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silviaPartecipante
Ciao Mamme!
vorrei chiedervi:
quali dolori e difficoltà varie avete incontrato durante i mesi post parto (diciamo fino a circa 9 mesi post parto)?
come vi sentivate fisicamente e psicologicamente?
Quali sono le cose di cui avete avuto più bisogno, che sono state più utili, o che avreste desiderato?grazie!
TaraPartecipanteCiao a tutte, non so se c’è qualcuno che frequenta questo topic…comunque ci provo lo stesso, magari incrocio virtualmente qualcuna di voi che sta soffrendo dei miei stessi disturbi.
Ho partorito una bambina bellissima a fine ottobre 2021. Un parto felice, un’esperienza che ad oggi definisco ancora come la piú bella ed estrema possibili. Allattamento andato bene, svezzamento benissimo, nulla di cui preoccuparmi. La bambina è vivace ed intelligente…nulla di cui lamentarmi. All’improvviso peró, circa 3 mesi fa,ecco che hanno fatto capolino gli attacchi di panico. Non sono nuovi per me, ne ho sofferto anche da adolescente (si sono risolti da soli all epoca, scrivevo molto in un diario, suppongo mi abbia aiutata). Addirittura, a posteriori, sono risalita ad un attacco di panico che ebbi in età infantile. Ma ora, ho 39 anni a maggio, la violenza delle “certezze” che sono alla base degli attacchi di panico mi fanno letteralmente sprofondare. Sono iniziati con la paura che la palazzina in cui viviamo sarebbe potuta esplodere da un momento all altro…paura che si trasforma in certezza e ti fa letteralmente sentire “vibrare il pavimento sotto i piedi”, ti fa andare a dormire vestita e ti fa restare in allerta fino allo sfinimento. La paura, in questo caso, è legata al come salvare me e la mia bambina di fronte all evento (certo nella mia testa) di esplosione e crollo. Poi, come accade spesso con questi bastardi di attacchi, perchè diciamolo, sono dei veri bastardi, sono mutati…ora ho la convinzione di essere malata, di avere un tumore ai polmoni, di essere prossima ad un evento di morte improvvisa, e questo si spinge tanto in la da farmi provare sensazioni fisiche “inequivocabili”, che confermano le mie angosce : nodo in gola, tossetta secca (nervosa probabilmente), necessità di schiarirmi la voce in continuazione, pesantezza al petto…sono cosí concentrata su queste sensazioni e su tutti i pensieri negativi legati alla morte che ne conseguono, che faccio fatica a pensare ad altro. Ora le paure non sono piú rivolte al trovare un modo per salvare me e mia figlia, ma ho semplicemente paura di morire e del processo che mi condurrà alla morte. Ho paura di non esserci per mia figlia. Ho paura di non esserci per vederla crescere. Come se tutto fosse già scritto. Si diventa fatalisti e scaramantici quando si ha a che fare con l ansia. E il bello è che anche la consapevolezza che in realtà il peso che sento gravare sul petto probabilmente viene dalla mia testa (sparisce quando riesco a concentrarmi su altro) non aiuta affatto a superare le crisi e a “guarire”. Ho perso il contatto con il mio corpo ed ho paura che possa tradirmi all improvviso. Il tutto mi rende ovviamente molto nervosa, non ho più stimoli sessuali, non riesco a gioire.
Se volessi rivolgermi ad un terapeuta vorrei farlo in una struttura (consultorio?) in cui peró ci sia professionalitá (abito vicino a empoli, da poco peró, qualcuna di voi conosce le strutture che operano in questo settore?)
Ecco, avevo probabilmente bisogno di scrivere tutto questo e penso che sia già un buon inizio…se qualcuna di voi ha voglia di condividere i suoi pensieri e le proprie sensazioni a riguardo, condividendo eventualmente il proprio vissuto e percorso saró ben lieta di leggervi e di parlarne con voi.BettyPartecipanteIn risposta a quando ha scritto TaraCiao Tara, purtroppo capisco benissimo ciò che descrivi, dalle paure irrazionali all’ipocondria. Anche io ho sofferto di depressione e attacchi di panico in passato, ed ora che ho un bimbo di 7 mesi mi pare che le paure e l’ansia siano raddoppiate. Anche io immagino gli scenari più catastrofici e mi manca il fiato all’idea di non poterlo proteggere del tutto dai pericoli e dai dolori della vita. Tuttavia, più forte di tutto questo è la mia volontà di non passare a lui questi sentimenti, perché ciò che più desidero è che cresca felice e spensierato. Questo mi motiva ad affrontare giorno per giorno le mie paure, a fargli fare tutte le esperienze possibili, a vivere il presente mostrandogli il mio sorriso più bello, anche se dentro di me c’e’ il buio. Se fai questo esercizio ogni giorno, piano piano anche tu ti sentirai meglio. Naturalmente anche parlarne ti aiuta, con il tuo compagno, con un’amica, con un/una terapeuta, o anche su questo forum 🙂 Sappi che non sei sola!
Sono mamma di Ernesto (2 anni e 4 mesi circa)GhanakiraPartecipanteIn risposta a quando ha scritto TaraCiao tara,
Io sono 10 mesi che sto cosi….
Sempre in ansia che mi venga qualcosa che nn mi permetta di veder crescere mio figlio,
Adesso però ho chiesto aiuto, sto andando da una psicologa, ho fatto solo 4 sedute, lei dice che vede dei miglioramenti, io no….
Adesso la paura più grande che mi perseguita è quella di impazzire, perchè quando mi prendono gli attacchi è così che mi sento, mi sento di impazzire…anche se la mia dottoressa mi dice sempre, che fin quando hai paura di impazzire va tutto bene, pechè chi impazzisce nn se ne rende conto, e quindi nn prova paura, lo fa e basta….tu come stai adesso???