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LuanaPartecipante
Ciao a tutte, vorrei raccontare la mia esperienza nella speranza che possa essere d’aiuto a qualcuna che si trova o si è trovata in una situazione simile alla mia
A settembre del 2020 scopro di essere incinta. Erano circa 4 mesi che stavamo cercando un bambino e ovviamente ero molto contenta. Venivo da un periodo di pensieri e preoccupazioni, sono ipotiroidea e temevo che questo potesse influire. Inoltre per un periodo sembrava avessi la prolattina alta e anche questo pareva un ostacolo. In realtà questi erano solo pensieri più che problemi reali. In ogni caso resto incinta, finalmente.
Mi reco alla prima ecografia e il mondo mi cade addosso: la situazione che la ginecologa trova non è quella sperata. Possibile aborto interno.
Ovviamente mi sento malissimo e penso di nuovo di avere qualcosa che nn va. Trascorrono due settimane e non succede nulla, per cui sn costretta a recarmi in ospedale per espellere l’aborto con una pillola.
Quando però la ginecologa mi visita capisce che la situazione è più complicata.
Sospetta una mola vescicolare. Io nn avevo idea di che cosa fosse, ma mi viene detto che nn possono darmi la pillola, serve un raschiamento. me lo programmano d’urgenza, quel sabato stesso.
Inutile dire come mi sentissi. Dopo il raschiamento mi dicono che mi chiameranno dopo aver analizzato la massa asportata.
Circa una o due settimane dopo vengo chiamata, la ginecologa non si era sbagliata, si trattava di una mola.
Iniziano così i controlli in ospedale, inizialmente ogni settimana per controllare le beta e l’ utero.
Uno stress inifito.e poi ero sempre sola, mattinate intere in ospedale perché per il covid non poteva accompagnarmi nessuno.
Tutto questo da ottobre in poi. A marzo 2021 i controlli si sono diradati ma non terminati. Le beta fortunatamente sono in calo. in ogni caso a marzo io e mio marito ci ammaliamo di covid e passiamo un mese chiusi in casa. Esattamente un anno fa, il primo aprile, il tampone negativo. Sono libera!
La felicità non dura che qualche giorno. Subito dopo Pasqua, infatti, una mattina mentre lavoravo da casa inizio a sentire in mal di pancia forte. Poco dopo inizio anche a sentirmi mancare: nn riesco a reggermi in piedi. La pressione del sangue sparita. Mia madre chiama l’ambulanza, mi fanno delle flebo e poi mi portano all’ospedale. Pensano abbia sintomi da long covid.
Vogliono farmi una radiografia ma io dico che forse potrei essere incinta. Nn avevo nessun ritardo, era presto, ma avevo avuto dei rapporti non protetti, dato che il problema della mola sembrava finito.
Così mi fanno un esame del sangue e scoprono che effettivamente sono incinta.
Prego Dio affinché vada bene ma ho tanta paura. Intanto continuo a stare male, svenivo e avevo crampi fortissimi.
Mi fanno un eco e scoprono che c’è una gravidanza extrauterina in corso. Mi devono operare d’urgenza. Mi spogliano in fretta e in furia e mi dicono che potrei perdere una tuba. Io penso che nn mi importi, chiamo mio marito e prima di essere addormentata spero di non svegliarmi più.
Invece mi sveglio. L’intervento è andato bene, non è stata tolta nessuna tuba. L’umore però è un altro paio di maniche. Due batoste così, una dietro l’altra, sono molto dure.
Penso di avere qualcosa che nn va. A maggio 2021 vado a fare una visita da uno specialista rinomato di Bologna. Lui mi dice che quello che mi è successo non è correlato e di riprovarci subito. Si ma serve coraggio. Nel frattempo sono circondata da donne incinte o che hanno appena partorito. Mia sorella, tre amiche. Mi ci allontano, non riesco a sopportarlo.
Ho paura a riprovarci, eppure non voglio rimanere ferma. Non ci riprovo per davvero, a giugno 2021 io e mio marito facciamo un weekend fuori e in quei giorni abbiamo solo un rapporto.
Quel mese ho un ritardo e qualche strano mal di schiena. Temo di essere incinta di nuovo. Ovviamente ero terrorizzata. Dopo averlo scoperto ho fatto immediatamente l’esame delle beta e per me erano altissime, in realtà erano giuste. Poi ho contattato il primo ginecologo che ho trovato per fare un’ecografia. Inutile dire che dell’ansia mi veniva da vomitare.
Con la prima ecografia si è vista solo la camera gestazionale. Adesso, più di nove mesi dopo, posso scrivere queste parole con mia figlia in braccio. È stato molto difficile anche se in fondo ho sempre sperato che un giorno finalmente sarebbe successo.
Scrivo queste parole con la speranza di essere d’aiuto a qualcuna! Sono disponibile a condividere esperienze e a parlarne.Luana
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BeatricePartecipanteCiao Luana, ho letto con le lacrime agli occhi.
Grazie per aver riportato la tua esperienza. 💙Sono mamma di F. (13 anni) E. (5 anni)LuanaPartecipanteCiao Beatrice, Spero possa essere d’aiuto a qualcuna! Grazie per la risposta 🙂
BeatricePartecipanteIn risposta a quando ha scritto LuanaLo sarà senz’altro. Io mi sono commossa. Ho avuto 4 aborti purtroppo.
Sono mamma di F. (13 anni) E. (5 anni)PaolaPartecipanteChe storia intensa Luana. Anche io ho patito le mie, e anche se ora ho realizzato il mio sogno, i due aborti mi hanno segnato profondamente, specie il primo che è stato tanto sofferto!
Grazie di aver condiviso la tua esperienza, fa sempre piacere vere questi messaggi di speranza!2015, prima gravidanza perfetta.. poi nel 2019 una scar pregancy seguita in aborto, nel 2020 un altro aborto spontaneo e infine nell 2021 nasce la mia piccolaSono mamma di Alessandro (9 anni) Anna (3 anni)LuanaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto Beatrice4 aborti sono davvero tanti, mi dispiace! Cmq sono contenta che alla fine sei riuscita ad avere i tuoi piccoli.
LuanaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto PaolaCondividere aiuta a sentirsi meno sole! Anche se per esperienza il dolore purtroppo si vive da sole.
ClarisPartecipanteCiao Luana,
Posso chiederti il nome del luminare di Bologna?
È esperto in poliabortivita?Grazie per la speranza.
Vengo 4 gravidanze di cui una sola portata a termine.
Maggio 2019 aborto spontaneo
Marzo 2020 – Nov 2020 il mio bimbo
Febbraio 2022 aborto spontaneo
Oggi aborto ritenuto, in attesa di raschiamento tra 2 gg.
Sono parecchio giù, ma non riesco a stare qui pensando di avere il mio bimbo che non c’è più ancora in pancia e non pensare a come posso fare per non farlo risuccedere. È il mio modo di combattere, penso per agire.
GrazieLuanaPartecipanteIn risposta a quando ha scritto ClarisCiao Claris!
Mi dispiace molto per quello che ti è successo:(
Comunque il medico si chiama Renato Seracchioli.In bocca al lupo e facci sapere!
ClarisPartecipante