Quando ci sono dei gemelli in arrivo, tra i tanti pensieri di una mamma e di un papà troviamo sicuramente quello degli acquisti: cosa compare? Cosa serve davvero?
In genere, questa domanda richiama alla mente le immagini di passeggini gemellari, doppi ovetti, doppi lettini, doppi seggiolini, doppi giochi… con il timore di trovarsi improvvisamente circondati e costretti a muoversi in un ambiente domestico ristretto, più simile ad un asilo nido che a una casa. Ma è proprio così?
In realtà non esattamente. Per quella che è stata la mia esperienza di mamma, i gemelli dimostrano spesso una predisposizione innata per la condivisione degli spazi e una straordinaria capacità di adattamento ai tempi e alle esigenze l’uno dell’altro, compensandosi e aspettandosi, quasi consapevoli sin dall’inizio di essere in due con un unica madre e un’unico padre.
Ecco allora i miei consigli su cosa è davvero necessario e come organizzarsi se si è in attesa di gemelli.
Gemelli: cosa comprare?
Per la nanna
Nella mia esperienza, il passaggio zero-due si è rivelato per molti aspetti graduale, consentendoci di dotarci via via di quello che i bimbi richiedevano.
Al rientro a casa, infatti, io e mio marito ci siamo resi conto che i nostri gemellini Giulia e Davide avevano bisogno di stare costantemente vicini (pena un pianto nervoso ed inspiegabile!) e che la sistemazione ideale non era in due culle separate ma in un unico lettino con entrambi i bambini posizionati trasversalmente, anziché nel normale senso di utilizzo dei lettini. I bimbi hanno condiviso così il lettino per tutti i primi quattro mesi di vita, pur nel rispetto di tutte le regole per una nanna sicura.
Quando poi i bambini sono cresciuti e lo spazio è diventato ristretto, abbiamo posizionato due lettini vicini in unica stanza, sicuri che la percezione l’uno dell’altra avrebbe comunque garantito loro di addormentarsi sereni.
Per il cambio
In bagno ci siamo attrezzati con un unico fasciatoio, consapevoli del fatto che comunque cambio pannolino e bagnetto sarebbero stati gestiti come momenti separati nella maggior parte delle occasioni (vista l’impossibilità per una mamma di gestire quattro piedini agitati sotto lo stesso getto d’acqua, oltre che di far entrare nel nostro bagno ulteriore mobilio!).
Per il bagnetto
Per quanto riguarda il momento del bagnetto, nei primissimi tempi non abbiamo usato alcuna attrezzatura particolare: mentre un gemellino veniva lavato nel lavandino, l’altro rimaneva adagiato sulla sdraietta, spostata in bagno per consentire di avere sempre sotto controllo entrambi i bimbi.
Quando i gemelli sono cresciuti, abbiamo acquistato un unico supporto reclinato e dotato di ventose da inserire in vasca, continuando a gestire i bagnetti come attività successive (ci si inventa di tutto per intrattenere quello che sta fuori vasca, senza rischiare di annegare quello che sta dentro!). A volte in due genitori e quattro mani ci siamo dedicati al “bagnetto di famiglia”, con i due bimbi seduti in vasca su un tappetino antiscivolo e ciascun genitore dedicato a un solo bebè.
Per la pappa
In cucina, con l’inizio dello svezzamento, ci siamo dotati di due seggioloni pappa, scegliendo i modelli meno ingombranti in commercio, che consentissero di tenere affiancati i bimbi in uno spazio ristretto e con le due boccucce facilmente raggiungibili. Per il resto, si sono rivelati sufficienti un unico piattino a scompartimenti, un unico cucchiaio e un unico bicchierino per l’acqua, vista la pratica adottata con successo di alternare un boccone all’uno e un boccone all’altra.
In conclusione
Innegabilmente i gemelli comportano uno sforzo economico e fisico maggiore per i loro genitori, ma con piccole accortezze ci si può arrangiare con meno di quello che si potrebbe immaginare.
Nei primi tempi, il confronto con bis-mamme già entrate nel ruolo può aiutare a individuare soluzioni efficienti e guidare nella scelta degli acquisti che meglio si adattano alle esigenze dei propri bimbi. Poi a piccoli passi si fa esperienza anche in questo!
Ecco allora che per una mamma di gemelli non è necessaria sempre doppia energia, anzi: spesso, pur con tempi e forze necessariamente misurati, si ottengono risultati più che raddoppiati!