Il ventotto, come i cicli lunari, o come la taglia dei jeans…
28 secondo il pensare comune (e ahimé anche di quello di molti medici) dovrebbe essere la lunghezza tipica dei cicli mestruali che avremo nella nostra vita .
Di conseguenza un altro numero si affaccia all’orizzonte: il 14.
14 dovrebbe essere il giorno dell’ovulazione, del non sesso (o del sesso a seconda dei casi).
Mai due semplici numeri sono stati così mal interpretati. E mal usati
Non solo ile lunghezze dei cicli mestruali variano di mese in mese e ampiamente tra le donne, ma un nuovo studio ha scoperto che solo il 13% delle donne ha un ciclo di 28 giorni.
Essere consapevoli che i cicli mestruali non sono effettivamente standard come ci hanno sempre insegnato, può aiutare moltissimo non solo chi sta cercando di rimanere incinta, ma anche chi ha un ciclo così irregolare da giustificare la visita ginecologica.
28 o non 28 questo è il problema
Nello studio pubblicato su npj Digital MedicineTrusted Source si è visto che solo il 13% dei cicli dura 28 giorni. La lunghezza media calcolata su un totale di 600.000 cicli mestruali è stata di 29,3 giorni.
I ricercatori dell’University College di Londra hanno collaborato con un’app contraccettiva chiamata Natural Cycles per analizzare oltre 600.000 cicli mestruali di oltre 120.000 utenti anonimi dell’app.
Quasi il 65 percento delle donne ha registrato cicli compresi tra 25 e 30 giorni.
È normale che i cicli mestruali possano variare da persona a persona, ma anche di mese in mese. Ad esempio non è un problema se un mese ho un ciclo di 27 giorni e quello successivo di 30.
Quando le utenti ci scrivono dicendo : “ho un ciclo irregolare” spesso non è effettivamente così e si preoccupano per nulla. La maggior parte delle volte ritengono irregolare un ciclo che varia di 3-4 giorni.
Per realmente irregolare invece si intendono cicli particolarmente lunghi che saltano anche dei mesi. Questi cicli necessitano di una consulenza medica perchè potrebbero essere dovuti a squilibri ormonali e a sindromi come l’ovaio policistico.
Il problema dei calcoli prefissati
Quando si pensa di avere un ciclo di 28 giorni si ipotizza erroneamente di ovulare sempre al 14° giorno.
Succede che i medici prescrivano dei farmaci come il progesterone da assumere a priori dal 14° giorno del ciclo mestruale. Se la donna ad esempio ha un ciclo lungo e ovula intorno al 20°… il progesterone lo assumerebbe in un frangente completamente sbagliato e controproducente.
Succede anche che si arrivi a pensare che si possa concepire un bambino solo se si ha un rapporto il 14° giorno. Non è così. L’ovulazione può tranquillamente avvenire prima o dopo il previsto, e inoltre gli spermatozoi possono sopravvivere fino a 3-5 gg nel corpo della donna dopo un rapporto, rendendo così di 7 giorni circa , la finestra fertile di una donna.
La finestra fertile infatti comprende i 5-6 giorni che precedono l’ovulazione, il giorno dell’ovulazione e il giorno dopo ( l’ovocita infatti sopravvive 12-24 ore dopo lo scoppio cde follicolo).
Affidarsi a numeri e statistiche per monitorare il proprio ciclo mestruale e la propria fertilità risulta pertanto sbagliato.
E’ fondamentale invece che la donna impari a conoscere bene il proprio corpo e i suoi ritmi, quando ovula, quando dura la sua fase post ovulatoria e registri eventuali sintomi particolari.
Sono dati molto importanti, sia che si stia cercando la gravidanza, sia che voglia capire se il ciclo ha un andamento normale oppure no, e quando è bene consultare il medico.
Una fase luteale sempre troppo corta (inferiore a 11 giorni) andrebbe investigata con accertamenti specifici. Cicli non ovulatori o che compaiono un mese si e altri no, richiedono la consulenza medica.
La comprensione di cosa è normale e cosa no, è fondamentale nel periodo in cui si cerca la gravidanza, quando non la si cerca, e quando la donna si sta avvicinando alla menopausa.
Cicli mestruali troppo corti o troppo lunghi, o particolarmente dolori, o scarsi o tropo abbondanti, sono un valido motivo per richiedere la consulenza medica.
La variazione della lunghezza o delle caratteristiche del ciclo mestruale può essere il primo segno che una donna nota quando ha anomalie della tiroide, o altri problemi ormonali come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)o l’ iperprolattinemia.
Imparare a conoscere il proprio ciclo mestruale
Per monitorare il ciclo, ci sono molte opzioni sia che si stia cercando la gravidanza oppure no.
Le app possono essere di aiuto ma la tecnologia è valida se lascia alla donna la possibilità di “ragionare con la propria testa” di comprendere i dati anche quando non sembrano chiari.
Un valido modo per capire quando la donna ovula è l’osservazione dei sintomi come il muco cervicale, l’utilizzo dei test ovulazione e il monitoraggio della temperatura basale . Questi strumenti, anche usati assieme, aiutano nella comprensione dei ritmi del proprio corpo.
Una volta compresi, se vi state approcciando alla ricerca della gravidanza e va tutto bene, fate sesso tutte le volte che lo desiderate. Non contate i giorni, non programmate rapporti a giorni prefissati, ma cercate di non saltare la finestra fertile!. Se invece avete cicli particolarmente irregolari, meglio parlarne subito con il medico per capire come regolarizzarli e facilitare la ricerca della gravidanza.