La parotite, nota anche con il termine “orecchioni”, è una infezione virale contagiosa e molto diffusa prima dell’introduzione del vaccino trivalente (vaccino MPR= morbillo, parotite, rosolia).
Si tratta generalmente una malattia infantile, che colpisce i bambini tra i cinque ei nove anni. Tuttavia, il virus della parotite può infettare anche gli adulti e quando ciò si verifica, si possono avere complicazioni anche gravi come la meningite (fino al 15% dei casi), l’orchite e la sordità. Molto raramente, la parotite può causare encefalite e danni neurologici permanenti.
Come si manifesta la parotite?
La malattia si manifesta con un gonfiore molto accentuato e doloroso delle ghiandole parotidee poste ai lati del viso sotto le orecchie.
Altri sintomi di parotite includono mal di testa, dolori articolari e febbre alta, tutti sintomi che possono svilupparsi alcuni giorni prima del gonfiore delle ghiandole parotidi.
La diagnosi deve sempre essere fatta dal medico curante anche per escludere patologie con sintomatologia simile ma con decorsi anche gravi.
Come si trasmette?
Si trasmette allo stesso modo del raffreddore e dell’influenza, attraverso le goccioline di saliva infette che possono essere inalate o prelevate dalle superfici e trasferite alla bocca o al naso. Una persona è contagios nei 6 giorni che precedono la comparsa dei sintomi e per i 9 giorni successivi
Durante questo periodo, è importante prevenire la diffusione dell’infezione ad altri, in particolare adolescenti e giovani adulti che non sono stati vaccinati.
Precauzioni da adottare per ridurre il rischio di contagio
- lavarsi regolarmente le mani con sapone
- usare fazzoleti usa e getta
- evitare di frequentare luoghi pubblici durante la malattia
La prevenzione migliore rimane la vaccinazione. La prima iniezione del vaccino MPR viene fatta intorno ai 13-15 mesi del bambino, e il richiamo ai 6 anni di età.
Una volta somministrate entrambe le dosi, il vaccino fornisce una protezione del 95% contro la parotite.
Come si cura la parotite?
Non esiste uan cura spoecifica, se non quella di contenimento della febbre e del dolore. L’infezione dovrebbe passare entro una o due settimane.
Per alleviare i sintomi viene prescritto riposo, farmaci antipiretici ed eventualmente antidolorifici in base alle indicazioni del medico curante.
L’applicazione di un impacco tiepido o fresco alle ghiandole gonfie può aiutare ad alleviare il dolore. Una volta avuta l’infezione del virus della parotite, si sviluppa solitamente una immunità permanente.
Complicazioni
La parotite nella maggior parte dei casi passa senza causare gravi danni alla salute di una persona. Le complicazioni gravi sono fortunatamente rare e sono soprattutto le seguenti:
- infiammazione dei testicoli (orchite) nei maschi che hanno raggiunto la pubertà raramente questo porta a problemi di fertilità
- encefalite (0,02-0,3%)
- meningite(0,5-15%): infiammazione del tessuto che ricopre il cervello e il midollo spinale
- infiammazione delle ovaie (ooforite) e / o tessuto mammario (mastite). Interessa il 5% delle donne post pubertà e può comportare nella metà dei casi sterilità.
- sordità ( 5 casi ogni 100 000)
- pancreatite (4%)
Parotite in gravidanza
Il contagio durante le prime 12 settimane di gravidanza è associato a un’alta percentuale di aborti spontanei (25%), ma non comporta il rischio di malformazioni del feto. ( Fonte ISS)
Orchite e fertilità maschile
Si tratta di una infiammazione dolorosa che può interessare uno o entrambi i testicoli.
L’orchite è la complicazione più comune della parotite negli uomini post-puberali, colpisce circa il 20% -30% dei pazienti maschi e nel 10% -30% entrambi i testicoli. L’orchite di solito si presenta 1-2 settimane dopo la comparsa della parotite.
Nei primi giorni di infezione il virus attacca le ghiandole testicolari, provocando infiammazione parenchimale, separazione dei tubuli seminiferi e infiltrazione linfocitaria interstiziale perivascolare. La tunica albugenia costituisce una barriera contro l’edema e il conseguente aumento della pressione intratesticolare porta a atrofia testicolare indotta da pressione.
Dei testicoli affetti, il 30% -50% mostra un grado di atrofia testicolare.
L’orchite derivata da parotite raramente porta alla sterilità ma può contribuire alla subfertilità. Può anche causare oligospermia, azoospermia e astenospermia (difetti nella capacità di movimento degli spermatozoi). La malattia unilaterale può significativamente, ma solo transitoriamente, diminuire il numero di spermatozoi, la loro mobilità e la morfologia. Si stima che l’alterazione della fertilità si verifichi in circa il 13% dei pazienti, mentre il 30% -87% dei pazienti con orchite bilaterale causata da parotite presenta infertilità.
Fonti
– M Masarani, H Wazait, and M Dinneen,Mumps orchitis, J R Soc Med. 2006 Nov; 99(11): 573–575.doi: 10.1258/jrsm.99.11.573
– Mumps. World Health Organization. http://www.who.int/topics/mumps/en/. Accessed July 24, 2015.
– Mumps. Centers for Disease Control and Prevention. http://www.cdc.gov/mumps.
-ISS: http://www.epicentro.iss.it/problemi/parotite/parotite.asp