Ogni anno si verificano circa 85 milioni di gravidanze indesiderate in tutto il mondo, che costituiscono circa il 40 per cento di tutte le gravidanze totali annue. Di queste, la metà (quindi ben 42 milioni circa), vengono interrotte, il 13 per cento si conclude in un aborto spontaneo, e il 38 per cento portano a nascite non pianificate.
Molto spesso queste nascite sono a carico di madri che vivono già una situazione di disagio.
Come prevenire le gravidanze indesiderate?
La risposta è semplice (apparentemente): preservativi o qualsiasi forma di contraccezione valida. Anche la conoscenza del proprio corpo aiuterebbe molto (e qui la corretta istruzione svolge un ruolo primario).
Un nuovo studio suggerisce che 15 milioni di gravidanze indesiderate in 35 paesi diversi potrebbero essere evitate grazie all’uso di contraccettivi, che purtroppo sono poco diffusi per mancanza di risorse e di formazione in troppe parti del mondo.
Gli autori dello studio hanno svolto indagini demografiche e sanitarie internazionali per studiare l’uso dei contraccettivi in 12.874 donne che avevano una gravidanza non voluta, confrontandole con 111.301 donne sessualmente attive che non erano in stato di gravidanza e non volevano esserlo.
Il totale delle donne apparteneva a 49 paesi diversi, a basso e medio reddito, tra il 2005 e il 2012. Si sono ottenuti dati utili da 35 dei 49 paesi, dati con cui gli autori hanno potuto valutare il numero di gravidanze indesiderate e in che percentuale siano state determinate dalla mancanza di contraccezione moderna.
Sono state monitorate sia le donne che utilizzavano metodi contraccettivi definiti moderni (come i preservativi, la pillola, la spirale, il diaframma o la stessa sterilizzazione) sia donne che utilizzavamo metodi tradizionali poco o per nulla sicuri come il metodo di Ogino Knaus, il coito interrotto, i rapporti durante le mestruazioni, …
Le donne sono state anche invitate a spiegare perché non hanno usato validi contraccettivi: per effetti collaterali, per l’opposizione del partner, per disinformazione, per i costi, per aver sottovalutato il rischio di gravidanza, o per fatalismo (credere che il destino possa imporre le cose che ci accadono).
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che utilizzando i metodi tradizionali vi è stato un aumento di 14,5 volte di gravidanze indesiderate rispetto all’utilizzo della contraccezione moderna. Quindi 15 milioni di gravidanze che avrebbe potuto essere evitata utilizzando correttamente i metodi moderni.
Le donne più povere e meno istruite erano quelle più propense a non utilizzare la contraccezione moderna, molte donne avevano paura di potenziali “effetti collaterali” o “conseguenze per la salute” derivanti dall’uso di preservativi o pillole. Queste preoccupazioni però non sono supportate da prove scientifiche valide.
In conclusione lo lo studio suggerisce che si potrebbe impedire la stragrande maggioranza delle gravidanze indesiderate se potessimo sfatare i miti e le idee sbagliate circa i moderni metodi contraccettivi.
Saverio Bellizzi, Howard L. Sobel1, Hiromi Obara and Marleen Temmerman – Underuse of modern methods of contraception: underlying causes and consequent undesired pregnancies in 35 low- and middle-income countries Hum. Reprod. (2015)