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LadyBug83Partecipante
Salve a tutte,
sono nuova e premetto che non so se già esiste una pagina che tratta di questo argomento.
Creo questa nuova discussione nella speranza di raccogliere qui le esperienze di tutte coloro che hanno in particolare la mutazione Pai1 4g/4g in omozigosi.Vorrei sapere se siete riuscite a coronare il sogno di diventare mamme (e quale percorso avete affrontato) e/o come state affrontando il viaggio alla ricerca della cicogna.
Spero che condividerete le vostre esperienze, perché è davvero importante essere solidali.
Grazie di cuore <3Diana08PartecipanteCiao cara, come ti avevo scritto nell’altro topic, ti riporto quello che ho scoperto io in questi mesi sul PAI. Lascio qui tutte le informazioni, nella speranza che possano essere utili a qualcuno in futuro.
Io ho la PAI-1 in omozigosi 4g/4g (il peggiore, per funzionare bene deve essere 5g/5g). Inoltre, ho la MTFRH A129 in eterozigosi con omocisteina ai limiti del normale (per cui assumo acido folico in forma attiva). Ho 3 aborti biochimici identici alle spalle, tutti con beta bassissime. Si presume che siano stati dovuti ad un errore nell’impianto oppure a qualcosa che interviene immediatamente dopo e stoppa tutto.
Bisogna fare una premessa: gli studi sul PAI-1 sono recenti ed è un fattore della trombofilia che ha iniziato ad essere studiato in relazione agli aborti relativamente da poco tempo. Questo è il motivo per cui non si trova ancora moltissimo sull’argomento e ci sono pareri discordanti sulla sua importanza. Secondo le linee guida attuali è una trombofilia minore e va trattata al massimo con l’aspirinetta/cardioaspirina. Tuttavia, molti studi e tante esperienze che ho letto, ritengono che vada trattata anche con eparina, soprattutto in presenza di aborti pregressi e altre mutazioni.
Ti lascio un articolo fatto molto bene sul problema, in cui si spiega la relazione tra PAI-1 e attecchimento.
“VIII IPOFIBRINOLISI ED ABORTO SPONTANEO RICORRENTE
1. Fibrinolisi nella gravidanza normale e patologica
L’impianto dell’embrione nell’endometrio umano è un evento molto complesso. Il successo dell’impianto e la successiva placentazione dipende da un perfetto equilibrio fra coagulazione, fibrinolisi e rimodellamento vascolare. Nella gravidanza fisiologica, a fronte di processi d’angiogenesi si ha l’attivazione della cascata fibrinolitica per evitare un eccesso di deposito di fibrina nei vasi placentari e negli spazi intervillari. Durante l’invasione del trofoblasto, l’attivatore del plasminogeno urochinasi dipendente (uPA), ed il suo inibitore PAI-1 controllano la proteolisi ed il rimodellamento del tessuto deciduale materno mentre la formazione del piatto basale placentare prevede la deposizione della fibrina nella parete dei vasi deciduali attraverso l’attivazione della cascata coagulativa materna. Un’alterazione di questo meccanismo può causare trombosi, infarti e depositi di fibrina intervillare in eccesso limitando così l’invasione trofoblastica e causando la perdita embrionale negli stadi iniziali.2. Polimorfismi da ipofibrinolisi
I polimorfismi dei geni che codificano per fattori coinvolti nella fibrinolisi, sono i seguenti: mutazione 4G/4G del PAI-1, mutazione dell’ACE del/del, mutazione Val/Leu del fattore XIII e deficit del fattore XII.PAI-1 (inibitore del PA)
Soggetti con mutazione in omozigosi (4G/4G) del gene che codifica per il PAI-1, determinano concentrazioni plasmatiche del PAI-1 tre-cinque volte superiori rispetto ai portatori d’alleli 5G/5G e 4G/5G. La prevalenza dell’allele 4G/4G nella popolazione generale è molto elevata, circa il 20%.ACE (angiotesin convertine enzyme)
Il polimorfismo delezione/delezione in omozigosi (ACE del/del) si associa all’incremento dei livelli dell’enzima ACE in circolo, determinando quindi un aumento dell’angiotensina II che aumenta sia la sintesi che la concentrazione del PAI-1, creando ipofibrinolisi.Fattore XIII
Il fattore XIII è una transglutaminasi che garantisce la stabilizzazione del coagulo di fibrina. Il polimorfismo Val34Leu è stato correlato alla trombosi, con prevalenza del genotipo Val/Val; i soggetti con omozigosi Val/Val presentano una maggiore attività enzimatica che porta ad una maggiore resistenza del coagulo di fibrina alla lisi.Fattore XII
