Lo spotting premestruale è solitamente un sanguinamento vaginale leggero, irregolare, generalmente di colore marrone o rosso scuro che non dura di più di 1-2 giorni.
Lo spotting premestruale spesso non è legato a particolari problemi, e non sempre vi è una causa che lo può spiegare. Delle volte può essere un segnale precoce di gravidanza (in questo caso lo spotting diventa sinonimo di perdite da impianto), in altri casi può essere il risultato di squilibri ormonali, dovuti magari alla cessazione della pillola, allo stress, o a una condizione di perimenopausa.
Ma andiamo a vedere le varie situazioni e come distinguerle.
Spotting in gravidanza
Un sanguinamento leggero può essere una indicazione di gravidanza, in questo caso, come dicevamo, si parla di perdite da impianto, e sono una conseguenza dell’annidamento della blastocisti in utero. Non sempre si verificano, anzi nella maggior parte delle gravidanze non si osserva alcun sanguinamento iniziale.
Il sanguinamento da impianto, quando avviene, si verifica 1-2 settimane dopo il concepimento, periodo in cui una donna si aspetterebbe di vedere le mestruazioni. Sebbene il sanguinamento da impianto sia solitamente più leggero del flusso mestruale, alcune donne potrebbero scambiarlo per un flusso mestruale molto leggero e accorgersi tardivamente della gravidanza.
Nel dubbio è sempre consigliato fare un test di gravidanza.
Spotting da pillola anticoncezionale
La pillola anticoncezionale è una forma di contraccezione ormonale che agisce impedendo l’ovulazione e rendendo la cervice e l’utero meno favorevoli all’instaurarsi della gravidanza. Le pillole contengono ormoni sintetici che spesso vengono prescritte anche per aiutare a regolare il ciclo mestruale di una donna.
Quando si inizia a prendere le pillola, la donna per i primi mesi di assunzione potrebbe sperimentare dello spotting poco prima del flusso mestruale. Questo spotting è un segno che il corpo si sta adattando agli ormoni e non significa che la pillola non funzioni. In ogni caso è sempre bene avvisare il medico che ha prescritto la pillola se si verificano delle perdite anomale.
Spotting può verificarsi anche se si salta di assumere una pillola o si prende la pillola più tardi del solito.
In alcuni casi il medico potrebbe prescrivere un altro tipo di pillola.
Spotting da ovulazione
L’ovulazione avviene quando le ovaie rilasciano un ovocita. Questo processo di solito si verifica a metà del ciclo mestruale (o comunque 11-16 gg prima delle mestruazioni) e delle volte può provocare un leggero spotting.
Spotting da squilibri ormonali
Squilibri ormonali, temporanei o cronici, possono influenzare il ciclo mestruale di una persona e causare delle piccole perdite prima delle mestruazioni vere e proprie.
Carenze di progesterone ad esempio possono manifestarsi con uno spotting prolungato nella fase post ovulatoria. Difficoltà ad ovulare possono causare frequenti momenti di spotting durante un ciclo mestruale. Tutte queste situazioni vanno segnalate al medico.
Spotting conseguente ai rapporti sessuali
I rapporti sessuali possono irritare i delicati tessuti della vagina, e possono causare una piccola quantità di sanguinamento. Se questo sanguinamento si verifica regolarmente, la coppia potrebbe valutare l’utilizzo di un lubrificante vaginale per ridurre il rischio di traumi ai tessuti durante il rapporto sessuale.
Sanguinamenti frequenti vanno in ogni caso segnalati al medico in quanto possono essere causati da infezioni o altro.
Spotting perimenopausale
La menopausa è il momento della vita di una donna in cui termina la sua fertilità. Si dice che la donna è entrata in menopausa quando sono passati almeno 12 mesi senza mestruazioni (l’età media in cui avviene è di circa 50 anni). La menopausa è pero preceduta da un periodo più o meno lungo chiamato perimenopausa.
La perimenopausa è il periodo di transizione verso la menopausa e può durare fino a 10 anni. Durante la perimenopausa, i livelli ormonali possono fluttuare in modo casuale, e questo può portare a sintomi come irregolarità mestruali e cambiamenti nella lunghezza e nella quantità di perdite mestruali.
Spotting per tumore al collo dell’utero
In rari casi, lo spotting premestruale può essere un sintomo di cancro cervicale, che si sviluppa nella cervice, l’area tra la vagina e l’utero.
Altri sintomi di questo tumore comprendono:
- flussi mestruali più abbondanti e più lunghi del solito
- sanguinamento dopo i rapporti sessuali
- sanguinamento vaginale dopo la menopausa
- dolore o fastidio durante i rapporti sessuali
- perdite vaginali anomale
Per escludere un tumore al collo dell’utero è importante sottoporsi al Pap-test che verifica la presenza di cellule tumorali nella cervice.
Differenze tra spotting e flusso mestruale
Una mestruazione scarsa delle volte può assomigliare allo spotting e viceversa. I due fattori che possono aiutare una donna a capire se il sanguinamento è una vera mestruazione oppure no, sono la durata e la quantità delle perdite.
Una mestruazione in genere dura circa almeno 4 giorni, mentre lo spotting dura solo 1 o 2 giorni. Durante una mestruazione si perde abbastanza sangue da riempire un assorbente. Il sangue mestruale è generalmente rosso mentre lo spotting è spesso rosso scuro o marrone.
Quando si deve consultare il medico?
Lo spotting premestruale non è di solito un motivo di preoccupazione ma è bene contattare il medico se nota la fase luteale più corta, se lo spotting dura molti giorni, e se si sospetta qualche problema che causa preoccupazione.
È bene consultare il ginecologo anche se oltre allo spotting compaiono i seguenti sintomi:
- un odore insolito
- irritazione e disagio vaginale
- muco vaginale che contiene sangue o ha un aspetto simile a quello della ricotta
- febbre o stanchezza inspiegabili
Le donne che invece e sospettano una gravidanza possono semplicemente fare un test di gravidanza casalingo.