Utero unicorne: cos’è e conseguenze su fertilità e gravidanza

Parliamo di utero unicorne e dei suoi possibili effetti su ciclo, fertilità, gravidanza e parto e delle esperienze delle nostre lettrici.

L’utero unicorne è una rara malformazione uterina caratterizzata dalla presenza di un utero di forma anomala, con un’unica tuba di Falloppio e un solo ovaio.

Le donne che presentano questa condizione, sono in grado di concepire a affrontare una gravidanza, ma corrono un maggior rischio di complicazioni e necessitano quindi di un monitoraggio più attento da parte dei medici durante la gestazione.

Se anche tu hai ricevuto una diagnosi di utero unicorne, in questo articolo ti spieghiamo tutto quello che devi sapere, comprese le possibili conseguenze su fertilità, gravidanza e parto.

Se invece vuoi conoscere le storie di altre donne e mamme nella tua stessa condizione o condividere la tua esperienza, visita il nostro forum sull’argomento.

Differenza tra utero normale, utero unicorne e altre malformazioni uterine

Cos’è l’utero unicorne

L’utero unicorne è una malformazione uterina congenita, ossia presente fin dalla nascita. Questa condizione si verifica quando l’utero si sviluppa in modo incompleto e risulta formato da una sola metà con un’unica tuba di Falloppio (anziché due) e un solo ovaio funzionante.

Di conseguenza, l’utero assume una forma di mezzaluna, è più piccolo e presenta una cavità di dimensioni ridotte rispetto alla norma.

Utero unicorne vero e utero pseudo-unicorne

In alcune varianti di utero unicorne, a livello della porzione uterina non sviluppata può essere presente un corno rudimentale, che può essere privo di cavità oppure cavo e comunicante o non comunicante con cavità uterina principale, con un endometrio funzionante.

In presenza di corno rudimentale (75% dei casi) i medici utilizzano talvolta la definizione di utero pseudo-unicorne, mentre in caso contrario parlano di utero unicorne vero.

Quanto è comune questa malformazione

No, l’utero unicorne è una malformazione rara che colpisce circa lo 0,4% della popolazione. Tra tutte le anomalie dell’utero, è considerata una delle meno frequenti.

Utero unicorne e conseguenze su ciclo mestruale e fertilità

Le donne che presentano un utero unicorne possono soffrire di mestruazioni dolorose (dismenorrea). In genere, questo sintomo compare quando l’utero è dotato di un corno rudimentale con endometrio che non comunica con il resto dell’utero. Durante il periodo di flusso mestruale, infatti, questo endometrio si sfalda senza trovare via d’uscita attraverso il canale vaginale, causando ristagno di sangue all’interno della cavità (ematometra) e dolore.

In aggiunta, l’utero unicorne aumenta il rischio di sviluppare endometriosi e può ridurre le probabilità di gravidanza. Per questa ragione, non è raro che le donne con questa malformazione ricorrano alla fecondazione assistita per riuscire ad avere un figlio.

Utero unicorne e conseguenze sulla gravidanza

Per quando riguarda la gravidanza, l’utero unicorne è associato a un rischio aumentato di aborto spontaneo, parto pretermine e malpresentazione del feto (posizione podalica o trasversa).

In particolare, in presenza di un corno rudimentale cavo e comunicante, esiste la possibilità che l’embrione vada ad annidarsi proprio in questa sede, con sintomi simili a quelli di una gravidanza extrauterina e rischio di rottura del corno uterino.

Per questa ragione, in caso di utero pseudo-unicorne, prima di cercare una gravidanza si raccomanda in genere di rimuovere chirurgicamente il cono rudimentale quando questo è comunicante e dotato di mucosa endometriale funzionante.

Detto ciò, molte donne con utero unicorne hanno una o più gravidanze sane e a termine, come è possibile leggere anche dalle esperienze delle nostre lettrici.

Durante la gestazione, tuttavia, in genere sono richiesti controlli ed ecografie più frequenti rispetto alla norma. Inoltre, in alcuni casi può essere necessaria la somministrazione di farmaci per ridurre il rischio di parto pretermine.

Utero unicorne e conseguenze sul parto

L’utero unicorne è associato a una maggiore probabilità di parto cesareo. Questo perché essendoci meno spazio all’interno della cavità uterina, il feto può trovare difficoltà a girarsi correttamente e restare in posizione podalica o trasversa.

Fonti