I probiotici sono microrganismi vivi che introdotti in quantità adeguata sono utili per la salute dell’organismo. Tra questi, troviamo i Bifidobatteri, i Lattobacilli e alcuni lieviti.
La loro assunzione può avvenire sia attraverso l’alimentazione che tramite l’uso di integratori. Attualmente, i preparati contenenti probiotici disponibili sul mercato sono ormai moltissimi. Per essere sicuri di scegliere prodotti veramente utili ed efficaci è importante chiedere consiglio al proprio pediatra.
Probiotici per bambini: quando sono davvero utili?
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Dopo una terapia antibiotica
Alcune evidenze scientifiche indicano che l’assunzione di probiotici aiuta a contrastare la diarrea che spesso si osserva dopo alcuni giorni di terapia con antibiotici, quando questi provocano un’alterazione della normale flora batterica intestinale. In questi casi è consigliabile iniziare a somministrare i probiotici non appena terminata la terapia antibiotica e continuare per 1-2 settimane.
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In caso di colon irritabile
Alcuni probiotici possono contribuire ad alleviare i sintomi caratteristici del colon irritabile (diarrea e/o stipsi, dolore/gonfiore addominale).
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Nei bambini ad alto rischio di allergie
L’Organizzazione Mondiale per le Allergie (WAO) suggerisce la combinazione di probiotici e vitamina D come strumento di prevenzione per i bambini ad elevato rischio di sviluppare allergie. Sono considerati ad alto rischio di allergia i soggetti che hanno un genitore o un fratello con rinite allergica, asma, eczema o allergia alimentare.
In particolare, secondo le linee guida, i probiotici andrebbero utilizzati:
- nell’ultimo trimestre di gravidanza nelle donne ad alto rischio di avere figli con allergie;
- durante l’allattamento per le donne che allattano bambini ad alto rischio di sviluppare allergie
- per tutto il primo anno di vita del bambino ad alto rischio allergico.
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Nei bambini con infezioni ricorrenti delle vie respiratorie
Diversi studi evidenziano che l’uso di probiotici a base di Streptococcus salivarius K12 è efficace nel prevenire alcune infezioni virali e batteriche delle vie respiratorie, soprattutto nei bambini che ne soffrono in maniera ricorrente.
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Nei bambini con dermatite atopica
Alcuni studi avrebbero dimostrato che i bambini con dermatite atopica hanno una quantità inferiore di probiotici rispetto ai bambini sani. Questo sembrerebbe causare una riduzione della funzione di barriera, permettendo la penetrazione di sostanze dannose nell’organismo e il conseguente sviluppo di reazioni allergiche.
Assumendo probiotici durante la gravidanza e successivamente allattando al seno, le mamme potrebbero migliorare la funzione di barriera intestinale dei loro bambini. Inoltre, in questi studi è stato osservato anche un miglioramento della dermatite atopica dopo la somministrazione di probiotici nei bambini affetti.
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Nei bambini con rinite allergica
Diversi studi condotti in Italia, Gran Bretagna e Finlandia, hanno mostrato che i bambini che assumono probiotici ottengono una riduzione importante dei sintomi tipici della rinite allergica (ostruzione nasale, “naso che cola”, starnuti e prurito al naso) e utilizzano meno cortisonici locali e antistaminici rispetto a bambini che non assumono probiotici.
In questi bambini, si consiglia la somministrazione giornaliera di probiotici consigliati dal pediatra per 12 settimane.
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In caso di ripetute infezioni intestinali e uro-genitali
L’utilizzo quotidiano di probiotici per 4 settimane offre benefici apprezzabili per bambini che presentano infezioni intestinali e uro-genitali ricorrenti, contrastando la crescita di batteri e funghi potenzialmente dannosi come la Candida.
Riferimenti principali
- Fiocchi A. et al. World Allergy Organization-McMaster University Guidelines for Allergic Disease Prevention (GLAD-P): Probiotics. doi:https://doi.org/10.1186/s40413-015-0055-2