Tantissime donne non sono in grado di comprendere quando sono fertili e quando ovulano.
Non tutte osservano il muco in quei giorni, altre non provano dolori alle ovaie in concomitanza dell’ovulazione e altre ancora hanno cicli talmente irregolari da rendere molto complicata la comprensione della propria fertilità.
Capire i ritmi del proprio corpo sarebbe molto importante perchè la consapevolezza della propria fertilità diminuisce lo stress legato al ciclo mestruale. Si impara a conoscerlo, a capirne le tempistiche e quindi anche comprendere i periodi fertili e non fertili, per la ricerca o per evitare una gravidanza.
L’ovulazione è il momento in cui una delle nostre due ovaie libera l’ovocita maturo e pronto per essere fecondato da uno spermatozoo. Questo evento è anticipato da una serie di cambiamenti ormonali. Poche ore prima dell’ovulazione infatti vi è un aumento dell’ormone LH. Questo ormone viene rilevato dai normalissimi ed economici testi di ovulazione sulle urine, i cosiddetti “canadesi”, o dai test più costosi e digitali.
Qui abbiamo spiegato in dettaglio le varie tipologie di test per l’ovulazione sulle urine
Ancora prima del picco dell’ormone LH vi è un aumento degli estrogeni, che sono anche responsabili della produzione di muco cervicale (e del faccino lampeggiante nei test a doppio indicatore ormonale).
Insomma una volta imparato il meccanismo, tutto diventa più chiaro.
Per semplificare ancora di più la ricerca dei giorni fertili, un gruppo di 13 studenti dell’Università di Copenaghen sta lavorando a un progetto davvero particolare e in un certo senso rivoluzionario.
Si tratta di Ovulaid.
Ovulaid: capire la fertilità.. masticando una gomma
Le donne sono fertili solo per una ristretta finestra durante il ciclo mestruale un totale di 6-7 giorni al massimo. Si tratta dei 4-5 giorni che precedono l’ovulazione, il giorno dell’ovulazione e il giorno dopo.
Mentre l’ovocita può sopravvivere solo 12-24 ore dopo l’ovulazione, gli spermatozoi possono sopravvivere 3-5 gg nel corpo della donna, dopo un rapporto, grazie al muco fertile.
Identificare questi giorni sarebbe semplice (attraverso il calcolatore dei giorni fertili) se il ciclo mestruale avesse sempre la stessa lunghezza, ma non è sempre così.
L’80% delle donne ha cicli mestruali variabili , cosa che rende molto difficile, per la maggior parte delle donne, determinare quando si trovano nella loro finestra fertile e quindi in grado di concepire.
Per aiutare le donne a monitorare la loro fertilità in un modo ancora più semplice e pratico dei test ovulazione fatti sul sangue o sull’urina, i 13 studenti hanno pensato ad Ovulaid, che è praticamente un test di ovulazione a base di ormoni in una gomma da masticare.
La gomma da masticare contiene un biosensore in grado di rilevare non solo il picco di LH ma anche l’aumento degli estrogeni che avviene nei giorni che precedono il picco di LH.
Quando gli estrogeni sono in aumento significa che la finestra fertile della donna è iniziata ed si possono avere rapporti a giorni alterni per cercare un bambino, o rapporti protetti se si vuole evitare la gravidanza.
Come funziona Ovulaid?
L’aumento di LH o estrogeni nel corpo della donna attiva il biosensore contenuto nella gomma da masticare: il colore della gomma cambierà in base ai livelli ormonali rilevati.
In progetto c’è un’app per poter interpretare i risultati del colore assunto dalla gomma.
Dopo aver masticato la gomma, le donne possono utilizzare l’app per caricare una foto. L’app determinerà quindi con precisione l’intensità del colore e comunicherà all’utente a che punto è rispetto all’ovulazione. I risultati possono essere registrati dal singolo utente per future previsioni della finestra fertile.
I ricercatori attendono con impazienza il giorno in cui tali dati, privati di tutti i dettagli identificativi, quindi completamente anonimi, potranno essere resi disponibili con il consenso delle donne, per fornire ulteriori dati per la ricerca in questo e nelle aree correlate della salute riproduttiva.
Il biosensore utilizza un organismo di lievito geneticamente modificato con le sequenze necessarie per esprimere i recettori degli estrogeni e dell’LH e i ligandi che producono il colore. Queste sequenze vengono clonate nel batterio Escherichia coli vengono amplificate e quindi assemblate in un singolo plasmide. Questo plasmide viene inserito nel genoma della cellula di lievito Saccharomyces cerevisieae dove produce i recettori.
I ricercatori stanno attualmente lavorando per garantire che il lievito sopravviva nella gomma, dopo di che hanno in programma di aggiungere sapori al chewing-gum.
Sperano che questa “gomma da masticare intelligente” possa aiutare le donne a monitorare la loro fertilità in modo non invasivo, preciso e produttivo.
Il gruppo di ricercatori è anche impegnato nelle varie fasi dello sviluppo, comprese le esigenze di sensibilizzazione di marketing, legali, produttive, finanziarie ed educative.
Hanno selezionato questo specifico lievito per ridurre al minimo le problematiche legate al marketing europeo a causa delle preoccupazioni del pubblico sull’uso di organismi geneticamente modificati e sono state anche implementate varie altre misure di sicurezza.
La gomma da masticare, dettaglio non trascurabile, è biodegradabile, cosa che rappresenta un grande vantaggio.
Il team internazionale di studenti vuole rendere la gomma semplice, economica e accurata, disponibile in vari gusti attraverso la distribuzione locale e confezionata in un pacchetto accattivante ma non appariscente.
Secondo il giovane team potrebbe essere un vero vantaggio per le cliniche di ginecologia nelle aree povere e rurali in cui le risorse per i test di fertilità sono inesistenti.
Per saperne di più: Progetto Ovulaid