Bruciore, dolore e stimolo frequente a fare la pipì sono quel campanello d’allarme che 1 donna su 2 sa già a cosa di riferisce: la cistite. I sintomi dell’infezione della vescica urinaria spesso si manifestano in modo violento e in alcuni casi possono presentarsi anche più volte durante l’anno. In estate, alcuni fattori noti possono aumentare il rischio di infezione della vescica urinaria, ma prevenirla è possibile. Ne parliamo con il dottor Roberto Musci urologo in Humanitas San Pio X.
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Cos’è la cistite e perchè è così frequente nelle donne?
La cistite è un’infezione della vescica causata da batteri che in genere vivono nell’intestino. Quando riescono a raggiungere la vescica attraverso l’uretra, quell’organo a forma di tubo che permette la fuoriuscita dell’urina, colonizzano le vie urinarie, le infiammano e danno origine alla cistite.
Le donne ne soffrono più degli uomini, perché?
Si stima che le infezioni delle vie urinarie, specie la cistite, siano 50 volte più frequenti nelle femmine rispetto ai maschi, soprattutto se sessualmente attive e in età fertile. Probabilmente è dovuto al fatto che nella donna esistono diversi fattori predisponenti la cistite, quali l’anatomia del basso apparato genitale che posiziona l’uretra femminile, più corta di quella maschile, a breve distanza dagli orifizi genitali e anale, aumentando il rischio di contaminazione da parte di germi vaginali e intestinali, oppure le alterazioni ormonali, anche in gravidanza e menopausa, o alterazioni del pH vaginale o del sistema immunitario. Infine, stipsi e colon irritabile, più frequenti nella donna, possono causare cistiti frequenti.
Quali sono i sintomi?
Non sempre la cistite si manifesta con gli stessi sintomi in ogni persona. I più comuni, però, sono bruciore a urinare, aumento della frequenza della stimolo a far pipì, la sensazione di dolore al basso ventre, fianchi e alla vescica, talvolta nausea, vomito, febbre e sangue nelle urine. Dalla vescica l’infezione può estendersi anche ai reni, con sintomi spesso molto intensi.
Quali sono i comportamenti “estivi” a rischio di cistite?
Lo stile di vita influenza anche la salute delle vie urinarie, e può aumentare le probabilità di cistite. Per esempio, bere poco, avere un’alimentazione ricca di zuccheri, ritardare il momento della minzione, ovvero trattenere a lungo la pipì, o indossare abiti aderenti, come pantaloni e jeans stretti, oppure biancheria intima sintetica, sono abitudini scorrette in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto in estate quando si è più a rischio disidratazione a causa del caldo. Anche alcune abitudini, come l’uso di assorbenti interni, il fumo di sigaretta o l’uso di detergenti aggressivi per l’igiene intima sono comportamenti a rischio.
Qualche consiglio per prevenire la cistite?
Si può iniziare correggendo le abitudini scorrette, come la dieta, l’idratazione, l’igiene, e associare l’uso di prebiotici e probiotici, in particolare per le donne che soffrono di stipsi o di alterazioni dell’equilibrio intestinale. Importante è l’assunzione di cibi ricchi di fibre e scorie come il pane integrale, la frutta cotta, le verdure a foglia larga cotte che aiutano a regolarizzare l’intestino. Infine, bere molta l’acqua perchè oltre all’idratazione necessaria, aiuta anche a disinfiammare le vie urinarie.
Di seguito alcuni semplici consigli :
- usare biancheria di cotone ,
- non usare vestiti aderenti,
- d’estate, in spiaggia, non restare a lungo sulla battigia con il costume bagnato, che può causare un’alterazione delle difese naturali ed esporre ad un maggior rischio di irritazioni
- dopo ogni bagno di mare, è consigliabile risciacquarsi subito con acqua dolce in modo da evitare irritazioni causate dalla salsedine
- non sedersi direttamente sulla sabbia per evitare la trasmissione e la crescita di germi nocivi,
- evitare anche di sedersi sui bordi delle piscine o sulle panche di spogliatoi e sulle assi delle toilette ,
- alternare gli assorbenti esterni agli interni per un adeguato comfort intimo,
- quando si usa maggiormente l’assorbente interno è consigliabile cambiarlo spesso;
- non è mai opportuno superare le 6-8 ore tra un cambio e l’altro, è bene non lavarsi più di 3 volte al giorno, tranne in caso di mestruazioni (lavarsi a ogni cambio di assorbente) o di intensa attività sportiva ,
- utilizzare sempre asciugamani personali ,
- la pulizia delle parti intime deve essere effettuata con detergenti delicati e ben tollerati dalla mucosa
- il detergente ideale è quello liquido con dosatore perché è più pratico, con un pH leggermente acido, testato clinicamente e possibilmente contenente un antisettico
Bere tisane con alcune di queste sostanze ma senza eccedere (1 litro / g per 15g):
– mirtillo rosso (controindicato in chi assume anticoagulanti, gastrite, diabete, iperuricemia);
– betulla pendula (controindicata in chi assume anticoagulanti, barbiturici o ipotensivi e nei soggetti allergici ai salicilati);
– verga d’oro (controindicata in chi assume diuretici);
– ortosifon (controindicato in chi assume diuretici e ipotensivi);
– uva ursina (controindicata nella gastrite).
Ci sono alimenti da evitare?
In estate, ma la regola vale tutto l’anno, meglio limitare le bevande gassate e gli alcolici, specie se si è predisposti alla cistite, ovvero se la cistite è recidivante. Inoltre, è bene ridurre il consumo di cioccolato, cibi piccanti, spezie, carne di maiale e insaccati e formaggi freschi. Tra le verdure, invece, è raccomandabile limitare il consumo di cetrioli e legumi, oltre alle crucifere (verze, broccoli e cavolfiori) e ai funghi.
Sono invece alimenti utili a ripristinare un corretto ph vaginale: yogurt , limone, succo di mirtillo, edamame (fagioli di soia che sono fitoestrogeni), semi di lino, avocado, semi di zucca e patate dolci.