I monitoraggi follicolari servono per controllare se e come avviene l’ovulazione oppure se la donna risponde bene ai farmaci che magari sta assumendo per stimolare l’ovulazione stessa (come il Clomid).
I monitoraggi follicolari vengono effettuati tramite ecografia. Sono utili per valutare le dimensioni del follicolo dominante che contiene la cellula uovo in maturazione e per determinare lo spessore del rivestimento uterino (endometrio)
Vedi anche: come varia lo spessore dell’endometrio nelle varie fasi del ciclo mestruale
Quando e perchè si fanno i monitoraggi follicolari?
Quando ci sono difficoltà ad avere un bambino, prima di passare a trattamenti invasivi sarebbe consigliato fare dei monitoraggi ecografici con i quali il medico può osservare se ci sono follicoli in maturazione, valutarne le dimensioni e indicare alla donna il periodo migliore per avere rapporti mirati per massimizzare le probabilità di concepimento.
Questi monitoraggi sono importanti anche per chi sta assumendo farmaci per la fertilità, il monitoraggio in questi casi è fondamentale per capire se la donna risponde correttamente al trattamento.
In genere bastano 2-3 controlli per seguire l’ovulazione e individuare i giorni più fertili.
L’ottimale sarebbe sia monitorare la maturazione dei follicoli ma anche valutare il livello di estradiolo nel sangue: ogni cellula uovo matura dovrebbe produrre tra 150 e 200 pg/ml di estradiolo. Conoscere sia il valore dell’estradiolo in combinazione con le dimensioni del follicolo permette di determinare nel migliore dei modi la risposta della donna al trattamento.
Se ad esempio il livello di estradiolo diventa molto alto, una donna può essere esposta al rischio di sviluppare la sindrome di iperstimolazione ovarica.
Nei trattamenti di fecondazione assistita i monitoraggi sono necessari per capire quando procedere con l’inseminazione intrauterina o per prelevare gli ovociti maturi che poi dovranno essere fecondati in vitro.
Al contempo l’ecografia permette di capire lo stato complessivo dell’utero, dell’endometrio e delle ovaie. Se si riscontrano anomalie queste potrebbero aiutare a spiegare il motivo per cui una donna può avere difficoltà a concepire ( come la sindrome dell’ovaio policistico)
Quanto cresce un follicolo?
Durante un ciclo normale la cellula uovo si sviluppa all’interno di un follicolo nell’ovaio. Il follicolo dominante cresce ad una velocità di circa 1-2 mm al giorno ed è pronto per liberare la cellula uovo quando misura tra i 17 e i 25 mm di diametro.
In concomitanza con le dimensioni dei follicoli, viene anche misurato lo spessore dell’endometrio che deve esser tale da permettere l’impianto dell’eventuale embrione fecondato.
Le anomalie
Monitorare i follicoli permette di individuare alcune anomalie che potrebbero verificarsi e che potrebbero essere la causa del non arrivo della gravidanza.
Le problematiche che possono essere rilevate sono:
1. follicoli che non raggiungono dimensioni corrette prima di rompersi
2. follicoli che non crescono affatto.
3. follicoli che non si rompono al momento giusto.
4. Il rivestimento dell’utero non raggiunge le dimensioni sufficienti per consentire l’impianto di un ovulo fecondato.
Come vedete i monitoraggi possono dare un quadro chiaro in chi soffre di problemi di fertilità e spesso avere un quadro chiaro aiuta a trovare il trattamento migliore per riuscire ad avere una gravidanza.