Si è radicata nella mente di tantissime donne, e non solo, che il ciclo mestruale sia necessariamente lungo 28 giorni e che l’ovulazione avvenga il 14 ° giorno.
La lunghezza del ciclo mestruale e quantità di perdite: cosa è normale e cosa no
Sebbene questa sia una situazione ideale non avviene così nella maggior parte delle donne in cui lunghezza dei cicli vari dai 25 ai 32 giorni in media. Poi vedremo che in alcune situazioni particolari la lunghezza è molto più ampia (o più ridotta)
Ricordiamo che per lunghezza di un ciclo mestruale non si intende quando durano le mestruazioni ma quanto tempo passa tra l’inizio di una mestruazione e il giorno che precede la successiva.
Pertanto si assiste a una altissima variabilità tra donna a donna e anche la stessa donna può registrare differenze tra un mese e l’altro.
Ricordiamo che il ciclo mestruale si compone di 4 fasi :
- la fase follicolare: dal 1° giorno delle mestruaizoni all’ovulazione. Si tratta si una fase la cui lunghezza è variabile e che determina quindi la lunghezza complessiva di un ciclo mestruale.
- l’ovulazione: in cui avviene la deiscenza follicolare e la liberazione dell’ovocita pronto per essere fecondato.
- la fase luteale che va dall’ovulazione alle mestruazioni successive e che ha una lunghezza compresa tra gli 11 e i 16 giorni
- la fase mestruale che è la transizione tra la fase luteale di un ciclo e la fase follicolare del ciclo seguente.
Il flusso mestruale dura mediamente 4 giorni (dai 2 ai 6)
Normalmente le perdite del flusso mestruale sono comprese tra i 30 e gli 80 ml e l’8=% del flusso si concentra nei primi due giorni. Durante una mestruazione di questo tipo si perdono tra i 2 e i 30 mg di ferro.
I disturbi del ciclo mestruale
Quando un ciclo mestruale è anomalo?
- Quando la sua lunghezza non è compresa tra i 25 e i 36 giorni e cioè quando il ciclo è irregolare o molto irregolare
- Quando la quantità del flusso mestruale è alterata (troppo e perdite o poche perdite)
Ciclo mestruale irregolare
A seconda del tipo di irregolarità si parla di :
- Amenorrea primaria: se a 18 anni non si è ancora verificata la prima mestruazione
- Amenorrea secondaria: assenza delle mestruaizoni per più di 4 mesi in donne che hanno già avuto il menarca (prima mestruazione)
- Oligomenorrea: la durata del ciclo mestruale è superiore ai 36 giorni
- Polimenorrea: la durata del ciclo mestruale è inferiore ai 25 giorni
Polimenorrea
Le donne con cili inferiori a 25 giorni soffrono di polimenorrea: la causa potrebbe essere l’avere cicli non ovulatori oppure fasi follicolari o luteali corte.
Si tratta di una condizione che può accentuarsi nella fase di perimenopausa.
Ci sono donne che hanno cicli molto corti, 18-23 giorni, anche in assenza di squilibri ormonali. Perdite mestruali così ravvicinate però possono la donna a soffrire di anemia.
Oliogomenorrea
Si parla di oligomenorrea quando la durata dei cicli è superiore a 36 giorni. Il motivo è legato all’aumento della lunghezza della fase follicolare.
L’oligomenorrea non va mai sottovalutata perché può essere causata da squilibri ormonali come la sindrome dell’ovaio policistico che interessa circa il 10% delle donne in età fertile.
Oltre alla PCOS altre cause possono essere l’iperprolattinemia, la presenza di cisti ovarica luteinica (persistenza del corpo luteo per più di 16 giorni).
In alcune condizioni l’oligomenorrea può sfociare in amenorrea secondaria.
Amenorrea secondaria
Pr amenorrea secondaria si intende l’assenza delle mestruazioni per almeno 4 mesi in donne che hanno già avuto il menarca.
Amenorrea Primaria
Si parla di amenorrea primaria quando in una donna di 18 anni non sono ancora comparse le prime mestruazioni (menarca).
Questa condizione in genere è dovuta alla presenza di disordini o malformazioni congenite.
Altre cause sono da ritrovare in situazioni di stress metabolico e fisico (es. in ragazze che praticano sport a livello agonistico come danza, ginnastica e atletica) in cui la percentuale di grasso corporeo è insufficiente per la maturazione dell’asse riproduttivo, o in neoplasie infantili.
L’amenorrea primaria non va confusa con il ritardo puberale in cui c’è un lento aumento delle gonadotropine e quindi la maturazione sessuale avviene a rilento ma avviene.
Quantità di mestruazioni anomala
Quando il flusso mestruale è troppo o troppo poco o eccessivo, si parla di alterazioni della quantità del flusso mestruale.
Se si considera normale una perdita compresa tra i 30 e gli 80 ml si distinguono le seguenti condizioni
- Ipomenorrea: perdita inferiore ai 20-30 ml
- Ipermenorrea: perdita superiore agli 80 ml
- Emorragie uterine disfunzionali che si distinguono in
- menorragia: perdita mestruale più abbondante di 80 ml
- metroraggia: se la perdita si verifica tra una mestrauzione e l’altra , o prima della pubertà o dopo la menopausa
- meno-metroraragia: perdita ematica prolungata, che inizia cioè durante la fase mestruale e si prolunga nella fase intermestruale
Quando le perdite sono abbondanti la donna può andare incontro ad una condizione importante di anemia (diminuzione dell’ematocrito, della sideremia e valori di emoglobina inferiori a 10 g/dl)
Questa condizione se può essere normale in una ragazza in cui menarca si è verificato da 2-4 anni, in quanto il sistema è ancora immaturo, va invece ben controllata in una donna con età superiore ai 35 anni. Se compaiono emorragie in questa fase è importante fare degli accertamenti .
Le emorragie disfunzionali possono avere cause endocrine (si vanno a fare due prelievi uno in fase medio-follicolare e un altro in fase medio- luteale), oppure essere dovute a lesioni o patologie organiche a carico dei genitali esterni, cervice o utero ( miomi, polipi o più raramente neoplasie, anomalo decorso della gravidanza in caso di abirti incompleti o gravidanza extrauterina). L’obesità è una condizione che può favorire le emorragie, ma anche la presenza di patologie del sangue.
Riferimenti bibliografici
Endocrinologia Ginecologica di Andrea R. GenazzanI