Ricevo spesso domande in merito al clomifene citrato e sull’efficacia della sua assunzione. Pertanto ho chiesto al Dott. Tinelli, medico chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia, alcuni chiarimenti che trovate di seguito:
Il Clomid (clomifene citrato) è un farmaco che agisce a livello del sistema nervoso centrale, nell’ipofisi, inducendo una produzione di ormone FSH (follicolostimolante) da parte dell’ipofisi stessa con conseguente sviluppo ovarico di uno o più follicoli.
La loro somministrazione orale e la loro efficacia in rapporto al basso costo ne fanno dei farmaci ad ampio utilizzo in donne giovani che hanno ovulazioni non regolari. Il trattamento è variabile da 50 a 100 mg al giorno per 5 giorni.
Un recente studio retrospettivo sull’utilizzo del Clomifene citrato per l’induzione dell’ovulazione in caso di inseminazione intrauterina ha mostrato percentuali di gravidanza per ciclo intorno al 5%.
Pertanto questo dato associato al basso costo e alla facile assunzione giustifica l’utilizzo del clomifene citrato nelle coppie infertili come primo approccio terapeutico.
Il rischio di gravidanza multiple è paragonabile a quello delle Gonadoptropine usate direttamente (10% circa).
Non ultima osservazione, il farmaco deve essere usato sotto stretta sorveglianza di medico specialista fertologo per il rischio – raro – di provocare la sindrome da iperstimolazione ovarica, un’insidiosa complicanza talvolta grave severa che rappresentano un’insidia per la vita della paziente.
In collaborazione con il Poliambulatorio San Gaetano Thiene (VI)