproviamo, sempre con IUI e ora la mia bimba è di là che ha 5 anni ed è meravigliosa.
Due anni dopo iniziamo a pensare al secondo, ma la mia riserva ovarica era crollata. La ginecologa è comunque speranzosa e ci consiglia comunque di partire sempre dalla IUI visto che ce l’avevamo fatta. E ce la facciamo di nuovo. Ma la gravidanza si ferma alla settima settimana. Abbiamo tentato un’altra IUI e due ICSI ma tutte andate a vuoto, perciò abbandoniamo l’idea e mettiamo un punto.
Arriva il 2019 e resto incinta naturalmente. Incredula, spero e credo con tutte le mie forze che possa andare a buon fine ma la gravidanza si ferma alla nona settimana. Non riesco più a mettere un punto, stavolta, e perciò ci rivolgiamo all’ovodonazione. Più per non dovermi chiedere, tra tot anni, se potevo fare qualcosa di più.
Facciamo il transfer in Italia, a febbraio, e attecchisce. Ora sono all’undicesima settimana e la gravidanza procede tranquilla, mentre io procedo nell’ansia più acuta.
Ringrazio Dio perché esiste la possibilità della procreazione medicalmente assistita, perché dà la possibilità di realizzare il sogno di una vita a chi inizia a perdere le speranze.Ciao Erre83! Come ti capisco, io e mio marito eravamo e siamo tuttora giovani (34 io e 39 lui) eppure dopo mesi di ricerca infruttuosa abbiamo deciso insieme di rivolgerci ad un ginecologo esperto in infertilità. Il desiderio di avere un figlio era forte e così abbiamo iniziato con la serie di esami preparatori, poi 3 iui e infine fivet (il nostro è un problema maschile, spermatozoi lenti)…ora il nostro cucciolo sta per compiere 2 anni e nei prossimi mesi mi sottoporrò a transfer di una della blasto congelate dal precedente pick up.
Per iniziare puoi scegliere il centro oppure un ginecologo esperto, io mi sono affidata ad un ginecologo che è stato il nostro angelo, ci ha seguiti, consigliati e mai abbandonati…e ovviamente per le procedure siamo andati nel centro in cui lavorava.
È un percorso lungo e faticoso, ma nel nostro caso ne è valsa la pena!Sono mamma di Edoardo (5 anni)Erre 83 io ho fatto da poco il percorso Pma .. io ho 41 anni , ti assicuro che non è una cosa così difficile, io più o meno stessa storia tua … a i tempi ero troppo giovane , poi mi hanno diagnosticato un endometrisi severa a 37 anni . Importante che tu vuoi un figlio tuo il modo di come averlo non importa . Ti chiederanno un botto di analisi questo si dovrai essere super veloce ad averle poi si inizia la terapia e via . Non è una passeggiata ma ne vale la pena . La rottura più grande ripeti gli esami che se vuoi te li dico tutti e vai lì super pronta 😜
Ciao Erre83! Otto anni fa, con il mio ex compagno, ho iniziato un percorso di PMA dopo 1 anno di tentativi.
Siamo stati in cura in un centro consigliatomi dalla mia ginecologa per pochi mesi, durante i quali abbiamo fatto tantissimi esami. Alla fine lui si è rivelato scettico e non d’accordo su questo percorso a suo dire “non naturale” e non abbiamo proseguito. La nostra coppia era in crisi ed è stato un bene non proseguire.
Comunque i medici dissero che il problema era psicologico e infatti lui ora ha due figli (con un’altra).Io ora ho un nuovo compagno, stiamo provando da parecchi mesi ad acchiappare la cicogna; vista la mia età (41 anni) stiamo iniziando ora i primi esami e siamo entrambi d’accordo nella possibilità di iniziare un percorso di PMA.
Tutto questo per dirti che: se tu e il tuo compagno avete parlato di questa possibilità e siete entrambi convinti vi supporterete a vicenda e potrete superare (insieme ai medici) le difficoltà psicologiche di questo percorso. Parlatene con il tuo ginecologo, prendete un appuntamento informativo in un centro PMA della vostra città e portate pazienza (con SSN avrete appuntamenti non sempre ravvicinati ma almeno sarà meno stressante). Nel frattempo divertitevi e siate sereni, iniziare un percorso PMA non esclude di riuscirci in modo naturale nel frattempo!
Ti assicuro che non sarà importante se avrete il vostro bimbo tramite PMA o in modo naturale.
Mi avvicinò per la prima volta a questa sezione del forum,non sapendo e praticamente niente.Mi sento confusa,triste…non si pensa mai che non si riuscirà ad avere un figlio,soprattutto se in passato una gravidanza l’hai avuta,anche se non cercata,anche se eri troppo giovane.Poi finalmente trovi lavoro,una casa,l’uomo giusto…e non riesci ad avere quel bambino che tanto sognavate insieme.Abbiamo provato per più di un anno,I medici continuano a dire che è solo un problema psicologico…ma non ci credo più.Vorrei sapere da voi come siete arrivate alla PMA,tutto l’iter da percorrere,chi vi ha aiutate,consigliate…ho bisogno di capire…potete aiutarmi?
