Non sono incinta ma non mi viene il ciclo: perché succede?

Se hai un ritardo del ciclo di qualche giorno o una settimana o di più, non è detto che sia in corso una gravidanza. Ci sono tanti altri motivi che giustificano il non presentarsi del ciclo mestruale.

Il mancato arrivo del ciclo, se non è in corso un gravidanza, significa che non si è ovulato oppure che si è ovulato più tardi del solito e, di conseguenza, anche le mestruazioni arriveranno dopo la scadenza prevista. Ma quali sono le ragioni di questa ovulazione mancata o ritardata? Vediamolo insieme.

Amenorrea e ritardo mestruale: quali sono le possibili cause

Il primo pensiero che balena nella mente di una donna quando il ciclo non arriva è ovviamente la gravidanza. Esistono però anche altri motivi per cui le mestruazioni possono saltare o presentarsi in ritardo.

1. Stress

Lo stress, ad esempio dovuto a problemi lavorativi o famigliari oppure allo studio, può influenzare molti aspetti della nostra vita, compreso il ciclo mestruale. Alti livelli di stress fanno diminuire la quantità di gonadotropine circolanti e possono inibire l’ovulazione, causando il mancato arrivo delle mestruazioni alla data prevista.

In questo caso è importante eliminare la fonte dello stress o imparare a gestirlo nel modo corretto, eventualmente chiedendo aiuto a un professionista, per ripristinare l’equilibrio ormonale.

2. Influenza e malattie

Anche alcune malattie o infezioni possono causare un ritardo del ciclo mestruale. A guarigione avvenuta, tuttavia, il ciclo dovrebbe ripresentarsi circa un paio di settimane dopo aver ovulato.

3. Lavoro in turno o cambio di abitudini

Chi lavora su turni, notti comprese, può avere dei cicli un po’ sballati soprattutto se il cambio notte e giorno è veloce. Bisognerebbe che questi cambiamenti fossero più a lungo termine e non molto frequenti per non influenzare la regolarità del ciclo.

4. Farmaci

Se per qualche ragione hai iniziato ad assumere dei nuovi farmaci e noti delle irregolarità del ciclo parlane con il medico. Attenzione anche alla possibile interazione tra medicinali e pillola anticoncezionale: alcuni farmaci, infatti, non sono compatibili con la pillola e potrebbero inibirne l’effetto, aumentando il rischio di una gravidanza indesiderata.

5. Sovrappeso

Un peso eccessivo può influire sull’equilibrio ormonale e comportare irregolarità o addirittura assenza del ciclo mestruale. Molte donne riacquistano la regolarità del ciclo mestruale dopo aver perso i chili in eccesso (anche solo in parte).

6. Sottopeso

Quando il peso è troppo scarso spesso manca quella dose di massa grassa indispensabile per la sintesi ormonale. Ciò causa irregolarità del ciclo ma anche amenorrea secondaria, un problema comune di molte atlete professioniste. Di solito basta semplicemente aumentare di peso per far tornare il ciclo mestruale.

7. Pre-menopausa

Viene così definito il periodo che intercorre tra la fase riproduttiva e la menopausa (quando la donna non è più fertile). Durante questo intervallo di tempo, che può essere più o meno lungo e varia da donna a donna, i cicli possono essere più o meno frequenti, più o meno abbondanti o comunque non più come prima. La fertilità non è assente ma è ridotta, pertanto è ancora necessario utilizzare dei metodi anticoncezionali.

8. Menopausa

Quando si entra in menopausa si smette di ovulare e quindi di essere fertile. Si tratta di un evento naturale che però può anche essere causato chirurgicamente attraverso un isterectomia oppure mediante sostanze chimiche, come ad esempio alcune forme di chemioterapia.

9. Calcoli errati

Ebbene sì, può succedere di aver segnato erroneamente la data delle ultime mestruazioni. Capita così di pensare di essere in ritardo mentre semplicemente sono stati sbagliati i conti! Se poi si hanno cicli irregolari non ci si può fare troppo affidamento nemmeno sui calcoli: in questi casi, l’unica cosa da fare per capire quando dovrebbe tornare il ciclo, è monitorare l’ovulazione, sapendo che le mestruazioni in genere tornano circa un paio di settimane dopo aver ovulato.

10. Gravidanza

Per capire se effettivamente l’assenza del ciclo è dovuta al concepimento di un bambino, l’unico modo è effettuare un test di gravidanza.

Se il test è negativo ma le mestruazioni non arrivano dopo qualche giorno, il consiglio è di ripetere il test per verificare che non si tratti di un falso negativo. Delle volte, ad esempio, può capitare di ovulare più tardi.

Quando questo avviene, il concepimento si verifica dopo la data presunta e l’ormone della gravidanza può non essere ancora rilevabile dal test sulle urine se eseguito poco dopo la scadenza mestruale prevista. Se anche il test successivo risulta negativo e il ciclo non arriva, è bene consultare il proprio medico per una visita.

Se invece il test è positivo, è il momento di contattare il ginecologo o l’ostetrica per sapere quali passi seguire. Uno dei primi è iniziare ad assumere l’acido folico, per poi farsi prescrivere gli esami di inizio gravidanza.