Siamo abituati a leggere sui social annunci di gravidanza scoppiettanti, ricchi di felicità, entusiasmo, presentati dai protagonisti in trepidante attesa di vedere il loro bambino. Non date per scontato che siano sempre rose e fiori. L’attrice Anne Hathaway, ad esempio, ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà incontrate per avere la gravidanza attraverso un post su Instagram.
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Annunciando la seconda gravidanza Anne ha dedicato un pensiero speciale a
“tutti coloro che attraversano l’infertilità e l’inferno del concepimento”
ricordando che nessuna delle sue gravidanze è arrivata facilmente.
Ha usato una parola forte, “inferno”, ma può diventare davvero una situazione drammatica quando per mesi e mesi , se non anni, si cerca la gravidanza senza alcun risultato. Con tutte le conseguenze del caso, anche sulla relazione di coppia.
L’infertilità non è un problema di cui vergognarsi
Una coppia su 5 ha problemi di fertilità, ma questo numero è in costante aumento, vuoi per fattori ambientali, per stili di vita e per l’età sempre più avanzata con cui una donna cerca una gravidanza.
Parlare di problemi di fertilità, confrontarsi con chi non li ha sperimentati, è complicato, anzi complicatissimo. Lo sappiamo bene noi di Periodofertile, che accogliamo da più di 10 anni le donne che stanno affrontando piccole o grandi difficoltà nel loro percorso verso la genitorialità. Ci si sente capite solo da chi sta affrontando la stessa problematica. Tutti gli altri, per quanto ben disposti siano nei nostri confronti, faticano a comprendere i sentimenti di chi sta lottando con tutte le sue forze, da mesi o anni, per riuscire ad avere un bambino.
L’infertilità, numeri alla mano, è molto comune ma, nonostante ciò, rimane ancora un tabù. Testimonianze come quella dell’attrice americana aiutano a sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che non va sottovalutato, ma anche ad aiutare chi soffre di infertilità a non sentisi diversi, a uscire dal loro isolamento, per parlarne e confrontarsi liberamente.
Quando celebrità come Anne Hathaway riportano l’attenzione su questo tema, in qualche modo lo umanizzano e lo normalizzano, e i comuni mortali come noi si sentono probabilmente più liberi di portare anche la propria esperienza senza sentirsi “diversi” o giudicati.
Questo discorso vale sia per gli uomini che per le donne. Ricordiamo che l’infertilità è un problema che coinvolge maschi e femmine in egual misura. Un terzo delle cause di fertilità è imputabile al maschio, un terzo alla donna e un terzo alla coppia o a cause inspiegabili.
Le donne possono non essere fertili per una serie di ragioni, tra cui ricordiamo l’endometriosi, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), l’occlusione delle tube tube di Falloppio. Tuttavia, l’età della donna è uno dei fattori che incidono di più quando si tratta di ricercare la gravidanza.
Si sa che he la quantità e la qualità degli ovociti nelle ovaie diminuisce con l’età. Si iniziano a notare cambiamenti verso la metà dei 30 anni, e cambiamenti più significativi alla fine degli anni 30 e dopo i 40 anni.
Questi cambiamenti legati all’età sono dovuti al calo nella qualità e quantità degli ovociti che rendono più difficile concepire un bambino e portare a termine la gravidanza.
I problemi di infertilità sono spesso tenuti in silenzio
Quando una coppia comincia a cercare una gravidanza, non lo comunica a nessuno. E’ un fatto intimo che si vive nella propria privacy. Quando la gravidanza non arriva, alcune persone possono sentirsi in imbarazzo o vergognarsi o addirittura arrivare a pensare di aver fallito, come donna, uomo o coppia.
L’infertilità per molte coppie è una lotta silenziosa.
Se invece si cominciasse a parlare di infertilità più frequentemente, le persone si renderebbero conto di quanto sia un problema diffuso e, soprattutto, che non sono sole.
Lo possiamo constatare ogni giorno qui sul forum dove centinaia di donne raccontano le loro esperienze e le loro difficoltà, confrontandosi , consigliandosi e supportandosi a vicenda.
L’importanza del messaggio di Anne
Influencer, star, volti noti dello schermo, hanno la possibilità di rivolgersi a un pubblico estremamente ampio,
Se celebrità come il premio Oscar Anne Hathaway confidano il loro problema di fertilità al mondo intero, possono aiutare a far cadere questo tabù dell’infertilità e creare un ambiente più favorevole per chi sta lottando per avere un figlio.
Ovviamente i problemi di fertilità sono davvero tanti e ciò che funziona per una coppia non è detto che funzioni per un ‘altra. Non si tratta di copiare percorsi e trattamenti, si tratta invece di sensibilizzare su un problema che non va sottovalutato e che, affrontandolo in tempo può prevenire percorsi ancora più tortuosi. In tema fertilità la prevenzione è di fondamentale importanza. A partire dallo stile di vita.
Non aspettate di chiedere aiuto
Quando si tratta di infertilità, non aspettate. Più tempo passa più potrebbe esservi sfavorevole.
In molti casi, esiste probabilmente una condizione identificabile e trattabile che può essere trovata e risolta, senza dover ricorrere alla fecondazione assistita.
Se avete meno di 35 anni, consultate uno specialista della fertilità dopo circa un anno di tentativi non andati a buon fine . Se avete dai 35 anni in su, non aspettate più di 6 mesi prima di fare accertamenti. Se avete mestruaizoni molto irregolari o soffrite di endometriosi, rivolgetevi subito allo specialista.