Può funzionare troppo o troppo poco, ma per il benessere generale dell’organismo dovrebbe invece funzionare senza eccessi. Parliamo di tiroide, un organo importante che, come un direttore d’orchestra, regola la crescita e lo sviluppo del corpo umano, mantenendo l’armonia delle sue tante funzioni.
Per noi donne, colpite 10 volte più degli uomini da malattie e alterazioni della funzione della tiroide, anche in gravidanza e soprattutto in menopausa, il suo equilibrio funzionale è ancora più importante.
Di diagnosi precoce parliamo con la dott.ssa Elena Lovati, radiologa di Humanitas San Pio X.
Parliamo spesso di ipotiroidismo e ipertiroidismo, come si riconoscono dai sintomi?
Ipotiroidismo e ipertiroidismo sono le patologie più frequenti della tiroide, ma non le uniche. In sintomi con cui si manifestano queste patologie possono essere sia generici, sia specifici.
Quando la funzione della tiroide è ridotta, ovvero si parla di ipotiroidismo, si può avvertire stanchezza, sensazione di freddo, perdita di capelli, stipsi, aumento del peso corporeo, cute secca, edemi e gonfiore al viso, difficoltà di concentrazione e alterazioni del ciclo quando compare nella donna in periodo fertile.
L’eccessiva funzione della tiroide, ovvero l’ipertiroidismo, invece può dare sintomi che si avvicinano ad ansia, irritabilità, palpitazioni, tachicardia, aritmie, ridotta tolleranza al caldo ed eccessiva sudorazione, perdita di peso non voluta, dissenteria, tremori, ma anche stanchezza e alterazioni del ciclo, come per l’ipotiroidismo.
Tuttavia, conoscere questi sintomi non serve a fare autodiagnosi ma deve essere un campanello d’allarme per andare dallo specialista perchè, specie se in associazione a sensazione di gonfiore al collo, difficoltà alla deglutizione, raucedine, o sporgenza degli occhi, potrebbero indicare altre patologie della tiroide.
Quali sono le cause del malfunzionamento della tiroide?
Il malfunzionamento della tiroide può essere dovuto a noduli benigni o maligni, gozzo tiroideo, tiroidite, ovvero patologie che possono avere conseguenze anche gravi perchè potrebbero provocare pressione sulla trachea o sull’esofago, oppure essere la causa di patologie cardiache come le aritmie, e alterare la qualità di vita della donna.
A che età inizia la prevenzione precoce?
La tiroide può ammalarsi a qualunque età, ma i controlli dovrebbero essere effettuati anche in assenza di sintomi, parlandone con il proprio medico, soprattutto all’inizio della menopausa.
Controllare la funzione della tiroide con l’ecografia endocrinologica serve a intercettare precocemente eventuali patologie, e curarle.
In generale, quando è indicata l’ecografia del collo?
In presenza di sintomi, anche generici, è consigliabile non attendere. Infatti, l’ecografia del collo e dei linfonodi è un ottimo strumento sia di diagnosi precoce di tumori benigni o maligni, sia di trattamento di disfunzioni tiroidee quali ipertiroidismo, ipotiroidismo, gozzo, tiroidite e noduli, perchè permette di vedere in modo accurato ogni alterazione.
In caso di tumori, poi, l’ecografia permette anche uno stretto monitoraggio nel tempo, fondamentale per valutare la progressione della malattia e l’efficacia delle terapie. Inoltre, lo studio dei linfonodi del collo che si effettua durante la stessa ecografia, può aiutare a determinare la presenza di altre patologie, come quelle ematologiche oppure infezioni acute o calcoli delle ghiandole salivari, ben visibili con l’ecografia del collo.
In caso di sospetti, infine, durante l’ecografia può essere effettuato l’ago aspirato (ecoguidato) con ago sottile con prelievo citologico, che insieme ai dosaggi degli ormoni tiroidei, aiuta a stabilire la natura del malfunzionamento e quindi a definire la terapia.
In ogni caso, il monitoraggio ecografico delle lesioni e patologie della tiroide risulta fondamentale per evitare future complicanze.