Il fattore XII è un attivatore d’entrambe le cascate, emocoagulativa e fibrinolitica. Il polimorfismo C46T del gene per il fattore XII determina più bassi livelli plasmatici del fattore XII. S’ipotizza che questa mutazione potrebbe causare un aumentato rischio tromboembolico.3. Ipofibrinolisi e complicanza gravidiche
Diversi lavori evidenziano che il genotipo 4G/4G del PAI-1 può incrementare lievemente il rischio di alcune complicanze gravidiche tra cui la preeclampsia, il ritardo di crescita intrauterino, il distacco intempestivo di placenta, la morte intrauterina, gli aborti spontanei ricorrenti (ASR). Per quanto riguarda l’ASR sono stati pubblicati pochi studi clinici in associazione con l’ipofibrinolisi. Alcuni Autori hanno dimostrato una prevalenza aumentata di questo polimorfismo in pazienti poliabortive rispetto a controlli sani; in questo studio inoltre anche la prevalenza del genotipo ACE del/del in omozigosi è significativamente aumentata nelle pazienti affette da ASR rispetto ai controlli. Le pazienti con omozigosi Val/Val del fattore XIII hanno bassi livelli di tale fattore ed un alto rischio per ASR. Una recente Metanalisi, ha evidenziato come il deficit di fattore XII sia associato ad aborti spontanei ricorrenti. L’associazione di polimorfismi per ipofibrinolisi, in omozigosi e/o in associazione a polimorfismi per trombofilia, hanno un effetto d’amplificazione sul rischio di ASR.4. Terapia
Le pazienti affette da ASR con polimorfismi per ipofibrinolisi beneficiano della terapia anticoagulante. Alcuni Autori, riportano miglioramento della prognosi gestazionale in pazienti con omozigosi per il PAI-1 4G e del polimorfismo del fattore XIII Val34Leu, trattate con aspirina a basso dosaggio e/o eparina a basso peSono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.Diana08PartecipanteQueste informazioni che sono riportate nell’articolo, possono essere facilmente confrontate anche con altre presenti in rete, per cui si può considerare abbastanza attendibile.
Altre cose che ho scoperto sul PAI-1 mutato, leggendo un po’ di letteratura in inglese, è che risulta un fattore di rischio indipendente (cioè che si manifesta a prescindere dal proprio stile di vita) per l’insulinemia e il diabete. Sono entrambi fattori che possono avere un ruolo sia nell’aborto sia nella difficoltà di concepimento.
Altri studi correlano questa mutazione con la PCOS (di cui personalmente soffro), l’infiammazione cronica e alterazioni immunitarie durante l’attecchimento. Motivo per cui, il cortisone potrebbe essere utile in alcuni casi, oltre all’uso di eparina.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.Diana08PartecipanteVorrei dire un’ultima cosa… le evidenze scientifiche forti attualmente si hanno solo su Fattore V Leiden e Fattore II. Cioè si sa che queste due trombofilie sicuramente sono correlate all’abortività, per questo sono le uniche per cui si da eparina senza remore. Ci sono ipotesi anche sul PAI e la MTFRH, ma essendo ancora studiate poco, non se ne sa abbastanza e i ginecologi procedono un po’ a “braccio” con le terapie. Quello su cui comunque i ricercatori sono abbastanza concordi è che se una singola mutazione può essere poco rilevante, la presenza di più mutazioni contemporaneamente, ne amplifica il rischio.
Il processo di fibrinolisi è regolato in gran parte dal PAI-1 ma non è l’unico fattore, altri come l’ACE, sono coinvolti. Per cui bisogna considerare che se già una ha l’ipofibrinolosi congenita data dalla mutazione 4g/4g e quindi alti livelli di PAI, la sua situazione potrebbe essere complicata anche da ulteriori mutazioni dell’ACE (che aumenta ulteriormente i valori di PAI circolanti) e fattori legati all’ipofibrinolisi. A meno di non verificare tutti i 13/15 fattori della trombofilia, non si può delineare con certezza il proprio profilo di rischio.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Cara Diana sei stata illuminante e ti ringrazio di cuore. Perché io ho proprio quelle mutazioni lì nell’articolo. L’articolo è in italiano o lo hai trovato in inglese? In italiano faccio sempre fatica a trovare articoli così dettagliati in merito a concepimento e pai 1.
