Negli ultimi decenni le donne sono state spinte a congelare i propri ovociti per cercare di preservare la fertilità nel tempo. In attesa di guarire da un tumore, in attesa di trovare stabilità lavorativa, in attesa dell’uomo giusto o del momento giusto per diventare madre.
Una volta arrivato quel momento, quali sono le possibilità di successo di portare avanti una gravidanza grazie agli ovociti congelati?
E quanti ovociti è necessario congelare e a quale età per aumentare le probabilità di successo?
Sono due domande importantissime. Al momento molte donne hanno speso migliaia di euro (o di dollari nel mondo) per preservare i propri ovociti, e molte hanno dovuto fare i conti con un’amara realtà. Quella cioè di aver congelato un numero insufficiente di ovociti o di averlo fatto in una età sbagliata.
Le risposte stanno arrivando in questi ultimi mesi, sulla scorta dei dati che si sono raccolti negli ultimi anni e grazie all’aumento delle casistiche disponibili.
Non è così semplice
Quando ci parlano di congelamento degli ovociti, spesso lo fanno sembrare una cosa sicura e semplice. Congeli gli ovociti, li fai conservare con il metodo attualmente più efficace (vitrificazione), poi torni dopo qualche anno per farli fecondare, certa che la gravidanza arriverà.
Non è proprio così semplice.
Quando si tratta di riproduzione umana, madre natura non è molto efficiente.
In media, una donna nasce con 1-2 milioni di ovociti, ma solo alcuni di loro, avranno la possibilità di diventare bambini. Allo stesso modo, quando si procede con il congelamento di un certo numero di ovociti non è garantito che tutti porteranno al concepimento.
Una cellula uovo congelata non equivale necessariamente a un bambino.
Quanti ovociti congelare per avere speranza di avere una gravidanza?
Molte cliniche consigliavano alle donne di congelare da 10 a 20 ovociti, indipendentemente dalla loro età o situazione. Ma questa non è assoplutamente una procedura corretta dato che le uova diminuiscono in qualità e quantità mano a mano che la donna invecchia.
Per questo ora si raccomanda un approccio più personalizzato, che comprenda anche la valutazione di ciò che una donna è disposta a spendere. Non dimentichiamoci che conservare i propri ovociti costa. E più se ne conservano più aumenta il prezzo. Così come aumenta in caso si volgiano mantenere congelati per più tempo rispetto a quello previsto dalla clinica.
Un importante studio pubblicato su Human Reproduction ad Aprile 2017 ha cercato di fare luce sulla probabilità di avere un bambino (e quindi di portare a termine una gravidanza) in base all’età della donna al momento del congelamento degli ovociti e del numero di ovociti congelati.
Numero ovociti congelati , età al momento del congelamento e successo della gravidanza
Una donna di 36 anni che decide di criopreservare 10 ovociti ha il 60% di possibilità di portare a termine una gravidanza. A 37 anni, ha una probabilità del 50%. E a 39 anni, ha una probabilità del 39%.
Gli autori dello studio hanno anche realizzato un calcolatore , che trovate qui, attraverso cui inserendo l’età e il numero di ovociti congelati, vi restituisce la probabilità di avere una, due o tre gravidanze.
Tabella da“Predicting the likelihood of live birth for elective oocyte cryopreservation: a counseling tool for physicians and patients,” Human Reproduction, 2017.
Da ovocita congelato a bambino nato
Il trattamento di fecondazioen assistita a partire dal concelamento degli ovociti, comprende molte fasi con molti ovociti o embrioni, che vengono “persi” lungo la strada.
Inizialmente le uova devono essere scongelate, quindi vengono fecondate con lo sperma. Poi una volta fecondate vengono lasciate in una capsula di Petri per maturare in quelle che vengono chiamate blastocisti. Una parte di quelle blastocisti può essere anormale. Alcuni embrioni hanno anomalie genetiche. Quindi gli embrioni apparentemente sani vengono trasferiti nel corpo di una donna.
Alcuni si annidano nell’endometrio e altri no.
Se si annidano, l’aborto è ancora possibile.
Per fare una stima più corretta possibile, i ricercatori hanno tenuto conto di tutti questi passaggi.
Ciascuna delle percentuali indicate rappresenta una frazione degli ovociti o degli embrioni che sono sopravvissuti al passaggio precedente.
- Scongelamento: 85-95%
- Fecondazione: 70%
- Blastocisti: 40-50%
- Cromosomi normali: 57% per gli ovociti prelevati quando la donna aveva 35 anni o meno, 13% per ovociti prelevati a 44 anni o oltre
- Impianto: 70-75%
- Nascita di un bambino: 60% (supponendo che i test cromosomici e gli altri passaggi sopra procedano senza intoppi)
Alla fine tutto si riduce in numeri : Più ovociti vengono coservati, maggiori sono le possibilità di selezionare le cellule migliori e maggiori sono le possibilità di avere un bambino.