Rosolia nei bambini: contagio, sintomi, complicazioni e vaccinazioni

La rosolia è una malattia infettiva esantematica causata dal cirus della famiglia Togaviridae, genere Rubivirus.

Se viene conrratta dopo la nascita si presenta com una malattia lieve a decorso benigno con febbre non elevata,ingrossamento delle ghiandole linfatiche e arrossamento cutaneo di breve durata.

Diventa una malattia grave se contratta per la prima volta durante la gravidanza. In questo caso esiste una concreta possibilità che il vorus attraversi la placeta e infetti il nascituro privocando gravi effetti come aborto malformazioni congenite di varia gravità a carico del cuore, del cervello, degli occhi e dell’udito.

Modalità di trasmissione e contagiosità

L’infezioene si trasmette attraverso le vie respiratorie, attraverso le goccioline di saliva.

L’infezione congenita invece avviene dalla madre al bambino durante la gravidanza.

Il bambino (o l’adulto contagiato), è infettivo da 7 giorni prima della comparsa dell’esantema fino a 6-8 giorni dopo.

Primi segni

Prima della comparsa della malattia vera e propria si può verificare:

  • rush cutaneo
  • lieve gonfiore dei linfonodi dietro la nuca,  orecchie e vicino al collo
  • malessere e mal di testa.

L’esantema tipico

L’esantema è caratterizzato da piccole macchie color rosa. Compaiono prima nel volto e poi via via sul resto del corpo per un totale di 2-5 giorni circa di esantema. Le macchie non danno molto prurito.

rosolia

Incubazione e guarigione

Dal momento del contagio alla manifestazione della malattia possono passare 12-23 giorni e questa fase è asintomatica.

La malattia una volta conclamata dura circa 3-4 giorni  e si risolve con la scomparsa dell’esantema.

Il bambino deve rimanere isolato finchè non sono passati 7 giorni dalla comparsa dall’esantema.

Trattamento

La malattia in genere non da sintomi particolari e pertanto viene trattata solo con paracetamolo in caso di febbre. L’unica prevenzione rimane la vaccinazione.

Complicazioni

La malattia decorre senza particolari problemi a spesso i suoi sintomi possono passare inosservati. Ciò diventa pericoloso se la persona infetta entra in contatto con una donna in gravidanza.

La rosolia infatti è pericolosa per il feto,  soprattutto se la madre contrae la malattia nel primo trimestre della gravidanza quando l’infezione può generare un aborto spontaneo, morte intra-uterina o gravi malformazioni fetali (sindrome della rosolia congenita). Le più comuni e gravi manifestazioni della rosolia congenita sono i difetti della vista, la sordità, le malformazioni cardiache e il ritardo mentale nel neonato.

Si raccomanda a tutte le donne in età fertile di verificare la propria immunità per vaccinarsi prima di una  eventuale gravidanza se risulta non immune.

Dopo la vaccinazione è necessario attendere un mese prima di cercare la gravidanza.

La vaccinazione contro la rosolia

Il caccino con tro la rosolia e costituito dal virus della rosolia vivo ma attenuato in modo da renderlo incapace di provocare la malattia ma al contempo in grado di stimolare la produzione di anticopri e immunizzare quindi il paziente.

Per i nuovi nati, si esegue una prima dose verso i 12-15 mesi di età, e un richiamo verso i 5-6 anni. Il vaccino ha una efficacia superiore al 95%.

Si vaccinano anche i maschi per diminuire maggiormente la circolazione del virus della rosolia nella popolazione e rendere quindi più improbabile l’infezione delle donne in gravidanza.

Il vaccino va rinviato quando:

  • il bambino ha in  corso una malattia acuta con febbre o altre sintomatologie giudicate importanti
  • il bambino ha avuto uan recente somministrazione  di immunoglobuline, sangue o plasma, che possono ostacolare una buona risposta immunitaria al vaccino
  • il bambino ha avuto una recente somministrazione di un altro vaccino a base di virus vivi.

Il bambino non può essere vaccinato se

  • presenta un grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie ( es. chemioterapie)
  • presenta gravi reazioni allergiche a costituenti del vaccino  o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino.

Effetti collaterali del vaccino:

Il vaccino contro la rosolia è in genere ben tollerato

Fonti