I bambini sono particolarmente affascinati dal periodo natalizio. Per loro è un momento magico pieno di decorazioni, regali, luci colorate e giochi natalizi insieme alla famiglia. Ma a mio parere la tradizione natalizia più bella e che merita di essere coltivata quando in casa ci sono bambini è quella di raccontare o leggere storie di Natale per bambini. Oltre a essere un bel momento di condivisione, è anche un modo per educare i figli ai buoni sentimenti, al rispetto e alla solidarietà. La maggior parte di queste storie natalizie (che vanno dalla vera storia di Gesù bambino, alle fantasiose storie di Babbo Natale e di personaggi buoni) contengono infatti messaggi importanti, che ci aiutano a spiegare ai bambini il significato del Natale, delle tradizioni e di valori come l’amore disinteressato, la generosità, la speranza, la pace.
Le più belle storie di Natale per bambini
Ognuno di noi ha una storia natalizia preferita e che porta nel cuore. Ecco, cominciamo dalla nostra storia di Natale: durante il periodo natalizio rispolveriamola e raccontiamola ai nostri bambini! Può darsi che i piccoli ci chiederanno di raccontarla ancora e ancora e ancora oppure ne vorranno ascoltare di nuove. In quel caso, potete raccontare queste 5 belle storie di Natale per bambini che condivido con voi.La leggenda del ragno di Natale
C’era una volta, molto tempo fa, in una casa in Germania, una mamma che per celebrare il Natale, si era messa a fare pulizie qualche giorno prima. Ha pulito e pulito in modo che non fosse possibile trovare un solo granello di polvere e nemmeno una ragnatela. I piccoli ragni, vedendo tutto il loro lavoro distrutto, fuggirono e si arrampicarono in un angolo della mansarda. Dopo le pulizie la mamma si mise a fare l’albero di Natale con grande orgoglio e gioia, e aspettò che i suoi figli scendessero a vederlo. Tuttavia, i ragni erano disperati perché non sarebbero stati in grado di essere presenti alla scena la mattina di Natale. Il ragno più vecchio e più saggio suggerì di poter vedere la scena attraverso una piccola fessura nel muro vicino alla porta. In silenzio, lasciarono la mansarda, scesero le scale e si nascosero nel piccolo buco. Improvvisamente la porta si aprì e i ragni spaventati corsero per la stanza. Si nascosero nell’albero di Natale e strisciarono da un ramo all’altro, andando su e giù, cercando di nascondersi nelle decorazioni più belle. Quando Babbo Natale scese dal camino quella notte e si avvicinò all’albero, si rese conto che era pieno di ragni. Babbo Natale, dispiaciuto per i piccoli ragni, perché sono creature di Dio, pensò che il proprietario della casa non avrebbe gradito la loro presenza. Così immediatamente, con un tocco di magia, colpì l’albero e trasformò le ragnatele in lunghe strisce luminose e luccicanti. Da allora, in Germania, ogni anno, i nonni raccontano ai loro nipoti la leggenda dei ragni di Natale e posizionano tanti fili luccicanti sull’albero.La storia della stella di Natale
Tra tutte le stelle che brillano nel cielo, ce n’è sempre stata una più luminosa e più bella delle altre. Tutti i pianeti e le stelle nel cielo la guardavano con ammirazione e si domandarono quale sarebbe stata l’importante missione che doveva compiere. I dubbi finirono quando un gruppo di angeli andò a cercare la grande stella: – Corri. È giunto il tuo momento e devi affrontare una missione importante! La stella scoprì che avrebbe dovuto indicare il luogo in cui si sarebbe verificato l’evento più importante della storia. Piena di orgoglio, per giorni la stella seguì gli angeli ansiosa di scoprire come sarebbe stato il luogo che stava per illuminare. Ma quando gli angeli si fermarono e con grande gioia dissero “Eccolo” , la stella non riuscì a crederci. Era solo una piccola grotta abbandonata, sporca e puzzolente! – Oh no! Non quella! Non