La varicella è una malattie esantematica particolarmente contagiosa, causata dal Virus Varicella Zoster, che si trasmette per contatto diretto con le lesioni della pelle o per via respiratoria.
Modalità di trasmissione e contagiosità
La varicellasi entra attraberso le vie areee (attraverso lasaliva) e tramite la congiuntiva (membrana che riveste l’interno delle palpebre) o le ferite.
La persona è contagiosa da 1-2 giorni prima delle comparsa delle vescicole fino a quandto tutte le le vescicole non si sono trasformate in croste.
C’è possibilità di tramissione del virus tra la madre e il feto in gravidanza.
Primi segni
I primi segnali della varicella in arrivo possono essere rappresentati da un malessere generale e da febbre , sintomi che possono durare 1-2 giorni.
L’esantema tipico
Le macchie compaiono in modo abbastanza rapido, prima su torace e addome, poi su viso, braccia e gambe.
Le macchie sono rosa e causano prurito, si riempiono progressivamente di liquido lattiginoso, si trasformano quindi in vescicole che poi si seccano dando origine alle tipiche crosticine della varicella.
Solitamente l’esantema è costituito da 250-500 lesioni su tutto il corpo.
Incubazione e guarigione
Dal momento del contagio alla manifestazione della malattia possono passare 10-21 giorni.
La guarigione avviene in 7-10 giorni, con la scomparsa progressiva delle croste, raramente rimangono delle cicatrici.
Trattamento
Il bambino va tenuto in casa fino a 5 giorni dalla comparsa dell’esantema o comunque fino a che le vescicole non si sono tutte seccate.
Il pediatra prescriverà eventuali farmaci per trattare i sintomi (febbre e/o prurito).
Complicazioni della varicella
La varicella è generalmente una malattia lieve, ma può portare ad alcune complicazioni. In particolare può causare infezioni batteriche secondarie con Stafilococco o Streptococco che sono la causa più comune di ospedalizzazione e di visite mediche ambulatoriali. L’infezione secondaria con streptococchi di gruppo A invasivo può causare gravi malattie e portare ad ospedalizzazione e in alcuni casi alla morte. La polmonite che segue la varicella è solitamente virale ma può essere batterica. La polmonite batterica secondaria è più comune nei bambini di età inferiore ad 1 anno.
Le complicazioni a carico del sistema nervoso vanno dalla meningite asettica all’encefalite. Il coinvolgimento del cervelletto, con conseguente atassia cerebellare, è la manifestazione del sistema nervoso centrale più comune e generalmente ha un buon esito. L’encefalite è una complicazione rara della varicella (stimata in 1,8 casi su 10.000) e può portare a convulsioni e coma. Il coinvolgimento cerebrale diffuso è più comune negli adulti che nei bambini. La sindrome di Reye è un’insolita complicazione della varicella e dell’influenza e si verifica quasi esclusivamente nei bambini che assumono l’aspirina durante la malattia acuta. L’eziologia della sindrome di Reye è sconosciuta. C’è stata una drastica diminuzione dell’incidenza della sindrome di Reye, presumibilmente correlata a una diminuzione dell’uso di aspirina da parte dei bambini.
Le complicanze rare della varicella comprendono: la meningite asettica, la mielite trasversa, la sindrome di Guillain-Barré, la trombocitopenia, la varicella emorragica, la porpora fulminante, la glomerulonefrite, la miocardite, l’artrite, l’orchite, l’uveite, l’irite e l’epatite.
Le persone a maggior rischio di complicazioni della varicella sono:
- Persone di età superiore a 15 anni
- Neonati di età inferiore a 1 anno
- Persone immunocompromesse
- Neonati di donne con esordio del rash cutaneo entro 5 giorni prima a 2 giorni dopo il parto
La vaccinazione contro la varicella
Il vaccino contro la varicella è costituito da virus vivo attenutao che può essere somministrato dopo i 12 mesi di età del bambino. E’ un vaccino ben tollerato a la cui protezione sembra essere di lunga durata.
Il vaccino ha una efficacia stimata del 95%, nella prevenzione delle forme moderate o gravi; del 70-85% nella prevenzione delle forme lievi. La vaccinazione va effettuata con una sola dose ai bambini tra 12 mesi e 12 anni, e con due dosi in chi ha più di 12 anni.
Il vaccino va rinviato quando:
- il bambino ha in corso una malattia acuta con febbre o altre sintomatologie giudicate importanti
- il bambino ha avuto uan recente somministrazione di immunoglobuline, sangue o plasma, che possono ostacolare una buona risposta immunitaria al vaccino
- il bambino ha avuto una recente somministrazione di un altro vaccino a base di virus vivi attenuati
Il bambino non può essere vaccinato se
- presenta un grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie ( es. chemioterapie)
- presenta gravi reazioni allergiche a costituenti del vaccino o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino.
Effetti collaterali del vaccino:
Il vaccino contro la varicella è generalmente ben tollerato.
Le reazioni attribuibili al vaccino sono di lieve entità (gonfiore e rossore nella zona di iniezione).
A distanza di 6-12 giorni dalla somministrazione del vaccino il bambino può presentare febbre di modesta entità e durata che nel 5-15% dei bambini vaccinati può raggiungere i 39°C.
Nel 5% dei vaccinati si può manifestare una leggera eruzione cutanea di lieve entità e in questi casi il bambino potrebbe essere contagioso.
Come qualsiasi altra sostanza estranea all’organismo, il vaccino può causare, raramente, reazioni allergiche.
Fonti
- Istituto Superiore di Sanità
- Il bambino nella sua famiglia, guida pratica per i genitori
- GenitoriPiù
- www.cdc.gov