Sono Paola, mamma di Davide e Giulia, due gemellini.
Alla notizia di una gravidanza gemellare io e mio marito siamo rimasti letteralmente a bocca aperta, piacevolmente travolti (e un po’ sconvolti) dall’idea di passare in un solo balzo da “marito e moglie” a “bis-mamma e bis-papà”. Con Giulia e Davide, è iniziata la nostra avventura a quattro, per certi versi complessa e stancante, per altri indescrivibile e straordinaria.
Da brava laureata in economia io e da perfetto ingegnere mio marito, eravamo abituati a programmare le nostre vite con un orizzonte temporale di settimane. Con l’arrivo dei nostri piccoli, ci siamo trovati improvvisamente a vivere pianificando al più la giornata, guidati dai ritmi di due neonati inermi eppure tanto pieni di energia. Con il passare dei mesi abbiamo fatto progressi tutti e quattro, imparando a conoscerci e a sorprenderci.
Riprendendo e riscrivendo un noto proverbio indiano, mi viene da dire che con Giulia e Davide “sono nati due bimbi e sono nati due genitori”: sono rinata io (e ancora non mi sembra vero sentirmi chiamare “mamma”) ed è nato anche un papà, per necessità e volontà pienamente coinvolto.
Eccomi qui allora per condividere la mia esperienza, sapendo che i genitori di gemelli hanno un estremo bisogno di confronto.
Senza presunzione, spero di dare qualche spunto in più a bis-mamme e bis-papà e di imparare a mia volta, perché quando l’obiettivo non siamo noi ma chi dipende da noi, lo stimolo a crescere si fa molto più forte.