La cosiddetta “sindrome di primavera” colpisce sia adulti che bambini ed è molto soggettivo lo stato di malessere generale che viene percepito.
I bambini spesso diventano più capricciosi, stanchi e annoiati, e questo nonostante le temperature più alte e le giornate che si allungano permettano di trascorrere pomeriggi interi al parco a giocare.
L’organismo risente dei cambiamenti di buio e luce, dell’aumento della temperatura che nei primi mesi è soprattutto caratterizzata da sbalzi tra caldo e freddo e tutti quanti, bambini compresi hanno bisogno di tempo per riabituarsi.
Tendenzialmente i bambini diventano più apatici, annoiati, fiacchi e già stanchi al mattino; fanno fatica a svegliarsi e riescono a prendere sonno con difficoltà la sera. Spesso sono molto svogliati e faticano a concentrarsi sia durante le ore di scuola che durante le attività sportive.
I bambini più grandi possono riferire anche malesseri fisici come mal di testa e mal di pancia, mentre quelli più piccoli possono diventare molto irritabili fino ad avere dei pianti improvvisi che difficilmente si riesce a ricondurre a qualche causa in particolare.
Come prevenire o affrontare la sindrome di primavera?
In genere in qualche settimana si rientra alla cosiddetta “normalità”, in quanto non è nulla di grave ma ci sono piccoli accorgimenti da poter mettere in atto che possono facilitare il superamento di queste settimane, coem ad esempio:
- cercare di stabilire una routine che possa conciliare il sonno prima di coricarsi, come ad esempio un bagno rilassante e la lettura di qualche libro che aiuti a conciliare il sonno, per permettere al bambino di riposare tutta la notte non meno di 8-9 ore;
- favorire un’alimentazione ricca di vitamine e sali minerali attraverso soprattutto i cibi di stagione e preferire gelati di frutta per soddisfare il gusto dei bambini senza eccedere con i grassi che appesantiscono ancora di più in questo periodo;
- lasciare al bambino la libertà di riposare durante il pomeriggio, evitando di sovraccaricarlo con impegni extra scolastici ecc.;
- è consigliato non far sudare i bambini : se al mattino fa ancora freddo in tarda mattinata, se vanno in giardino a giocare, può diventare molto caldo, quindi vestire i bambini a strati è lo soluzione più efficace;
- bisogna non sottovalutare anche le allergie ad esempio ai pollini che possono dare sintomi fisici e quindi maggiore irritabilità dei bambini, soprattutto se molto piccoli.
Con qualche accorgimento, trascorreranno anche queste settimane un po’ turbolente che fanno passare il nostro organismo abituato al freddo e al buio invernale ai primi giorni di sole e tepore.Presto arriverà la stabilizzazione emotiva che permetterà di trascorrere al meglio le belle giornate soleggianti e calde che l’estate porterà.