Cistite, infezione delle vie urinarie: diagnosi e trattamento

Quasi tutte le donne, almeno una volta nella vita, hanno avuto a che fare con un problema comunissimo: le infezioni alle vie urinarie.

Queste possono interessare le alte o, più comunemente, le basse vie.

In particolare, nelle donne, le infezioni alle basse vie urinarie dovute a proliferazione batterica sono note come “cistiti”, ma questo non è un problema esclusivamente femminile, in quanto anche tanti uomini si trovano, per svariati motivi, a fare i conti con lo stesso tipo di disagio.

Le cause più frequenti sono una maggiore sensibilità di donne incinte o anziani, deficit del sistema immunitario (es. soggetti affetti da HIV o in terapia con immunosoppressori), presenza di calcoli alle vie urinarie o ai reni, presenza di catetere vescicale oppure queste infezioni possono verificarsi a seguito di ipertrofia prostatica (negli uomini) o prolasso di utero (nelle donne).

Molto spesso anche gli stili di vita possono influire: sono frequenti casi di infezioni dopo un rapporto sessuale oppure a causa di una non corretta igiene intima (talvolta basta anche solo utilizzare prodotti non idonei). I sintomi più comuni sono il continuo stimolo ad urinare ed il bruciore durante la minzione. Talvolta compaiono anche dolori all’addome e febbre.

cistite

Diagnosi di cistite

La diagnosi si effettua attraverso:

  • esame delle urine: in caso di positività risulteranno una elevata carica batterica ed un’elevata concentrazione di leucociti (globuli bianchi)
  • urinocoltura: esame microbiologico attraverso il quale viene isolato il batterio responsabile dell’infezione. Successivamente viene effettuato un antibiogramma, ovvero il batterio isolato viene messo a contatto con vari antibiotici per testarne la sensibilità ed individuare quello/i più adatto/i.

Per eseguire un buon prelievo per l’urinocoltura, bisogna raccogliere circa 10- 20 cc di urina, al mattino appena svegli, in un contenitore sterile, facendo attenzione ad evitare sia il primo getto che le ultime gocce. Il campione va portato in laboratorio il prima possibile.

Terapie

Trattandosi di un’infezione, la terapia prescritta dal medico è a base di antibiotici, ma nell’attesa di avere i risultati degli esami o per cercare un sollievo più immediato, è possibile anche ricorrere a qualche rimedio casalingo.

Ottimi alleati sono i frutti rossi, in particolare il mirtillo, ma anche il ribes nero. Avere in casa una tisana ai frutti rossi può sempre rivelarsi utile.

Buona in qualunque momento della giornata, si può gustare calda d’inverno o anche fredda nel periodo estivo. I frutti rossi, meglio se in versione estratto secco, hanno funzione antisettica ed antinfiammatoria, attraverso un’azione meccanica con cui i batteri vengono letteralmente “staccati” dalle pareti delle vie urinarie.

Inoltre, una buona tisana stimola la diuresi, per cui questi batteri vengono eliminati con le urine. Un tempo, quando non esistevano ancora antibiotici ad hoc per questo tipo di patologie, era uso comune ricorrere ai frutti rossi ed ancora oggi questi, supportati da studi scientifici, sono inseriti nelle linee guida del Ministero della Salute tra le strategie di prevenzione delle infezioni delle vie urinarie.

Giovanna Corona