Il melanoma è al terzo posto tra i tumori più frequenti che colpiscono le donne sotto i 50 anni. Si può presentare come un neo che compare all’improvviso sulla pelle, oppure con alterazioni di colore e forma di un neo già esistente.
Per questo motivo, è importante tenere sott’occhio la propria pelle e rivolgersi al dermatologo per un controllo sotto “gli occhi” del dermatoscopio, un microscopio particolare che permette di visualizzare le strutture profonde della pelle e di capire se ci troviamo di fronte a un neo pericoloso.
Per sapere come riconoscere e proteggerci dal melanoma, abbiamo chiesto l’aiuto della dottoressa Marta Brumana, dermatologa di Humanitas San Pio X.
Perchè si forma il melanoma?
In alcuni casi l’azione dei raggi ultravioletti (UV) del sole e dei lettini abbronzanti sulle cellule responsabili della pigmentazione della pelle, ovvero i melanociti, può dare luogo a una mutazione nel DNA di alcuni geni, il cui ruolo è la moltiplicazione cellulare. L’alterazione di questo processo dovuto ai raggi UV, quindi, potrebbe essere all’origine del tumore maligno che colpisce la pelle, manifestandosi inizialmente come un neo. In realtà, il melanoma non è l’unico tumore cutaneo che può essere causato dall’eccessiva e non protetta esposizione al sole, ma è importante riconoscerlo perché può essere molto pericoloso, anche tra i giovani.
Chi rischia di più?
Tutti dovremmo esporci al sole con moderazione e con una protezione adeguata, perché i danni sulla pelle dell’esposizione non protetta al sole, non risparmiano nessuno. Tuttavia, alcune persone hanno un rischio maggiore, e per questo dovrebbero sottoporsi a controlli dei nevi con maggiore frequenza. In genere, si considera più a rischio chi:
- ha pelle, capelli e occhi chiari (fototipo chiaro)
- ha avuto ustioni solari nell’infanzia e adolescenza, e tende a scottarsi al sole
- presenta casi di melanoma in famiglia, o ha avuto personalmente un tumore della pelle
- ha un numero superiore a 50 nevi (non inclusi angiomi, fibromi o cheratosi)
- è immunodepresso (basse difese immunitarie) per vari motivi
- ha utilizzato i lettini abbronzanti.
Studi hanno evidenziato che l’uso eccessivo e non protetto dei lettini solari, sembra aumentare del 75% il rischio di insorgenza di questo tumore cutaneo.
Anche la gravidanza è un momento della vita in cui è importante fare attenzione ai nei: a causa delle variazioni ormonali, i nei possono aumentare per numero e dimensioni, ed è importante monitorare questi cambiamenti perché in caso di comparsa di un melanoma, i rischi per una donna incinta sono maggiori. Pertanto, è importante controllare i propri nei e non dimenticare di sottoporsi alle visite di controllo e di screening periodici.
Come possiamo tenere sott’occhio i nostri nei?
È importante fare una autovalutazione periodica della propria pelle, controllando bene ogni zona, e facendosi aiutare per quelle più nascoste.
Talvolta il melanoma può comparire in zone non esposte al sole, come i genitali o dentro le orecchie, e pertanto può risultare difficile l’autovalutazione. Però, per non abbassare la guardia sul melanoma, una strategia per l’auto ispezione è seguire la “regola dell’ABCDE”.
In pratica, guardando i propri nei, va tenuto conto della Asimmetria, dei Bordi irregolari, del Colore (più colori nello stesso neo, o un colore diverso dagli altri nei), della Dimensione (più di 5 millimetri) e soprattutto dell’Evoluzione (il neo si è modificato rispetto al passato).
Cosa fare in caso ci sia un dubbio?
In caso un neo faccia insorgere qualche dubbio, è fondamentale rivolgersi immediatamente al dermatologo che, grazie all’esame con il dermatoscopio potrà rassicurare sulla natura nel neo oppure valutare l’asportazione chirurgica immediata. L’intervento di asportazione precoce, infatti, è ritenuta la migliore terapia in caso di melanoma, e spesso non c’è bisogno di altra terapia, specie se si la paziente si è accorta in tempo della natura sospetta di un neo. Una volta rimosso, però, per avere la certezza della natura tumorale del neo, è necessario attendere il risultato dell’esame istologico. Una possibilità ulteriore è data dalla “mappatura dei nei”, in cui, con il dermatoscopio collegato a un computer, il dermatologo può memorizzare tutti i nei, come in una mappa, per monitorarli nel tempo, confrontandoli. Questo è un vantaggio specie per chi ho molti nevi sulla pelle.
Cosa consiglia per proteggere la pelle dal melanoma?
L’attenzione contro il melanoma non va mai in vacanza e non si mette in atto solo in vacanza, ma si applica per ogni mese dell’anno, anche in città.
- scegliere la protezione solare alta adatta al proprio tipo di pelle
- applicare la protezione ogni 2 ore per tutta la durata dell’esposizione al sole, specie in presenza di riflesso come mare, sabbia, neve e ghiaccio, sia al mare, sia in montagna
- evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata
- far indossare maglia e cappellino ai bambini
- indossare abiti di cotone larghi e freschi e cappello
- evitare le lampade abbronzanti