Si tratta di una dermatite seborroica che si verifica sul cuoio capelluto dei bambini appena nati.
Si riconosce perché è una secrezione grassa che risulta poi in piccole squame simili alla forfora. La causa della crosta lattea non è ancora ben chiara ma sicuramente non è causata né da infezioni, né da allergie o da scarsa igiene.
Presumibilmente è dovuta da una iperattività delle ghiandole sebacee della pelle dei neonati, a causa di ormoni materni ancora in circolazione nel bambino.
Si chiama crosta lattea semplicemente perché, quando si manifesta nelle prime settimane di vita del neonato, questo è ancora alimentato esclusivamente con il latte.
Predisposizione del neonato alla crosta lattea
Non ci sono bimbi più o meno predisposti e in genere si risolve in un paio di settimane, mentre in altri può proseguire per 6-9 mesi, o durare anche più a lungo.
Come prevenire o curare la crosta lattea nel neonato
Per prevenirla sarebbe utile lavare ogni giorno la sua testa con un po’ di shampoo specifico (lo trovi in farmacia) diluito in acqua e usando una spazzola a setole morbide.
Se invece è già comparsa prima di metterlo a dormire metti un po’ di olio specifico per bambini sulla testolina (anche questo lo trovi in farmacia). L’olio ammorbidisce le squame che se ne andranno con il lavaggio del giorno successivo.
Cosa evitare assolutamente
Evita assolutamente di togliere le squame con le unghie (lo so che è una tentazione, ma evita!): togliendole in questo modo le squame si riformano continuamente.
Visto che in genere la crosta lattea si localizza sul cuoio capelluto nella zona delle fontanelle, attenta a non fare pressioni. Usa sempre un pettine a setole morbide.
Controllate anche le unghiette del bambino e nel caso limale delicatamente in modo che non si graffi e possa quindi causare delle piccole infezioni.