Ciao Maria, si, non c’è problema.
Ho 41 anni, prossima ai 42, ho avuto un figlio con gravidanza naturale e senza problemi ormai più di 12 anni fa ma da un altro compagno. Ho conosciuto il mio attuale compagno quasi 9 anni fa e dopo vari tentativi ed esami base dove tutto sembrava regolare, nel 2020 siamo entrati in questo mondo della pma, il lockdown ha rallentato un po’ tutto ma a ottobre 2020 sono riuscita a fare il primo pick-up del quale, nonostante il numero alto di ovociti sono rimasti solo due embrioni in terza giornata che hanno deciso di trasferire a dicembre, così ho chiuso il 2020 con il mio primo positivo dopo anni in cui non si era mai visto nulla. Ma la gioia è terminata a 11 settimane con aborto interno per il quale ho dovuto fare raschiamento. Dopo due mesi ho deciso di riprovarci e fare una nuova stimolazione che è andata molto meglio, si sono fecondati 12 ovociti perciò hanno deciso di portare a blastocisti e quindi ottenuto 4 blastocisti in 5a giornata. 1 transfer a giugno con esito negativo su ciclo medicato, 2 transfer a settembre con esito negativo su ciclo naturale, quest’ultimo mi ha proprio demoralizzata e buttata giù, avevo bisogno di una pausa, ho atteso qualche mese, ho fatto una nuova isteroscopia, ho fatto esami di controllo, mammografia, ho completato cure dentarie, mi sono rimessa in forma e ad aprile mi sono decisa a voler ritentare. Con il mio compagno e con il ginecologo del centro abbiamo deciso di trasferire entrambe le blastocisti rimaste perché questo sarebbe stato l’ultimo tentativo per varie motivazioni.
Quindi 3° transfer su ciclo medicato il 16 maggio e oggi beta positive. Sono felice per questo positivo che sinceramente non mi aspettavo, lo speravo ma non lo aspettavo, tanto da fare il test a 8/9 giorni pt perché se fosse stato negativo avrei ripreso a fare sport.
Questa è la mia storia, scusami se mi sono dilungata un po’.
Ho i piedi ben saldi al pavimento, spero questo sogno prosegua ma non nego di avere paura che possa ripetersi quanto accaduto in passato.