Come concepire un maschio o una femmina? Il ruolo dell’alimentazione

Esiste una dieta specifica per aumentare le probabilità di avere un maschietto o una femminuccia? Ecco la risposta dei ricercatori.

Quando si inizia la ricerca di un figlio è fondamentale iniziare a seguire uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, da un lato per migliorare la fertilità della coppia e dall’altro per tutelare la salute del futuro bebè e della sua mamma. Ma vi siete mai chieste se l’alimentazione può influenzare in qualche modo anche il sesso del nascituro?

Chi se lo è chiesto sono i ricercatori, che negli anni hanno condotto diversi studi per capire se la dieta materna potesse in qualche modo contribuire a determinare il sesso del bambino al momento del concepimento.

La dieta può influenzare il sesso del bambino?

I processi biologici che avvengono affinché lo spermatozoo fecondi la cellula uovo sono molteplici. Nel 1980, tuttavia, Joseph Stolkowski pubblicò un famoso studio nel quale affermava che la dieta dei genitori, e in particolare quella della madre, poteva indirizzare il concepimento verso l’uno o l’altro sesso.

Il meccanismo alla base di questa selezione sarebbe il fatto che la dieta materna nei mesi precedenti il concepimento è in grado di influenzare il pH vaginale. Se questo risulta poco acido dovrebbe essere più probabile concepire un maschietto, in quanto gli spermatozoi portatori del cromosoma Y (che determinano appunto il sesso maschile) sembrano vivere meglio in ambiente basico. Al contrario, se il pH vaginale è più acido, dovrebbe essere più probabile concepire una femminuccia, perché l’acidità sembra favorire gli spermatozoi portatori del cromosoma X.

Ma quali sarebbero gli alimenti capaci di rendere basico o acido l’ambiente vaginale e quindi capaci di influenzare il sesso del bambino?

La dieta per concepire un maschio

Se si desidera avere un maschietto si dovrebbero preferire:

  • Alimenti ricchi di potassio, come verdure (in particolare a foglia verde), succo d’arancia, cereali integrali, semi di girasole, menta (le foglie), patate, aglio, datteri, fichi, frutta secca, uva passa, albicocche, banane, frutti di bosco, pompelmi, arance, mandarini, meloni, mele, pesche, tutti i tipi di carne e il lievito di birra.
  • Alimenti ricchi di sodio, come frutti di mare, merluzzo, sardine, tonno, salmone, salsa di soia, affettati, insaccati, formaggi, pane e pizza.

La dieta per concepire una femmina

Tra i cibi consigliati per avere una femminuccia troviamo invece:

  • Alimenti ricchi di calcio, come latte, yogurt, formaggi, uova, legumi, spinaci, verze, cardi, broccoli, crescione, cipolla, alghe, crostacei e frutti di mare, frutta secca, biscotti da tè e cioccolato al latte.
  • Alimenti ricchi di magnesio, come riso integrale, frumento integrale, orzo, fagioli, noci, anacardi, piselli, mais, formaggio grana e cocco.
  • Alimenti ricchi di rame, come fegato di vitello e di ovino, funghi secchi, ostriche, cioccolato fondente, cacao amaro, farina di soia, calamari, semi di girasole, semi di zucca e pepe.
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Quando iniziare la dieta

Perché la dieta abbia successo, bisognerebbe iniziare a seguirla almeno 2 mesi prima del concepimento.

In realtà non è necessario che la segua anche l’uomo, ma se fatta in due dovrebbe essere molto più facile essere costanti.

Funziona davvero?

Attualmente non esistono evidenze che dimostrino che questa dieta è efficace per determinare il sesso del nascituro.

Nel tempo sono stati condotti diversi studi sul rapporto tra alimentazione materna e sesso del bambino, la maggior parte dei quali su animali e non sull’uomo (o per meglio dire, sulla donna). Nonostante gli sforzi dei ricercatori, però, ancora oggi non sappiamo con certezza se e quale influenza abbia la dieta sulla determinazione del sesso.

In ogni caso, è importante sottolineare che, prima di intraprendere qualsiasi dieta o di assumere eventuali integratori durante la ricerca o in gravidanza, è sempre bene consultare il proprio ginecologo di fiducia. Seguire un’alimentazione il più possibile sana ed equilibrata, infatti, è fondamentale perché il fisico sia pronto a sostenere la gravidanza e per favorire lo sviluppo di un bambino sano e forte, che rappresentano obiettivi ben più importanti della scelta del sesso.

Fonti