Avete appena saputo che arriverà un bebé e in famiglia siete tutti elettrizzati. L’emozione dell’arrivo di un figlio è una sensazione così nuova da mettere in moto una serie infinita di domande: “come organizziamo la cameretta? dove mettiamo il lettino? dove il bagnetto? … aspetta! E il cane?”
Se in casa avete un cane (o un gatto) e siete apprensive, è normale che vi sia venuta qualche preoccupazione al riguardo, soprattutto se è un maxi cagnone un po’ irrequieto. Ma anche se il vostro amico a quattro zampe fosse il più buono del mondo e abitasse con voi da anni, sono sicura che almeno una di queste domande vi è rimbalzata in testa:
“come devo gestire il mio cane (o gatto)? Sarà geloso? Starà attento?” E, soprattutto: “C’è qualche possibilità che possa mordere (graffiare) mio figlio? Sarà igienico vivere con il bambino e il cane (o il gatto) in casa?”
Da mamma e proprietaria di cane, mi auguro vivamente che nessuno di voi possa mai arrivare a pensare che la soluzione sia liberarsi del cane. Non ci crederete ma purtroppo l’arrivo di un bambino in casa è una delle cause più frequenti di abbandono dei cani in un canile 🙁 ).
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Come preparare il nostro cane all’arrivo di un bebè
“L’arrivo di un bebè in famiglia può essere un evento destabilizzante per il proprio animale domestico, specialmente perché ci sarà sicuramente un calo di attenzioni nei suoi confronti, a causa del tempo che si dedicherà al bambino, che potrebbe portare una sorta di “gelosia” nei confronti del nuovo arrivato. In generale, più cambiamenti vivrà l’animale domestico dopo l’arrivo del bambino, e più potrebbe avere dei problemi.” (cit.Elisa Bertoldi)
Queste sono le parole di Elisa Bertoldi, amica degli animali e fondatrice di miciogatto.it, dalle quali non si fa fatica a capire che la soluzione al problema è cercare GRADUALMENTE di preparare il cane all’arrivo di un bambino.
Quando iniziare a preparare il cane all’arrivo di un neonato
Il periodo migliore per iniziare a farlo è prima che il bambino sia nato, perché subito dopo, tra la stanchezza e le tante cose da fare, non ci sarà molto tempo per insegnare al cane cosa fare e cosa non fare.
Cose da insegnare al cane PRIMA della nascita del bambino
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Cane e pancione
Il cane, già dalla gravidanza della padrona, si rende conto che qualcosa sta cambiando. Probabilmente avverte i cambiamenti fisici e ormonali che avvengono nella donna e inizia anche lui a cambiare comportamento nei nostri confronti.
Cosa fare quindi? Parlargli facendolo avvicinare e annusare il pancione può essere una buona cosa, insegnandogli però a non saltare addosso perché potrebbe essere pericoloso. Alcuni cani infatti sembrano in grado di capire. -
Organizzazione della casa
Per far abituare il cane ai vari cambiamenti è anche bene iniziare ad organizzare la casa gradualmente senza aspettare di farlo dopo la nascita. Per esempio se dobbiamo fare spazio in una stanza e spostare o aggiungere dei mobili (il lettino, il fasciatoio, la cassettiera) è meglio farlo durante la gravidanza, così che il cane avrà il tempo di abituarsi alla nuova disposizione delle cose e anche ad una sua eventuale diversa posizione della cuccia.
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Gesti quotidiani
Un’altra cosa da fare prima che il bambino nasca è fare abituare il cane ai gesti quotidiani che faremo quando il bambino sarà nato.
Possiamo -anche con l’aiuto di un bambolotto- mimare di allattare, dare la pappa, fare passeggiate (con tanto di carrozzina), fare il bagnetto, di cambiare il pannolino, mettere il bambino nella culla. Non vi vergognate a farlo.
Anche se il cane saprà che il bambolotto non è un vero bambino (non illudiamoci di ingannare il cane e soprattutto il suo naso), possiamo avere il tempo di abituarlo ai nostri nuovi comportamenti e ritmi e noi di cogliere ogni sua reazione o segno di disagio, istruendolo così per tempo.
Possiamo insegnarli a non appoggiare le zampe sul bordo della culla, a non tirare troppo al guinzaglio durante le passeggiate con la carrozzina e tante altre cose. Dopo la nascita non avremo più il tempo di farlo. -
Voci e suoni nuovi
Il cane si dovrà abituare anche alle urla e ai pianti del bambino. Per farlo prima che il piccolo sia nato, potrebbe essere utile fargli sentire ogni tanto delle registrazioni (su internet si trovano facilmente) con il pianto di un neonato. È ovvio che non sarà come sentire le urla di un vero bebé, ma è comunque un modo efficace per abituarlo gradualmente a sentire in casa voci e suoni nuovi.
