Il morbillo è una malattia infettiva esantematica molto contagiosa causata dal virus della famiglia Paramyxoviridae, genere Morbillivirus.
Si tratta della malattie esantematica più grave per le modalità di manifestazione e per le complicazioni che può portare.
Modalità di trasmissione e contagiosità
Il morbillo si trasmette facilmente attraverso le prime vie respiratorie. Basta un contatto con la saliva dovuto a uno starnuto, un colpo di tosse, il bere dallo stesso bicchiere, il mettere in bocca uno stesso giocattolo, attraverso la mani con residui di saliva…
La persona con il morbillo è contagiosa ancora prima della manifestazione delle macchie tipiche del morbillo (3-5 giorni prima) e fino a 4-5 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
Primi segni
Il morbillo ancora prima della comparsa delle macchie tipiche, si manifesta con alcuni sintomi iniziali (chiamati prodromi) che dirano circa 3-5 giorni e sono:
- macchie di Koplik (chiazze biancastre nell apare interna delle guance a livello del primo e secondo molare superiore) che scompaiono nel gior di 1-2 giorni
- Febbre
- tosse secca
- rinocongiuntivite
- fotofobia (sensibilità alla luce)
L’esantema tipico
Manifestazione tipica del morbillo è un esantema di colore rosso vivo con le macchie che tendono a ricongiungersi in chiazze più grandi. La comparsa delle macchie è solitamente precedeuta da febbre elevata, e ha una durata di circa 4-6 giorni.
Le macchie si manifestano inizialmente sul capo, si espandono poi sul tronco senza interessare il palmo delle mani e la pianta dei piedi.
Incubazione e guarigione
Il periodo di incubazione che va dal momento del contagio alla manifestazione della malattia può durare 7-12 giorni .
Dal momento della comparsa della malattia alla guarigione (che consiste nella scomparsa progressiva delle macchie) passano 7-10 giorni circa.
Data l’alta contagiosità della malattia, il bambino deve rimanere isolato fino a 5 giorni dopo la comparsa delle macchie.
Trattamento
Non esiste una cura per il morbillo ma solamente una gestione della sintomatologia. Si usa pertanto paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi, tutti trattamenti che vengono prescritti dal pediatra una volta diagnosticata la malattia.
Complicazioni del morbillo
Il morbillo è una malattia che può lasciare il bambino molto provato anche in assenza di complicazioni.
Le possibili complicanze (che si manifestano nel 30% dei casi di morbillo) sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche che si riscontrano soprattutto nei bambini con meno di 5 anni, nei bambini malnutriti, nelle persone immunocompromesse e negli adulti di età superiore ai 20 anni.
Sono rappresentate da:
- otite (7%)
- laringite
- diarrea (8%)
- broncopolmonite (6%) può essere batterica o virale ed è la causa più comune di morte correlata al morbillo.
- piastrinopenia (diminuzione del numero delle piastrine)
- crisi convulsive
- encefaliti (infiammazioni del cervello) nel 0.1% dei casi
- morte (0,2%)
(fonte dei dati numerici: https://www.cdc.gov/vaccines/pubs/pinkbook/meas.html)
L’encefalite acuta si manifesta generalmente 6 giorni dopo l’esordio cutaneo (ed è caratterizzata da febbre, mal di testa, vomito, torcicollo, irritazione meningea, sonnolenza, convulsioni e coma. Il liquido cerebrospinale mostra pleiocitosi e proteine elevate. Il tasso di mortalità per caso è approssimativamente del 15%. Alcune forme di danno neurologico residuo si verificano fino al 25% dei casi. Convulsioni (con o senza febbre) sono riportate nello 0.6% -0.7% dei casi.
La morte per morbillo è stata riportata in circa lo 0,2% dei casi negli Stati Uniti dal 1985 al 1992. Come per altre complicanze del morbillo, il rischio di morte è più alto tra i bambini e gli adulti. La polmonite rappresenta circa il 60% dei decessi.
La panencefalite sclerosante subacuta (SSPE) è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale dovuta a infezione persistente del virus del morbillo nel cervello. L’esordio si verifica in media 7 anni dopo il morbillo (intervallo 1 mese-27 anni) e si verifica in 5-10 casi per milione di casi di morbillo segnalati. L’esordio è insidioso, con progressivo deterioramento del comportamento e dell’intelletto, seguito da atassia, crisi miocloniche e infine morte.
La vaccinazione contro il morbillo
Il vaccino contro il morbillo è costituito dal virus del morbillo vivo ma attenuato in modo da renderlo incapace di provocare la malattia ma al contempo capace di stimolare la produzione di anticorpi.
La vaccinazione contro il morbillo viene raccomandata dal compimento del primo anno di vita del bambino.
Il vaccino contro il morbillo provoca la comparsa di anticorpi nel 95% dei bambini vaccinatie questa percentuale aumenta dopo una seconda dose che viene fatta intorno ai 6 anni di età del bambino vaccinato a un anno.
La protezione compare già dopo 7-10 giorni dalla vaccinazione. Per tale motivo il vaccino contro il morbillo può prevenire la malattia anche dopo il contagio, purchè la somministrazione avvenga entro i primi 2-3 giorni del contatto del bambino con la persona ammalata.
Il vaccino va rinviato quando:
- il bambino ha in corso una malattia acuta con febbre o altre sintomatologie giudicate importanti
- il bambino ha avuto uan recente somministrazione di immunoglobuline, sangue o plasma, che possono ostacolare una buona risposta immunitaria al vaccino
- il bambino ha avuto una recente somministrazione di un altro vaccino a base di virus vivi
Il bambino non può essere vaccinato se
- presenta un grave difetto del sistema immunitario dovuto a malattie o a terapie ( es. chemioterapie)
- presenta gravi reazioni allergiche a costituenti del vaccino o a precedenti somministrazioni dello stesso vaccino.
Effetti collaterali del vaccino:
Il vaccino contro il morbillo sia nella forma singola che combinato con quello per la rosolia e parotite (vaccino MPR), è generalmente ben tollerato.
Sono possibili reazioni locali (rossore e gonfiore) nel punto di iniezione.
A distanza di 7-14 giorni dalla vaccinazione il bambino può manifestare febbre modesta e di breve durata (1-2gg) che nel 15% dei vaccinati può raggiungere i 39°C.
Delle volte si possono manifestare sintomi simili al morbilo attenuato con macchioline rossastre sulla pelle, tosse, arrossamento agli occhi, di breve durata e a rapida risoluzione, NON contagiosa e che non porta complicanze.
Reazioni avverse più importanti come la piastrinopenia sono rare e a decorso favorevole.
Come qualsiasi altra sostanza estranea all’organismo, il vaccino può determionare, raramente, reazioni allergiche specifiche.
Fonti
- Istituto Superiore di Sanità
- Il bambino nella sua famiglia, guida pratica per i genitori
- GenitoriPiù
- www.cdc.gov
Centers for Disease Control and Prevention‘s Public Health Image Library (PHIL), numero indentificativo #3168
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