Benessere intestinale: una questione di equilibrio
Il nostro sistema gastrointestinale ospita al suo interno un vasto numero di batteri e, in misura minore, di virus e funghi.
Questi microrganismi sono in gran parte benefici e vivono all’interno di una complessa comunità, che prende il nome di microbiota intestinale.
Normalmente, le diverse specie di microbi presenti nel nostro intestino vivono in equilibrio tra loro e con il nostro organismo, svolgendo numerosi funzioni utili per il nostro benessere intestinale e per la nostra salute.
D’altra parte, l’apparato gastrointestinale si sviluppa in modo da garantire a questa popolazione di batteri “buoni” un’ambiente e un nutrimento ideali al loro sviluppo e mantenimento, tollerando la loro presenza senza produrre reazioni infiammatorie ed evitando allo stesso tempo la loro diffusione all’interno dell’organismo.
Benessere intestinale: la differenza tra eubiosi e disbiosi
Il normale equilibrio esistente tra il microbiota intestinale e l’organismo viene definito eubiosi (dal greco eu, “buono”, e bios, “vita”).
Quando invece, per qualche motivo, questo equilibrio viene alterato e non consente più ai microrganismi di vivere in armonia, si parla di disbiosi (dal greco dys, “cattivo”).
In condizioni di eubiosi, nel microbiota intestinale predominano le specie batteriche benefiche, mentre i batteri potenzialmente patogeni sono sì presenti, ma in percentuale bassissima.
Al contrario, in caso di disbiosi intestinale, i “batteri buoni” non sono più in grado di limitare la crescita di quelli nocivi, che quindi prendono il sopravvento, con possibili conseguenze negative sul benessere intestinale e sulla salute di tutto l’organismo.
Le cause di disbiosi intestinale
Tra i fattori in grado di causare una disbiosi, troviamo lo stile di vita (e in particolare la dieta), i trattamenti antibiotici e le infezioni intestinali.
Gli antibiotici, in particolare, alterano bruscamente l’equilibrio del microbiota intestinale. Da un lato, infatti, favoriscono la crescita dei batteri potenzialmente pericolosi già presenti nell’intestino (più resistenti agli antibiotici stessi). Dall’altro indeboliscono il microbiota e la sua funzione barriera, riducendo le difese contro l’infezione di microbi provenienti dall’esterno. Il segno più evidente di tale disbiosi è la diarrea da antibiotico.
D’altra parte, le infezioni gastrointestinali innescano nell’organismo, e soprattutto nell’intestino, una reazione infiammatoria. Anche in questo caso, il risultato è la comparsa di diarrea, che a sua volta amplifica lo stato di disbiosi.
Possibili conseguenze della disbiosi intestinale
Oltre alla diarrea, lo stato di disbiosi può causare diversi disturbi a livello gastrointestinale, come eccesso di gas (meteorismo), dolore addominale e stitichezza.
Inoltre, questa condizione di squilibrio può essere all’origine di diverse patologie intestinali e non, come:
- sindrome del colon irritabile
- malattia infiammatoria intestinale
- allergie
- infezioni delle vie urinarie
- diabete
- obesità
Per queste ragioni, è importante non trascurare il benessere intestinale dei bambini, ma prendersene cura fin dalla più tenera età.
Ciò significa educare i piccoli ad un’alimentazione e uno stile di vita sano, trattare le eventuali infezioni secondo le istruzioni del pediatra ed evitare di somministrare antibiotici senza aver prima consultato il medico.