Grazie
Diana08PartecipanteIntendi la mutazione ACE? l’articolo l’ho trovato in italiano in diversi forum. Però se cerchi su google informazioni sul PAI usando parole in inglese, troverai molti studi.
Io ho usato come parole di ricerca: PAI 1 4G/4G Recurrent Implantation Failure, PAI 1 4G/4G Pregnancy Loss.
Ti posto alcuni risultati:
– Systematic review and meta-analysis of association between plasminogen activator inhibitor-1 4G/5G polymorphism and recurrent pregnancy loss: an updaten (questa è una revisione della letteratura recentissima)
https://thrombosisjournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12959-024-00612-9
– PAI-1 4G/4G Genotype Is Associated with Recurrent Implantation Failure: a Systematic Review and Meta-analysis
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34019258/
– Plasminogen Activator Inhibitor 1 4G Mutation and Pregnancy Loss
-The Role of Plasminogen Activator Inhibitor Type 1 (PAI-1) in Placenta-Mediated Pregnancy Complications: A Systematic Review
https://www.thieme-connect.com/products/ejournals/abstract/10.1055/s-0041-1742082
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.LadyBug83PartecipanteInfatti Diana, io il pannello delle trombofilie l’ho fatto anni fa ed è difficile trovare ginecologi che ne capiscano qualcosa e persino ematologi. Io ne ho consultate due e per entrambe io sono a posto pur avendo pai 1, ace e fattore 13 in omozigosi.
Quindi, non stiamo parlando di medici di chessò gastroenterologia, ma di ematologia che dovrebbero dare una profilassi per certe donne invece dicono che “non sei tra quelle che hanno davvero il problema”. Quindi avere due aborti è normale? mah.LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Ti rispondo qui.
Diana cara, ho fatto vari esami, seme tutto ok, tolto polipi, isteroscopie, visite normali, un mezzo parto e un raschiamento (dati i due aborti) e controlli. L’unica cosa non fatta e di cui ho terrore è l’isterosalpingografia che il ginecologo mi ha proposto a giugno, da fare presso un centro, ma io ho detto no, allora. Me l’ha consigliata e non resa obbligatoria perché mi ha spiegato che ho avuto comunque due gravidanze che stavano procedendo, specie la prima durata 4 mesi e poi finite con emorragie. Sì proprio perchè si creano trombi, credo sia questo il problema del pai-1, appunto. Si verificano eventi ischemici a livello della placenta da quel che ho capito.
Ora sono in dubbio se fare o meno isterosalpingografia per valutare la situazione tube, anche se ho tanta paura. Ci sono già tutti questi pensieri e dispiaceri. Un tarlo mi dice di farla….
A brevissimo comincio il Clomid, per aumentare le probabilità dice il mio ginecologo, anche se per la mia età (41) ho un’ovulazione normale e ormoni a livelli normali.
Grazie infinite per i link!
LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08eh sì, intendo proprio l’ACE e non il succo di frutta =D
Diana08PartecipantePurtroppo non è semplice trovare medici che si aggiornano e sanno fare davvero il loro lavoro. Pensa che fino a pochi anni fa non si dava nessun peso alla trombofilia negli aborti, mentre oggi sappiamo invece che è importante eccome. Come dice il mio ginecologo, le conoscenze sono sempre in evoluzione e quello che oggi è sconosciuto, domani potrebbe essere noto.
Se hai tutti i fattori legati alla fibrinolisi mutati in omozigosi e due aborti alle spalle, direi che la profilassi con eparina in gravidanza non è affatto sbagliata. Quindi credo che il tuo ginecologo ci abbia visto giusto.
Io personalmente avevo fatto uno screening anni fa e all’epoca non si controllava il PAI per cui non lo feci. Ho preso la pillola per anni e anni convinta di non essere a rischio, invece poi di recente ho scoperto che il rischio c’era, anche solo per il fatto che probabilmente ho sempre avuto l’omocisteina al limite. Non ho mai controllato ACE e XII e XIII, ma non escludo di averli alterati, vista questa difficoltà nell’impianto degli embrioni nonostante una fecondazione che non ha problemi. Se già la PAI da sola rallenta del 20% circa la fibrinolisi, immagina con altri fattori correlati alterati… magari è per questo che la cardioaspirina non è stata efficace.
