Utero bicorne (a cuore): cos’è e come può influenzare la gravidanza

Parliamo di utero bicorne e dei suoi possibili effetti su fertilità, gravidanza e parto.

L’utero bicorne, detto anche “utero a cuore” è una rara malformazione uterina che generalmente non influenza la fertilità, ma che può causare alcune complicazioni durante la gravidanza.

Vediamo insieme di che cosa si tratta, quali sono i possibili rischi e gli eventuali trattamenti disponibili per questa condizione.

Cos’è l’utero bicorne

Si parla di utero bicorne quando l’utero internamente presenta due cavità ed esternamente assume una forma “a cuore” (invece che “a pera”) a causa di una profonda rientranza nella parte superiore o fondo.

Differenza tra utero normale, utero biicorne e altre malformazioni uterine

Si tratta di una malformazione uterina rara, che è presente fino alla nascita (congenita) e di cui non si conoscono ancora le cause.

Utero bicorne e fertilità

L’utero bicorne non sembra influenzare la fertilità.

Un recente studio, tuttavia, riporta che questa malformazione è presente nell’1,2% delle donne infertili (rispetto allo 0,4% della popolazione generale) e nel 4,7% delle donne infertili con aborti pregressi.

L’utero bicorne sembra inoltre associato a un rischio aumentato di endometriosi.

Utero bicorne e gravidanza

Nella maggior parte dei casi, l’utero bicorne non causa problemi significativi. In gravidanza, tuttavia, può aumentare il rischio di aborto spontaneo, in quanto la forma anomala dell’utero può causare problemi di impianto, e soprattutto di parto pretermine, a causa delle minori dimensioni della cavità uterina.

Altre possibili conseguenze dell’utero bicorne sono:

  • malpresentazione fetale, quando il bambino resta in posizione podalica o trasversa perché non ha spazio sufficiente all’interno dell’utero per girarsi;
  • maggiore probabilità di parto cesareo, come conseguenza della malpresentazione;
  • basso peso alla nascita, poiché se l’utero non riesce a espandersi adeguatamente il bambino può crescere meno;
  • ipertensione gravidica, dovuta al fatto che spesso le malformazioni uterine sono associate ad anomali renali;
  • placenta previa;
  • sanguinamento vaginale.

Tutti questi rischi variano da persona a persona, anche in relazione alla gravità della malformazione. Anche le donne con utero bicorne, infatti, possono avere una gravidanza sana e un parto normale.

Tuttavia, è bene che le gestanti affette da questa anomalia siano sottoposte a stretto controllo, con ecografie più frequenti per monitorare le modificazioni dell’utero nel corso della gravidanza e la posizione del bambino e della placenta.

Sintomi dell’utero bicorne

Spesso l’utero bicorne è asintomatico e viene scoperto solo durante gli accertamenti che si eseguono in gravidanza o in presenza di aborti ricorrenti.

In altri casi, tuttavia, si possono sperimentare sintomi aspecifici come:

Diagnosi dell’utero bicorne

Per diagnosticare l’utero bicorne, oltre a un classico esame pelvico, il ginecologo può richiedere diversi esami strumentali, mirati soprattutto a valutare la profondità della rientranza e il grado di separazione della cavità uterina. Tra questi troviamo:

  • isterosalpingografia (solo se la donna non è in gravidanza); questo esame viene in genere richiesto in caso di infertilità;
  • ecografia, eventualmente anche in 3D;
  • risonanza magnetica

Trattamento dell’utero bicorne

Donne in gravidanza

In caso di gravidanza con utero bicorne, è indicato un assiduo monitoraggio con controlli ed ecografie più frequenti della norma, per prevenire eventuali complicazioni ostetriche.

Inoltre, è importante che la gestante sia istruita a riconoscere eventuali segnali di parto pretermine, in modo da poter richiedere tempestivamente l’aiuto medico necessario.

Donne non in gravidanza

Nella maggior parte dei casi, l’utero bicorne non richiede alcun trattamento.

In situazioni specifiche, ad esempio in presenza di aborti ricorrenti, i medici potrebbero suggerire un intervento chirurgico per rimodellare l’utero in modo da creare un’unica cavità.

La procedura più utilizzata a questo scopo è la metroplastica, che viene eseguita preferibilmente in laparoscopia (ossia con una piccola incisione sull’addome attraverso cui viene inserito uno strumento a fibre ottiche collegato a una telecamera)

Dopo una metroplastica, si raccomanda di attendere almeno 3 mesi prima di riprendere la ricerca di una gravidanza, perché prima di questo intervallo di tempo esiste un maggior rischio di rottura dell’utero durante il travaglio.

Fonti

  • Kaur P, Panneerselvam D. Bicornuate Uterus. 2023 Jul 24. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan–. PMID: 32809694.