Anche cominciare a portare il cane al parco giochi dove ci sono i bambini potrebbe essere un modo per iniziare a far abituare il cane alla presenza dei piccoli e ai loro toni acuti di voce. -
Gestione del cane
Un’ altra cosa a cui i cani devono abituarsi è la presenza di persone diverse che potranno occuparsi di lui. Portare fuori il cane a lungo, giocare con lui, fargli le coccole, pulirlo e spazzolarlo saranno cose che forse non avremo modo di fare tanto quanto prima. Per questo è buona cosa coinvolgere il papà o una persona di famiglia nella gestione del cane prima che nasca il bambino. Questo vi darà il modo di sapere che il cane sarà accudito anche se voi non potete e il cane si abituerà in tempo ad essere coccolato anche da un’altra persona di famiglia.
Cose da fare DOPO l’arrivo del bambino
Anche dopo che il bambino sarà nato, ci sono comunque molte cose da fare e da insegnare al cane. Per esempio è bene:
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far abituare il cane all’odore del bambino
e possiamo farlo portando a casa dall’ospedale gli abitini da lavare del piccolo o anche pannolini usati. Possiamo avvicinarli al cane in modo da fargli sentire il nuovo odore e permettergli così di riconoscere il bambino quando arriverà a casa.
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non escludere il cane dalla routine quotidiana
è estremamente importante. La cosa che il cane teme di più infatti è di essere escluso o allontanato. Facciamolo quindi assistere all’allattamento se ci vuole stare vicino, diamogli pure dei premi se dovesse essere un po’ invadente quando addormentiamo il piccolo, portiamolo fuori con noi quando andiamo a fare una passeggiata con la carrozzina.
Al contrario, allontanandolo quando ci si prende cura del bambino, farà pensare al cane che bambino=isolamento ed è proprio quello che dobbiamo evitare. -
coinvolgere il cane nella cura del piccolo
è una buona idea per renderlo partecipe ed eliminare ogni traccia di gelosia. Al nostro ritorno a casa quindi facciamogli conoscere il bambino tenendolo in braccio, lasciamo che guardi, annusi, tocchi e abituiamolo gradualmente a svolgere compiti particolari che ci possano aiutare.
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non sgridarlo se manifesta il suo affetto leccando il piccolo
Anche se la saliva del cane contiene germi, un cane sano non porta nessuna malattia. Quindi non allarmiamoci e non mandiamo via il cane se “sbaciucchia” il bimbo perché sarebbe indotto a pensare che non vogliamo che lui manifesti il suo affetto al bebé.
Come preparare il nostro gatto all’arrivo di un bebè
Finora ho parlato di cosa fare per abituare il cane all’arrivo di un bebé. Ma se invece in casa avessimo un gatto? Anche se le attenzioni da avere sono in maniera indicativa simili a quelli del cane, ho voluto chiedere un parere alla nostra esperta di gatti Elisa Bertoldi, che ha risposto così:
“Nel caso del gatto, se dovranno essere spostate le sue cose, meglio farlo qualche settimana prima dell’arrivo del bimbo, ed in modo graduale: il gatto è molto abitudinario e potrebbe vivere male eventuali cambiamenti repentini.
Bisogna evitare di escludere il gatto da zone della casa che prima poteva frequentare, il gatto non ne capirà il motivo e potrebbe vedere la cosa come una diminuzione del proprio territorio. Se è necessario farlo, l’importante è dare al gatto delle alternative, magari aggiungere delle mensole o dei percorsi verticali nelle stanze dove può avere ancora accesso.
L’arrivo a casa di un neonato sarà fonte di nuovi stimoli per l’animale, nuovi odori, nuove scoperte. E’ importante permettere al gatto di prendere familiarità in modo sereno con le nuove cose, poterle annusare, poter annusare anche il bebè, farsi una idea del nuovo arrivato ed accertarsi che non sia una minaccia.
Bisogna anche cercare di non cambiare atteggiamento nei confronti del nostro animale, non punirlo se ha dei comportamenti secondo noi “sbagliati”, ma guidarlo gradualmente in questa novità in casa, senza forzarlo e senza togliergli il tempo e le attenzioni che prima gli dedicavamo.”
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