Ciao Isa, mi spiace per il tuo stato d’animo, non è mai facile quando un tentativo va male.
Riguardo a Udine dal punto si vista tecnico mi sono trovata bene: rispetto a Pieve hanno più soldi e si vede che non è un centro pubblico. Già dal primo colloquio hai il cellulare delle dottoresse e puoi parlare direttamente con loro in caso di dubbi, quando fai i monitoraggi hai un orario preciso (al max hanno 15 minuti di ritardo) non stai lì tutta la mattina, ti fanno ecografia e prelievo, poi puoi andare a casa e ti chiamano all’ora di pranzo per comunicarti la terapia secondo i valori delle analisi. Anche i monitoraggi non sono 2 standard, ma arrivano anche a 3 qualora sia necessario: a Pieve dopo il secondo mi hanno fissato il pick up per 5 giorni dopo, a Udine, ho fatto 3 monitoraggi: martedì, giovedì e sabato(dove si sono visti tutti i 14 ovuli che mi hanno prelevato e che al secondo monitoraggio erano 9)
Il pick up è stato di martedì(che come a Pieve per me è caduto a una settimana esatta dal primo monitoraggio). Il trasferimento embrionale invece l’ho fatto di domenica…
A Udine ci sono 2 dottoresse che lavorano insieme:io i monitoraggi li ho fatti tutti con una, ma a pick up e transfer c’erano entrambe; dal punto di vista umano sono gentili, ma un po’fredde; sono molto diverse dal dottore di Pieve che da questo punto di vista mi era piaciuto molto perché era sempre scherzoso e sorridente, pur essendo professionale.
Loro fanno il loro, ma senza dare confidenza.
Oltre alle due ginecologhe c’è una biologa bravissima, secondo me lei è la migliore di tutte.
Di buono Udine ha anche il fatto che essendo privato in convenzione non ha lista d’attesa.
Come centro ha delle buone percentuali di riuscita, forse e stato questo che mi aveva convinta. Quando sono stata a Pieve del mio gruppo non c’era stato nemmeno un positivo (eccezion fatta per la nostra Kika, che purtroppo non ce l’ha fatta nemmeno lei…)