I nonni sono senza dubbio una risorsa preziosissima per i bambini. Tuttavia, in alcune situazioni, il rapporto tra genitori e nonni materni o pazterni può essere complicato da gestire. In questo articolo, vogliamo esplorare quattro situazioni che possono creare un po’ di attrito e offrire qualche suggerimento utile per risolverle nel modo migliore.
Quando si vive insieme ai nonni
Se si vive assieme a uno o più nonni, è probabile che il loro aiuto nella cura del bimbo sia quotidiano. Essendo stati a loro volta mamme o papà, per loro è quasi istintivo comportarsi un po’ da genitore anche verso il nipotino, vedendolo tutti i giorni.
Ovviamente, però, i nonni sono stati genitori una generazione prima e i loro metodi e le loro impostazioni possono essere diverse da quelle dei genitori. O ancora, i nonni potrebbero invadere più o meno inconsapevolmente lo spazio dei genitori, sostituendosi a loro nell’educazione del piccolino.
In queste situazioni, è fondamentale capire quali sono le cose importanti e quali no. Per quelle importanti, il consiglio è quello di parlarne. Chiedete ai nonni di fidarsi di voi sui capisaldi che avete scelto per l’educazione, anche se sono diversi da quelli loro, e di adeguarsi anche se costa loro fatica cambiare abitudine o opinione.
Per il resto, è utile riflettere sul fatto che vostro figlio, nella sua vita, avrà a che fare con persone diverse tra loro, con abitudini e regole di vita differenti, e che questa diversità può iniziare a essere sperimentata già a partire dai nonni. Non è necessario, quindi, fare una guerra per piccole differenze e concessioni che i nonni fanno ai bambini, a maggior ragione se i nonni non sono una presenza quotidiana, naturalmente sempre nei limiti del rispetto e della sicurezza.
Dolcetti e concessioni
La maggior parte dei nonni si aggraziano i nipoti con concessioni come cibarie golosissime ma poco sane, ore extra di giochi elettronici e TV e altre trasgressioni alle “rigide” regole dei genitori.
Finché queste cose non interferiscono veramente nell’educazione e nella salute di vostro figlio, non c’è da intervenire.
Se invece si ripetono frequentemente perché il bimbo passa molto tempo a casa dei nonni, allora non è più una dolce concessione, ma diventerà una abitudine che poi il piccolo vorrà mantenere anche a casa. E con essa arriveranno insopportabili capricci. E voi scaricherete la colpa sui nonni litigando anche con loro.
Calma e regole per tutti. In questi casi è importante spiegare ai nonni cosa succede dopo che il piccolo è tornato a casa e chiedere quindi di limitare le concessioni e scegliere una linea di regole generale che non sarà perfettamente uguale a casa dei nonni e a casa propria, ma almeno non troppo contrastanti.
Certe volte i nonni concedono anche perché non hanno le vostre stesse energie per tenere impegnato un bambino o resistere alle sue insistenze. Accudire un bambino è faticoso, lo sapete anche voi. Cercate di capire se la situazione è questa e cercate di alleggerire loro il carico.
Strategia: filmate un capriccio di quelli terribili, tutti i bambini ne fanno, e fatelo vedere ai nonni in modo che capiscano come il nipotino non sia sempre allegro e giocoso come lo vedono loro.
Mi raccomando: non deve vederlo il piccolo o essere usato dai nonni come arma di ricatto: “ho visto i capricci che hai fatto quindi oggi niente gelato”. Non mandatelo via Whatsapp o altra chat: fatelo vedere solo dal vostro telefono e poi cancellatelo!
Un video serve solo per capire come funziona una giornata intera di un bimbo da parte di tutti quelli che lo accudiscono in modo che ogni momento sia anche in funzione di “chi viene dopo”.
Disciplina militare
Non tutti i nonni sono dolci, coccolosi e pronti a viziare i nipoti. In alcuni caso sono più ferrei e militareschi di voi. Certe volte troppo militareschi addirittura più severi di quando hanno educato voi stessi.
Capita che possano scaricare sui nipoti quella disciplina che avrebbero preteso da voi ma che non sono riusci ad applicare.
Questa situazione tende a creare un rifiuto da parte del bambino a passare del tempo con i nonni perché lo percepiscono come un tempo “peggiore” rispetto a quello che passa a casa sua.
Per voi diventa un grosso problema avendo la necessità di affidarglielo: non c’è nulla di peggio di un bimbo che non vuole stare in un posto e con certe persone. Potreste sperimentarlo con la scuola materna ad esempio.
Trovare una soluzione non è facile: diventare più serveri quando si era abituati a concedere tutto è molto più facile che diventare dolci e amorevoli quando si è abituati ad un comportamento rigido e intransigente.
Parlarne ovviamente non guasta e potete utilizzare qualche furbizia. Ad esempio portate dai nonni una serie di giochi che piacciono molto al piccolo e lasciateli là così che siano un elemento di desiderio per il bambino e anche un modo per passare del tempo in modo indipendente senza richiedere la continua attenzione di un nonno.
Il cibo è un altro dei problemi: nonni che non tollerano venga avanzato qualcosa sul piatto e spesso piatti troppo colmi che in ogni caso non verrebbero finiti (mangia che devi crescere!).
La strategia è semplice: chiedete ai nonni ti mettere in una scatola ciò che non è stato mangiato perché lo porterete a casa e verrà mangiato alla sera in modo da non buttare nulla. Poi ne farete quello che riterrete più opportuno.
I nonni sono i nonni: non sono i genitori del piccolo e non sono più neanche i genitori che avete conosciuto voi. Sono, appunto, i nonni. Sfruttate questa opportunità.