Ma non ha bisogno di inventare nulla: ha fatto un test, è risultato positivo, si è recata in PS con perdite, le hanno detto di fare le beta che hanno mostrato una crescita, ora ha nuovamente perdite… ok, le premesse non sono certo buone , ma ti pare un comportamento deontologicamente corretto rifiutare per più volte una visita a una donna che, fino a prova contraria, è incinta con probabili minacce d’aborto? Dicendo che “tanto non si può fare nulla”… Ma a cosa porta questo discorso? Il rispetto per la vita, la sacralità della vita, sono un concetto di cui riempirsi la bocca durante una discussione o sono materia reale per dei medici e infermieri?
Scusate i toni, ovviamente non voglio rispondervi male^^” ma ho seguito abbastanza la vicenda di denise, sono inorridita sin dall’inizio, ma un intervento mi sembrava un gettare sale sulle sue ferite… ora davvero vedo rosso! Io in PS ci ho fatto diversi turni (sto finendo di studiare medicina) e una cosa del genere è davvero fuori dal mondo!
Sono mamma di Alessandro (9 anni)