La fecondazione assistita espone la paziente ad alcune complicazioni che non vanno sottovalutate. Tutte dovrebbero essere informate dai centri per la fertilità presso cui vengono seguite.
Vediamo di seguito quali sono i principali “effetti collaterali” che possono sorgere durante un trattamento di fecondazione assistita.
1) Gravidanza multipla
In caso si trasferimento di 2-3 embrioni durante un trattamento di PMA, le gravidanze gemellari hanno una incidenza del 25%. In genere si tende a non trasferire più di 2 embrioni . Questo perchè in una gravidanza gemellare c’è il rischio di paralisi cerebrale del nascituro 8 volte superiore a una gravidanza singola. Nel caso di gravidanza tri-gemellare, il rischio è addirittura 47 volte maggiore.
Per tale motivo l’ HFEA ha stilato delle ferree raccomandazioni che indicano di trasferire al massimo due embrioni. Sempre più studi però suggeriscono di eseguire il trasferimento di un solo embrione visto che i tassi di successo in questi casi sono sempre migliori
In questo modo il rischio di gravidanze gemellari si limiterebbe a quelle monozigotiche.
Nei paesi scandinavi ad esempio, alle donne sotto i 35 anni viene trasferito un solo embrione e gli altri congelati. La paziente si sottopone a cicli successivi di trasferimento di un singolo embrione finchè non si ottiene la gravidanza. Questo è l’approccio che la comunità scientifica predilige e consiglia.
2) Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS)
L’iperstimolazione ovarica si presenta in forma grave fortunatamente solo nel 2% dei casi, ma nelle forme meno severe può complicare qualsiasi trattamento di fecondazione assistita.
Si manifesta con più probabilità in donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico.
Classificazione dell’OHSS:
- Lieve ( dimensione ovaie compresa tra i 5 e i 10 cm): di grado 1 con dolore addominale/malessere o grado 2 con nausea,vomito e/o diarrea
- Moderata ( dimensione ovaie maggiori di 10 cm) : di grado 3 in cui sono presenti i sintomi del grado 2 e presenza ecografica di ascite, o di grado 4 in cui ai sintomi del grado 3 si aggiungono i segni clinici di ascite e/o versamento pleurico, e/o dispnea
- Severa ( dimensione ovaie maggiori di 12 cm) : di grado 5 in cui ai sintomi de grado 4 si aggiungono gravi problemi circolatori e diminuzione della funzionalità renale.
3) Gravidanza ectopica
La gravidanza extrauterina può instaurarsi a seguito di qualsiasi trattamento di PMA, anche nei casi in cui l’embrione viene trasferito in utero, anche se è più frequente in pazienti con patologie tubariche. Il rischio è del 2-5%.
3) Complicazioni del recupero ovocitario transvaginale (TVOR)
Il prelievo ovocitario ( pick-up) è una procedura invasiva non esente da complicazioni. Un evento non molto frequente, che capita in circa l’1% dei casi o anche meno è rappresentato da una infezione ovarica con conseguente formazione di ascessi, ma anche danni a carico dell’intestino.
Fonte:
Dewhurst: Trattato di Ostetricia e Ginecologia