La poliabortività colpisce migliaia di coppie nel modo e su di essa le ricerche sono costantemente in corso. Gli aborti sono eventi frequenti, definiti tali quando avvengono entro le 20 settimane di gravidanza, e accadono molto più spesso di quello che si possa immaginare. Se ne parla poco quasi come come fosse una sorta di tabù e per questo chi ne soffre vive l’esperienza chiusa nel suo guscio quando invece è molto importante parlarne, per trovare non solo supporto ma anche soluzioni che arrivano dalle esperienze altrui.
La frequenza degli aborti
Per le donne in età fertile, le probabilità di avere un aborto spontaneo possono variare dal 10 al 25%.
La probabilità di aborto aumenta di pari passo all’età della donna:
- Le donne con età inferiore ai 35 anni anni hanno circa un 15% di possibilità di incorrere in un aborto spontaneo.
- Le donne che hanno una età compresa tra i 35 e i 45 anni anni hanno una probabilità del 20-35% di avere un aborto spontaneo.
- Le donne di età superiore ai 45 anni possono avere fino al 50% di probabilità di imbattersi in un aborto spontaneo
- Una donna che ha avuto un aborto spontaneo precedente ha una probabilità del 25% di averne un altro (si tratta in questo caso solo di un rischio leggermente rialzato rispetto a quelle che non hanno avuto un aborto spontaneo precedente).
Più del 90 per cento degli aborti che di verificano nel primo trimestre di gravidanza sono causati da un’anomalia genetica nell’embrione che gli impedisce di svilupparsi.
Differenze
Gli aborti sono una forma di selezione naturale: se un feto ha problematiche genetiche che sono incompatibili con la vita, la natura ferma la crescita del feto.
Ci sono altre cause di aborto spontaneo che sono legate o a un malfunzionamento delle toroide, a un diabete scarsamente controllato o a disturbi della coagulazione del sangue, ma questi casi sono più rari.
L’aborto spontaneo può verificarsi poco dopo il ritardo e ancora prima che il feto si sviluppi. In questi casi si parla di gravidanza biochimica.Il test di gravidanza risulta positivo ma poco dopo iniziano le mestruazioni e il test diventa negativo subito dopo.
Un’altra forma di aborto è chiamato gravidanza anembrionica o uovo chiaro. In questo caso la gravidanza smette di evolvere dopo che si è formata la camera gestazionale. Quando invece un feto viene visto con battito cardiaco e alla successiva visita il battito non c’è più si parta di morte fetale intrauterina.
Vi voglio rassicurare dicendo che se l’ ecografia mostra un feto con un battito cardiaco, la probabilità di aborto spontaneo diminuisce in modo significativo. Se poi si arriva a 12 settimane con un bambino sano, il tasso di aborto spontaneo diminuisce ancora di più. Questo è il motivo per cui molte persone aspettano di diffondere la notizia della gravidanza fino a quando non sono passate le 12 settimane.
Questa è una scelta personale. Non credo che si debbano aspettare 12 settimane per dire a parenti e amici della gravidanza soprattutto se si è entusiasti della notizia. Si può dirlo prima un gruppo ristretto di persone vicine che, nel caso di aborto possono aiutare a sostenere la coppia nel lutto.
Recenti studi indicano che non è più necessario aspettare molti mesi prima di ritentare una gravidanza. Questo perchè sembra che la fertilità sia massima entro i 6 mesi dall’aborto.
Se però si tratta di aborti ripetuti è bene fare alcuni controlli di approfondimento per cercare le cause che li determinano e quindi correre ai ripari
Gli aborti ripetuti
Gli aborti ricorrenti sono stati da sempre definiti come la ricorrenza di 3 o più aborti successivi. Recentemente però sono stati ri-definiti a partire da due o più interruzioni spontanee di gravidanza.
Le cause della poliabortività
Sono molto simili a quelle degli aborti singoli.
La maggior parte degli aborti risulta causata da anomalie cromosomiche o genetiche e queste anomalie solitamente sono eventi casuali ( a meno che uno dei due genitori non ne sia portatore). L’anomalia può derivare dalla cellula uovo o dallo spermatozoo o formarsi nell’embrione.
L’età della madre gioca un ruolo importante. Più è alta più è probabile che incorra in aborti ripetuti. Questo per la scarsa qualità delle uova che portano anomalie cromosomiche (genetiche). .
Una causa può anche essere rappresentata da anomalie dell’utero che causano aborto spontaneo. Alcune donne possono nascere con un utero di forma irregolare, e alcune donne possono sviluppare anomalie all’utero nel corso del tempo.
L’aborto spontaneo può anche esser causato da da infiammazioni e infezioni.
Anche il sistema immunitario della donna può svolgere un ruolo importante nella perdita della gravidanza cosi come le anomalie ormonali tra cui le malattie della tiroide e il diabete.
Anomalie nella coagulazione del sangue della madre possono determinare l’interruzione della gravidanza.
Fattori ambientali, stress e fattori professionali non sembrano essere correlati ad aborti ripetuti.
Le novità dalla ricerca
Secondo gli scienziati della Warwick University una causa degli aborti ricorrenti sarebbe da ricercare a livello dell’endometrio. i ricercatori hanno riscontrato infatti un deficit di cellule staminali a livello del rivestimento uterino in donne soggette a poliabortività e questo potrebbe essere causa dell’ invecchiamento accelerato dell’endometrio che si traduce nel fallimento delle gravidanze.
L’idea quindi è quella di sviluppare strategie per aumentare la funzionalità delle cellule staminali del rivestimento uterino.
E’ anche fondamentale mettere a punto dei sistemi diagnostici ( come già stanno facendo ) per migliorare lo screening delle donne a rischio di aborto spontaneo ricorrente attraverso lo sviluppo di nuovi test endometriali.
Il trattamento invece si sta focalizzando sull’uso di farmaci già utilizzati per aiutare gli embrioni ad impiantarsi con con maggiore successo nei trattamenti di fecondazione assistita e che hanno il potenziale per aumentare le popolazioni di cellule staminali nel rivestimento dell’utero.