Disturbi da dolore sessuale. La sessualità è un aspetto fondamentale e complesso della natura umana, che accompagna l’individuo nel suo percorso di crescita.
All’interno di questo concetto possiamo fare una distinzione tra atti sessuali, come ad esempio la penetrazione, e comportamenti sessuali, come l’essere seduttivi. Oltre alla varietà di significati denotativi, dobbiamo mettere in evidenza la ricchezza di significati connotativi della parola sessualità. Essa viene considerata, soprattutto per l’ambito femminile, l’area più carica di emozioni, affetti e sentimenti soprattutto analizzando le funzioni dell’orgasmo.
disturbi da dolore sessuale: la funzione dell’orgasmo
La funzione riproduttiva dell’orgasmo maschile è facilmente evidente, data l’associazione con l’eiaculazione del seme, poiché l’esperienza di piacere agirà come fonte motivazionale di ulteriori atti riproduttivi da esso rinforzati. Al contrario nella donna tale funzione non è così scontata inducendola a cercare di ripetere l’esperienza, al di là del carattere gratificante e quindi rinforzante dell’evento. Lo studioso Bancroft rileva come le donne sembrino avere un potenziale orgasmico più elevato degli uomini, mentre nel contempo una proporzione molto maggiore di esse non ne prova mai uno.
Oltre la componente prettamente fisiologica dell’orgasmo femminile, esso riveste sicuramente un ruolo importante nel modulare le emozioni ed i sentimenti della donna. Un gran numero di ricerche in tale ambito ha riscontrato come la maggior parte delle donne assegna significati puramente emotive al rapporto sessuale e, di conseguenza, all’orgasmo stesso. Esso non appare più come esperienza fisiologica ma come portatore di significato relazionale. Prendere in considerazione l’ambito emotivo-comportamentale, all’interno del substrato sessuale, è un presupposto fondamentale per capire le disfunzioni sessuali femminili a trecentosessanta gradi.
Disturbi da dolore sessuale: i disturbi sessuali femminili
L’assessment e l’inquadramento diagnostico dei disturbi sessuali femminili devono tenere conto dei vari ambiti esplicativi in cui si riflette la sessualità. In quest’ottica infatti il terapeuta, nel prendere in carico il paziente, dovrà considerare l’ambito biologico, ove alterazioni cromosomiche possono determinare un quadro sintomatologico grave, l’ambito emozionale, che determina una iper o ipo attività delle risposte di attivazione, l’ambito cognitivo ed infine l’ambito comportamentale attraverso l’attuazione di rapporti sessuali.
È importante sottolineare che il modo in cui il soggetto interpreta i propri pensieri, le proprie emozioni ed i propri comportamenti funge da base per una predisposizione di personalità adattiva o disadattiva nei confronti dell’altro sesso e dei rapporti conseguenti. Tali interpretazioni dipendono dagli schemi interpersonali che si sono creati nel tempo in base ai rapporti sociali e all’ambiente circostante. L’identità di genere, l’immagine di sé e il sistema di aspettative sono gli ambiti privilegiati che possono rispecchiare al meglio la relazione individuo-sessualità e che se alterati possono favorire l’insorgenza di disturbi sessuali come ad esempio la Dispareunia.
È necessario in questo caso accertarsi come si svolgono le interazioni sessuali nei membri della coppia come anche le esperienze sessuali del singolo, al fine di identificare meglio il quadro sintomatologico.
Dispareunia: di cosa si tratta?
Nello specifico parliamo di dispareunia quando vi è presente un persistente e continuo dolore genitale nel corso di un rapporto sessuale o dopo di esso. Nella donna non deve essere dovuto esclusivamente a mancanza di lubrificazione ma può manifestarsi sotto molteplici forme a seconda della frequenza e dell’intensità del dolore. Come precedentemente scritto il rapporto sessuale per la donna non riveste solo un significato carnale ma porta con sé aspetti emotivi e sociali. In questo frangente possiamo stabilire che tale disturbo abbia delle componenti organiche ma anche e soprattutto psicologiche.
L’incidenza della dispareunia è ancora poco conosciuta ma sembrerebbe avere una diffusione più ampia di quanto si possa pensare. I dati statistici riportano comunque che nell’arco di vita il 10-15% delle donne prova dolore durante i rapporti sessuali ed una percentuale più alta riferisce tale sintomo almeno una volta nella vita.
Nell’ eziopatogenesi di questo disturbo convergono fattori biologici, psicosessuali e relazionali, che possono inquadrare la dispareunia lungo un continuum da forme primariamente fisiche a forme prettamente psicologiche. La diagnosi di dispareunia è appropriata nei casi in cui l’esperienza dolorosa sia persistente e severa ed altera il benessere sessuale della donna e della coppia. Una volta identificata, va sempre valutato clinicamente se il disturbo sia di origine organica o sia una disfunzione sessuale, non escludendo che tale disturbo può essere anche secondario a problematiche organiche preesistenti.
Da un punto di vista terapeutico, esclusa la causa psicogena, caratterizzata da un intenso e involontario spasmo della muscolatura che circonda la vagina, compito del ginecologo è l’eliminazione dei fattori organici che possono determinare l’insorgenza ed il mantenimento del disturbo.
Al contrario, nella valutazione delle cause psicologiche un primo aspetto da considerare è la comorbidità con eventuali altre disfunzioni. La dispareunia infatti può essere espressione di altri problemi sessuali che si possono associare ad assenza di desiderio sessuale e che, avendo come conseguenza una scarsa lubrificazione, possono portare al disturbo. In molti casi la manifestazione principale della dispareunia a stampo psicogeno è uno stato di ansia acuto. Tale ansia, associata alla penetrazione durante il rapporto sessuale, viene convertita in sintomi somatici, volti a ridurre o ad evitare il rapporto.
Risulta quindi di fondamentale importanza considerare i molteplici significati che sottendono il concetto di dolore. Il vissuto della donna durante e dopo il rapporto sessuale è caratterizzato da un insieme di sensazioni negative che comprometteranno la disponibilità erotica. Data la complessità del fenomeno e degli aspetti psicologici che lo caratterizzano, è essenziale indagare le circostanze del dolore, la qualità della relazione e la soddisfazione della coppia.