I test di ovulazione salivari rappresentano un’alternativa ai classici stick di ovulazione che si eseguono sulle urine e, se correttamente interpretati, permettono di identificare l’ovulazione con due o tre giorni di anticipo.
In questo articolo, vedremo come funzionano e come utilizzarli, impareremo a interpretare i risultati confrontandoli con immagini di veri test e capiremo quanto sono efficaci rispetto ai normali test di ovulazione.
Indice
Come funzionano i test di ovulazione sulla saliva?
A differenza dei comuni stick di ovulazione –che funzionano rilevando la presenza nelle urine dell’ormone LH (ormone luteinizzante) o, nel caso dei test a doppio indicatore ormonale, dell’ormone LH e degli estrogeni – i test di ovulazione salivari permettono di riconoscere l’aumento degli estrogeni nella saliva osservando le modificazioni che avvengono quando questa asciuga su un vetrino.
Come sappiamo, infatti, con l’avvicinarsi dell’ovulazione, si ha un aumento della produzione di estrogeni a causa dei follicoli in via di sviluppo nelle ovaie, e questo causa un aumento di sali nella saliva.
Mettendo una goccia di saliva su un vetrino e lasciandola asciugare per circa 5 minuti, i sali cristallizzeranno e nel periodo fertile formeranno un disegno a felce come nell’immagine sottostante (Fig. 1). Per osservare l’aspetto della saliva, questi kit di ovulazione danno in dotazione uno speciale microscopio (solitamente molto piccolo e simile alla scatolina di un rossetto).
Come usare i test di ovulazione salivari?
Per prima cosa, è importante evitare di mangiare, bere o lavarsi i denti prima di fare il test, per non correre il rischio falsare il risultato.
Il test va eseguito raccogliendo una goccia di saliva (senza bolle) e mettendola sul vetrino fornito nel kit, utilizzando un dito pulito.
A questo punto occorre attendere circa 5 minuti perché la saliva asciughi bene. Quindi si potrà osservarne l’aspetto al microscopio, per vedere se ha assunto un pattern a felci, confrontandolo con gli esempi riportati nelle istruzioni.
Se il risultato è positivo, l’ovulazione dovrebbe avvenire entro 72 ore e quindi bisognerà avere rapporti mirati alla gravidanza in questo periodo di tempo.
Nella Fig.2 riportiamo un esempio per un ciclo di 28 giorni: in questo caso, l’aspetto a felce può essere osservato chiaramente il 15° giorno.
I test di ovulazione sulla saliva sono affidabili?
Gli studi effettuati su questi test hanno evidenziato una forte correlazione tra i livelli di estrogeni e la cristallizzazione della saliva, e i produttori di questi kit riportano un 98% di precisione.
Tuttavia, anche se veloci, facili da usare e relativamente poco costosi, i test ovulazione salivari non sembrano funzionare per tutti, dal momento che non sempre è così semplice interpretare il risultato che si vede sul vetrino.
Inoltre, come tutti i test ovulazione, anche i test salivari non danno la conferma matematica che l’ovulazione sia effettivamente avvenuta. Un picco di LH può avvenire anche senza il rilascio di una cellula uovo e, allo stesso modo, un aumento dei livelli di estrogeni non sempre è seguito da un’ovulazione.
Per confermare l’ovulazione sarebbe quindi opportuno monitorare la temperatura basale.
In aggiunta, le donne con cicli irregolari potrebbero avere difficoltà a capire quando iniziare a fare i test di ovulazione (sia salivari che sulle urine). In questo caso, è utile monitorare il muco cervicale per riconoscere quando è il momento giusto per iniziare a fare i test.
Infine, è sempre bene ricordarlo, questi test non vanno usati per evitare una gravidanza in quanto non garantiscono alcuna affidabilità per tale uso, allo stesso modo dei calcolatori del periodo fertile.
Fonti
- Günther V, Bauer I, Hedderich J, Mettler L, Schubert M, Mackelenbergh MT, Maass N, Alkatout I. Changes of salivary estrogen levels for detecting the fertile period. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2015 Nov;194:38-42. doi: 10.1016/j.ejogrb.2015.08.007. Epub 2015 Aug 17. PMID: 26319654.