posso perdere il mio splendore e la mia bellezza illuminando un posto come questo! Sebbene gli angeli cercassero di calmarla, la furia della stella crebbe e crebbe così tanto che la stella si consumò nelle sue stesse fiamme e scomparve. Che problema! Erano rimasti solo pochi giorni per il grande momento e dovevano ancora trovare una stella. Così pensarono di chiamare la più piccola, la più umile e allegra di tutte le stelle che erano in cielo. Tanta emozione riempì questa piccola stella, pur sapendo in cuor suo che non avrebbe potuto brillare come l’altra. Che peccato! Ma non si perse d’animo perché non poteva rifiutare un’occasione così importante. Così pensò che le sue amiche stelle del cielo sarebbero state felici di partecipare a quella missione! E senza esitazione, solcò i cieli con un messaggio per tutte le sue compagne. “Il 25 dicembre, a mezzanotte, voglio condividere con te la più grande gioia che ci può essere per una stella: illuminare la nascita di Gesù! Ti aspetto nella piccola città di Betlemme, vicino a una piccola stalla.” E in effetti, nessuna delle stelle rifiutò un invito così generoso . E così tante stelle si unirono insieme e formarono la più bella stella di Natale mai vista. Come ricompensa per la sua umiltà e generosità, Dio trasformò la piccola mesaggera in una bellissima stella cadente e le diede il dono di esaudire i desideri di chi vedesse la sua bella scia risplendere nel cielo.La vera storia di Babbo Natale
La storia di Babbo Natale è iniziata molti, molti anni fa. In una piccola città dell’Asia Minore viveva un ragazzo di nome Nicolás, che era rimasto orfano quando era molto giovane. Alla morte dei suoi genitori si era trasferito a Myra, dove tutta la gente del posto lo conosceva per essere un giovane molto speciale: non gli importava infatti della ricchezza e della fortuna che gli avevano lasciato i genitori ed era sempre gentile con gli altri. Aiutava segretamente i poveri e i bisognosi e distribuiva loro i molti beni che aveva. Un giorno seppe di un uomo molto sfortunato e molto povero, che aveva tre figlie che non poteva mantenere e a cui non poteva garantire un matrimonio perché non aveva soldi per pagare la dote. Nicolás voleva immediatamente aiutare quella famiglia e, una notte, si avvolse in un mantello e lasciò la sua casa per raggiungere la parte più povera della città, dove il padre viveva con le sue tre figlie. E, su una finestra semiaperta, mise il suo regalo: una borsa d’oro. In silenzio e senza che nessuno lo vedesse, tornò a casa. Quel poveretto, la mattina impazzi di gioia: poteva sposare la figlia maggiore grazie al dono di un segreto benefattore! Giorni dopo, Nicolás tornò a casa del povero e lasciò di nuovo un’altra borsa piena d’oro. La mattina dopo, l’uomo ringraziò di nuovo la fortuna e fu in grado di sposare la sua seconda figlia. Ma da quella notte, decise di rimanere vicino alla finestra per incontrare quell’anima caritatevole che era stata così generosa con la sua famiglia. Passati alcuni giorni, Nicolás tornò nella parte povera della città avvolto nel suo mantello e lasciò per la terza volta il suo dono alla finestra. Il padre che lo vide e scoprì quindi chi era quel brav’uomo. Riuscì a sposare la sua terza figlia e non si stancò mai di parlare della bontà e della generosità di Nicolas. Da allora in poi Nicolás aiutò molte famiglie e si impegnò a proteggere i più svantaggiati con coraggio e determinazione. Lo fece per tutta la vita, fino a diventare un vecchio con una lunga barba bianca. Si dice che dopo la sua morte, a Myra, continuò a fare del bene alle persone sotto forma di miracoli. I bambini invece aspettano ogni Natale i suoi regali.Il fiore della vigilia di Natale
