Sono stati pubblicati dall’Istat verso la fine del 2013 i dati relativi alla natalità e fecondità della popolazione italiana relativi all’anno 2012.
Vi riporto qui alcuni dati interessanti, per il documento completo, lo potete scaricare a questo link.
Nel 2012 sono nati in Italia più di mezzo milione di bambini, 12 mila in meno rispetto al 2011.
Il calo delle nascite continua dal 2009 e non accenna a diminuire.
Sono in aumento solo i nati da genitori stranieri che rappresentano il 15% del totale delle nascite.
Mi soffermerei sull’età delle mamme che si sposta sempre più verso i 40 anni.
La maggior parte delle neomamme appartiene alla fascia dei 30-34 anni seguita subito dopo dalla fascia 35-39 anni. Al terzo gradino del podio la fascia 25-29 che qualche anno fa era al primo posto.
Ecco la distribuzione dell’età delle noemamme per regione:
Il fatto che la decisione di avere un bambino si sposti sempre più in là nel tempo ha determinato l’abbassamento della natalità. Si sa infatti che la capacità riproduttiva di una donna diminuisce molto dopo i 37 anni di età. Il 7% dei nuovi nati ha una mamma con più di 40 anni mentre solo l’11% dei bambini ha una mamma al di sotto dei 25 anni di età.
Se si vanno a valutare le donne italiane, si sale all’8.2% delle mamme ultra quarantenni e si scende all8.5% per le mamme al di sotto dei 25 anni.
Un buon notizia arriva dal numero delle mamme minorenni che è in costante diminuzione dal 2009.
E quanti bambini ci sono per famiglia?
Statisticamente parlando, la fecondità viene definita la propensione di una popolazione a riprodursi.
Si determina facendo un rapporto tra il numero di donne in età fertile e il numero di nati. In Italia abbiamo una media di 1,3 figli per le donne italiane mentre una media di 2,4 figli per le donne straniere residenti nel nostro paese.
Ecco la suddivisione per regione:
Il Molise e la Sardegna sono tra le regioni meno prolifiche.Trentino e Alto Adige sono quelle invece con un più alto tasso di natalità. Il Trentino Alto Adige però rappresenta una delle regioni italiane con il più alto tenore di vita. Quindi il benessere economico porta anche a fare più figli.
La crisi economica degli ultimi anni può avere influito sul calo della natalità? Sembrerebbe di sì ma è ancora presto per dirlo con sicurezza. La causa primaria al momento risiede nella posticipazione delle nascite che è in atto dalla metà degli anni ‘7 . L’emancipazione femminile ha portato a fare meno figli e sempre più tardi. La realizzazione lavorativa ha preso il sopravvento su quella “famigliare”. l’importante è non pentirsi delle scelte fatte consapevoli dei limiti della nostra biologia.