Ti chiedi possibile rimanere incinta in menopausa o avere un figlio a 50 anni o più? E se ci sono dei rischi per la mamma o per il bambino?
Non sei sola: sono in numero crescente le donne che si pongono questa domanda (anche nel forum) per capire se sia ancora possibile per loro avere un figlio in menopausa o quando si hanno 49, 50 o più anni.
La risposta è “sì”, si può, ma solo con l’aiuto della fecondazione assistita. Se viceversa si è in perimenopausa, resta una possibilità di concepire un figlio in modo naturale anche se le probabilità sono basse.
Vediamo la differenza tra menopausa e perimenopausa così potrai capire in che momento ti trovi.
Prima di rispondere è bene chiarire che cosa siano le condizioni di menopausa e di perimenopausa.
Che cosa è la menopausa
La menopausa è l’inizio di un fisiologico e normale periodo della vita di una donna che segna la fine della sua età fertile.
Una donna può definirsi in menopausa in base ai valori ormonali (come FSH elevato, estradiolo basso) e dopo che è trascorso almeno un anno senza mestruazioni.
Dal quel momento in poi le ovaie non lavoreranno più, non matureranno più follicoli e non ci sarà più l’ovulazione di conseguenza non sarà più possibile concepire per vie naturali.
La menopausa non si verifica dall’oggi al domani, ma viene preceduta da un periodo più o meno lungo, solitamente dagli 8 ai 10 anni, chiamato perimenopausa.
Che cosa è la perimenopausa
La perimenopausa è un momento di transizione: le ovaie iniziano a produrre meno estrogeni e progesterone. I livelli di LH e FSH iniziano ad aumentare e le ovaie cominciano a diventare meno sensibili a questi cambiamenti.
Durante l’età fertile della donna, una serie di ormoni intervengono affinchè si verifichino regolarmente i cicli mestruali: estrogeni, progesterone, ormone luteinizzante (LH) e ormone follicolo-stimolante (FSH).
Tutti lavorano in sinergia e con determinate tempistiche in modo tale che le ovaie mensilmente possano rilasciare un ovocita maturo durante l’ovulazione, ovocita che può essere fecondato da uno spermatozoo e portare alla gravidanza.
L’ovulazione non può verificarsi se i livelli ormonali non rientrano negli intervalli di normalità.
Man mano che i livelli ormonali fluttuano, la donna può cominciare a notare sintomi come vampate di calore e sudorazioni notturne. I cicli mestruali irregolari in lunghezza e frequenza. I cicli sono più frequentemente anovulatori.
Sebbene la fertilità stia diminuendo progressivamente (ricordiamo che la fertilità inizia a calare dopo i 36 anni ma è solitamente dopo i 42-43 anni che il calo è davvero drastico) durante la perimenopausa è ancora possibile concepire anche se con una bassa probabilità. La qualità ovocitaria infatti è molto scarsa.
Durante la perimenopausa, potrebbero interrompersi le mestruazioni, passare dei mesi e rivederle comparire di nuovo. Questo può accadere molte volte e solo se è passato un anno intero dall’ultima mestruazioni, allora si può chiaramente affermare di essere entrate in menopausa. La conferma arriverà tramite un controllo ginecologico.
Per la maggior parte delle donne, la menopausa si verifica tra 45 e 55 anni, con un’età media di 50-51 anni. Non sono purtroppo rare le donne che incorrono nella menopausa precoce.
Una volta raggiunta la menopausa, i livelli di LH e FSH rimangono alti e i livelli di estrogeni e progesterone rimangono bassi. La donna non ovula più e non può concepire un bambino per vie naturali.
Quando la donna è in menopausa, la gravidanza può avvenire solo grazie alla fecondazione assistita.
Fecondazione assistita in menopausa
Quando la donna è in menopausa non può più produrre ovociti utili per la fecondazione. Rimangono comunque due possibilità per avere una gravidanza:
- usare gli ovociti congelati dalla donna stessa quando era più giovane
- usare ovociti di una donatrice per un percorso di fecondazione eterologa.
Per poter portare avanti una gravidanza la donna dovrà sottoporsi a terapie ormonali per preparare il corpo all’impianto e al proseguo della gravidanza.
Nonostante sia possibile portare avanti una gravidanza in menopausa, grazie alla fecondazione assistita, è importante ricordare che le donne che affrontano una gestazione in questa fase della loro vita, sono a maggior rischio di complicazioni più o meno gravi.
La menopausa può essere invertita?
Al momento no, non è possibile, ma i ricercatori ci stanno lavorando da alcuni anni, soprattutto percorrendo una strada che utilizza il plasma ricco di piastrine (PRP autologo). Il PRP contiene fattori di crescita, ormoni e citochine.
I primi sforzi per ripristinare l’attività nelle ovaie delle donne perimenopausali indicano che il ripristino dell’attività ovarica è possibile, ma solo temporaneamente. La ricerca è ancora nelle prime fasi e sono in corso studi clinici.
Rischi per la salute in caso di gravidanza in menopausa
Si parla troppo poco dei rischi delle gravidanze in tarda età, rischi che non andrebbero mai sottovalutati. I medici dovrebbero sempre far presente alle coppie che prendono la decisione di una gravidanza quando sono in in una età biologicamente non più fertile, quali sono le problematiche a cui potrebbero andare incontro.
Si tratta innanzitutto di rischi di varia gravità per la salute della donna e, conseguentemente, per il bambino (es. parto pretermine).
I rischi per la salute in gravidanza aumentano di pari passo con l’età. Dopo i 35 anni, le probabilità di complicazioni aumentano rispetto alle donne più giovani.
I rischi più frequenti sono rappresentati da:
- Gravidanza multipla, specialmente se la donna si sottopone a trattamenti di fecondazione in vitro. Le gravidanze multiple sono causa di parto prematuro, basso peso alla nascita e complicanze al parto
- Diabete gestazionale, che può causare problemi di salute alla mamma e al bambino
- Ipertensione,
- Preeclampsia
- Tromobosi
- Placenta previa, che può richiedere riposo a letto, farmaci o parto cesareo.
- Aborto spontaneo o morte endouterina
- Parto cesareo
- Parto prematuro
- Basso peso alla nascita
Più la donna è avanti con gli anni, più è probabile che abbia una condizione di salute preesistente che può complicare la gravidanza e il parto.
Età e genitorialità
Un bambino richiede energie mentali e fisiche non indifferenti.
Un neonato impone ritmi frenetici e notti spesso insonni, un bambino che inizia a camminare ha bisogno di un’attenzione fuori dal comune, un bambino che inizia a frequentare l’asilo prima e la scuola poi, oltre alle attività extrascolastiche richiede di essere seguito costantemente.
Genitorialità non è solo mettere al mondo un figlio ma anche crescerlo, educarlo, e pendersi cura di lui il più a lungo possibile.
La genitorialità è il processo di promozione e sostegno dello sviluppo fisico, emotivo, sociale e intellettuale di un bambino dall’infanzia all’età adulta (cit. Wikipedia)
Diventare madre a 50, 55 o addirittura a 60 anni, grazie alla fecondazione assistita, aumenta il rischio che sia quel bambino a doversi prendere cura dei genitori già in tenera età.
E’ una situazione che deve essere valutata per quanto difficile da accettare ed in contrapposizione al desiderio di un figlio.