Molto tempo fa, in una piccola città del Messico, gli abitanti si radunavano ogni anno nella chiesa per celebrare il Natale. Era tradizione offrire un dono al Bambin Gesù, come segno di amore e devozione. Le persone arrivavano da lontano, portando regali preziosi: cesti di frutta, vestiti ricamati e giocattoli fatti a mano. Tra di loro c’era un orfanello di nome Pablo, che amava profondamente questa tradizione. Tuttavia, Pablo era molto povero e non aveva nulla da donare. Ogni Natale osservava gli altri posare i loro regali sull’altare, mentre lui si sentiva triste e avvilito. Per questo, la vigilia di Natale, si nascondeva in un angolo della chiesa, lontano dagli occhi di tutti, soffocando le lacrime. Un anno, durante una vigilia particolarmente solitaria, Pablo era più triste che mai. Si rifugiò in un angolo buio della chiesa e iniziò a piangere, chiedendosi perché non avesse nulla da offrire. Mentre le sue lacrime bagnavano il pavimento, accadde qualcosa di straordinario: dal punto in cui le gocce erano cadute spuntò un piccolo germoglio, che crebbe rapidamente fino a trasformarsi in un fiore dai petali di un rosso intenso, lucente come il fuoco. Pablo osservò quel fiore con meraviglia e capì che era un dono di Dio, che aveva risposto alle sue lacrime offrendogli qualcosa di unico da portare al Bambin Gesù. Con il cuore colmo di gratitudine, prese quel fiore e lo posò delicatamente sull’altare, tra i doni degli altri. Non disse nulla a nessuno, ma tutti rimasero colpiti dalla bellezza e dalla semplicità di quella pianta. Ogni Natale, gli abitanti di quella città iniziarono a portare in chiesa fiori simili, ispirati dal gesto di Pablo. Col tempo, quel fiore rosso venne chiamato “Stella di Natale“, diventando un simbolo della festa e del miracolo dell’amore e della condivisione. Ancora oggi, la Stella di Natale illumina le case e le chiese durante le festività, ricordandoci che anche il dono più semplice, offerto con il cuore, può essere straordinario.La storia di Rudolph, la renna col naso rosso
Rudolph è una delle otto renne di Babbo Natale e il suo è un compito importante: guidare la slitta attraverso il cielo durante la notte di Natale, in modo che ogni bambino riceva i suoi doni. Questa simpatica renna ha una particolarità che la rende speciale e diversa da tutte le altre: un naso grande e rosso. A causa del suo naso, veniva sempre presa in giro e tutti ridevano di lui. Per questo se ne stava sempre solo, lontana dagli altri. Una notte di Natale particolarmente tempestosa, con una violenta bufera di neve, Babbo Natale era in grande difficoltà: le renne della sua slitta non riuscivano ad affrontare il vento e le nuvole, perché non avevano abbastanza visibilità. Mentre tutti erano preoccupati di non riuscire a portare i doni ai bambini quella notte, Babbo Natale notò Rudolph che se ne stava in disparte e si rese conto che il suo naso rosso brillava come una lanterna. Così si avvicinò a lui e gli offrì la prima posizione tra le renne, in modo che potesse trainare la slitta e illuminare il cammino, guidando tutti attraverso la bufera. Rudolph acconsentì, si mise in testa alla fila di renne e riuscì a illuminare la strada permettendo a Babbo Natale di compiere il suo viaggio nel cielo. Sebbene all’inizio le altre renne fossero un po’ invidiose, presto si resero conto del grande cuore e del coraggio di Rudolph. Fu così che finì per diventare il leader del gruppo e da allora in poi, ogni notte di Natale, questa renna speciale è la prima della slitta.Libri con storie natalizie
Se dopo aver raccontato queste belle storie di Natale per bambini, i vostri figli vi chiederanno di leggerne altre, potete trovare la magia del Natale anche in classici come:- il Canto di Natale di Charles Dickens
- la storia della nascita del bambino Gesù
- il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari
- Polar Express di Chris Van Allsburg
- i racconti di Natale di Beatrix Potter