Prima di iniziare la ricerca di un figlio, sarebbe sempre raccomandato sottoporsi a una visita preconcezionale. Durante questo appuntamento, il ginecologo ti farà alcune domande sul tuo stato di salute, ti visiterà e ti sottoporrà a un’ecografia, per valutare le condizioni dell’utero e delle ovaie. Inoltre, ti darà alcuni consigli per ridurre il rischio di complicazioni durante la gravidanza, primo tra tutti quello di iniziare ad assumere un preparato vitaminico a base di acido folico.
Questa visita rappresenta l’occasione giusta per rivolgere allo specialista alcune domande che possono aiutarti a risolvere dubbi e incertezze e ad affrontare la ricerca di un bambino con maggiore serenità e consapevolezza.
Vediamo quindi insieme un elenco di dieci domande utili da porre al ginecologo in occasione della visita preconcezionale.
1. Quanto tempo ci vorrà per rimanere incinta?
Nessuno può dare una risposta certa: le statistiche sono gli unici riferimenti che abbiamo a disposizione. Sappiamo che, in assenza di problemi di fertilità, una coppia ha il 25% di probabilità di concepire per ciclo mestruale, ossia una possibilità su quattro.
Ci sono coppie più fortunate, che hanno successo al primo tentativo, e altre che invece impiegano dai 6 ai 12 mesi. Purtroppo, ci sono anche alcune coppie che dovranno ricorrere a ulteriori accertamenti, perché la gravidanza tarda ad arrivare.
In ogni caso, esistono delle indicazioni che possono essere utili al medico per fare delle previsioni (anche se approssimative), come l’età, l’anamnesi familiare ed eventuali gravidanze precedenti.
2. Posso rimanere incinta subito dopo la pillola?
Quando si smette di prendere la pillola anticoncezionale, non sempre è possibile concepire in tempi brevi. Le pillole ormonali, infatti, possono alterare il ciclo per diversi mesi dopo la loro interruzione e lo stesso può succedere con gli anelli anticoncezionali. Allo stesso modo, se si è optato per la spirale, è necessario consultare il proprio medico sulle tempistiche per la rimozione del dispositivo intrauterino.
3. Le mie condizioni di salute influenzeranno la fertilità?
Alcune problematiche mediche possono influire sulla capacità di rimanere incinta. Tra queste troviamo ad esempio la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e l’endometriosi.
Per quanto riguarda l’uomo, una diminuzione del numero, della motilità o della qualità degli spermatozoi può complicare il concepimento. In tutti questi casi, lo specialista è la persona più indicata per valutare la situazione e offrire le soluzioni più adatte alla coppia.
4. In che modo i farmaci che assumo influenzeranno la mia fertilità?
Alcuni medicinali, inclusi i farmaci per l’ipertensione e l’epilessia, possono ridurre le probabilità di concepimento, mentre altri (come ad esempio alcuni antidepressivi e antipsicotici) possono danneggiare il nascituro se assunti durante la gestazione.
Per queste ragioni, prima di iniziare la ricerca di un figlio, è necessario rivedere con il proprio medico le terapie farmacologiche in corso, per capire se sono compatibili con un’eventuale gravidanza o se devono essere sostituiti. Attenzione anche ad alcuni rimedi erboristici o fitoterapici: naturale non significa privo di rischi per la salute della futura mamma o del bambino.
5. Dovrei cambiare la mia dieta o il mio stile di vita?
Un’alimentazione poco varia ed equilibrata può portare a deficit nutrizionali in grado di influenzare negativamente la fertilità, sia nell’uomo che nella donna. In aggiunta, obesità, sovrappeso ed eccessiva magrezza sono correlate a minori probabilità di concepimento, oltre che a un maggior rischio di complicanze durante la gravidanza, con conseguenze potenzialmente pericolose sulla salute della futura mamma e del bambino.
Anche il fumo, l’abuso di alcolici, lo stress e l’esercizio fisico eccessivo hanno un impatto negativo sulla fertilità maschile e femminile, sul benessere del futuro bambino e sul buon esito della gestazione.
Di conseguenza, durante la visita preconcezionale, sarà importante parlare apertamente con il medico delle vostre abitudini, per capire come migliorarle e affrontare la ricerca della gravidanza nel miglior modo possibile.
6. Dovrei prendere vitamine o integratori?
Le donne in cerca di un figlio dovrebbero iniziare ad assumere un supplemento di acido folico almeno un mese prima di provare a concepire. Questa vitamina, infatti, riduce il rischio di alcune malformazioni congenite nel bambino, come ad esempio la spina bifida. In aggiunta, il medico potrebbe raccomandare alcune vitamine prenatali, soprattutto in caso di particolari carenze nutrizionali.
7. Ho bisogno di fare delle vaccinazioni?
Alcune infezioni, se contratte durante la gestazione, possono mettere a serio rischio la salute della futura mamma o del bambino. è il caso, ad esempio, della rosolia, per cui esiste un vaccino efficace che, tuttavia, deve essere eseguito prima della gravidanza e non durante. Per questo, il medico richiederà un esame del sangue per verificare l’immunità alla malattia e, in caso di esito negativo, raccomanderà di sottoporsi alla vaccinazione.
8. Ho bisogno di sottopormi a test genetici?
Se esistono casi di malattie ereditarie in famiglia, è possibile richiedere dei test genetici per verificare se i futuri genitori sono portatori di eventuali anomalie ereditarie. In caso di risultato positivo, il passo successivo è quello di effettuare una visita con un medico genetista.
Un’opzione per prevenire la trasmissione di malattie ereditarie ai figli è quella di ricorrere alla fecondazione in vitro con diagnosi genetica preimpianto (PGT), che permette di individuare eventuali patologie genetiche prima che l’embrione venga trasferito nell’utero.
La Sentenza 229/2015 della corte costituzionale ha stabilito che la PGT può essere applicata in tutte quelle condizioni in cui è previsto che si possa effettuare la diagnosi genetica prenatale (villocentesi ed amniocentesi), inoltre nel 2017 si è sancito il diritto ad accedere alla PGT anche da parte di quelle coppie portatrici di condizioni genetiche a penetranza ridotta ed espressione variabile (come ad es. la neurofibromatosi).
9. Perché non riesco a concepire?
Se una coppia ha provato ad avere rapporti mirati (ossia nel periodo fertile) per un anno senza successo (o per sei mesi se la donna ha più di 35-36 anni), il ginecologo consiglierà probabilmente di procedere con degli approfondimenti medici, per indagare le possibili cause del mancato concepimento.
10. Cosa devo fare dopo un test di gravidanza positivo?
Molte coppie non hanno idea di cosa fare dopo l’emozione di un test positivo. Fare degli esami del sangue? Prenotare subito una visita ginecologica? Durante la visita preconcezionale, il medico fornirà tutte le indicazioni necessarie per iniziare la gravidanza nel miglior modo possibile.