In ogni caso ormai la terapia l’abbiamo: eparina e cortisone. Non ci resta che farci coraggio e riprovarci al prossimo positivo. Prego tantissimo per entrambe che sia la volta buona <3.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.Diana08PartecipanteL’istero spaventa tanto pure me ma ti dico una cosa: in caso di eventuali endometriti croniche, molto probabilmente il cortisone le terrà a bada. Quello che resta da stabilire è quale dosaggio sia migliore.. a me hanno prescritto quello minimo da 5mg e spero tanto basti perchè non mi piace proprio l’idea di assumerlo..
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Diana, ma tu l’eparina e il cortisone li fai in via preventiva? Poi mi sono persa dietro i vari messaggi. Come scritto, il mio gine me li vuole dare a test positivo… eh sì, ma quando!????? =)
effettivamente anche a me il cortisone non piacerebbe molto assumerlo, ma se occorre…bisogna prenderlo, tanto è il minimo dosaggio.
LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Cara Diana, prego anch’io tantisssimo che presto riusciremo a dare tutto l’amore possibile e impossibile al nostro bimbo o alla nostra bimba o magari entrambi =)
Sì dobbiamo farci coraggio <3
LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08Cara Diana, prego anch’io tantissimo che presto riusciremo a dare tutto l’amore possibile e impossibile al nostro bimbo o alla nostra bimba o magari entrambi =)
Sì dobbiamo farci coraggio <3
Diana08PartecipanteIn risposta a quando ha scritto LadyBug83il ginecologo mi ha detto di fare aspirinetta, eparina e progesterone prima del positivo e cortisone solo dal positivo.
Diciamo che era un po’ preoccupato ad associare aspirinetta ed eparina, visto che in apparenza ho solo mutazioni minori, per cui vorrebbe che facessi la prima per qualche giorno, giusto per avere un effetto antiaggregante durante la fase di impianto (5-10 giorni post ovulazione) e che la staccassi prima di fare eparina.
In sostanza penso di fare 3/4 giorni di aspirinetta immediatamente nel post ovulazione, in modo da avere un effetto antiaggregante per i 7-10 giorni successivi (l’aspirinetta agisce in modo irreversibile sulle piastrine presenti, per cui bisogna attendere che “muoiano” e si riformino quelle nuove, per perdere l’effetto del farmaco, quindi circa 7-10 giorni che è la vita media della piastrina). Dal 5/6 giorno post ovulazione parto solo con eparina e progesterone.
Per quanto riguarda il cortisone sono molto indecisa se farlo dal positivo oppure cominciarlo insieme all’eparina. Il ginecologo era propenso ma anche titubante a darmelo perchè i miei esami degli autoanticorpi erano tutti negativi. Tuttavia, non si può escludere un problema infiammatorio e/o di natural killer, per cui vuole provare. Ora, siccome il mio è un problema di difetto nell’attecchimento al 99%, ho un po’ paura che cominciarlo dal positivo sia già tardi ma allo stesso tempo non vorrei usarlo inutilmente con troppo anticipo (è un farmaco che mi preoccupa anche se il dosaggio è minimo).
Diciamo che il cortisone da 5mg è un po’ come l’aspirinetta da 100mg, può fare solo più bene che male con questi dosaggi (escludendo ovviamente problemi di allergia), quindi si potrebbe usare anche prima del positivo senza che succeda nulla.
Considera però che il mio è un problema proprio di attecchimento corretto, per cui può avere senso agire prima. Mentre le donne che non hanno questo problema ma magari sviluppano difficoltà dopo, anche se partono dal positivo probabilmente non c’è differenza.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.Diana08Partecipanteio comunque compio 36 anni tra un mesetto e il primo aborto è stato poco prima di compiere 34 anni (gli ultimi due quest’anno). I 3 aborti sono stati in momenti differenti, sia come età che proprio come stile di vita/forma fisica, per cui sono abbastanza convinta che aimè sia un mio problema “di base” che solo con i farmaci si può arginare.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.LadyBug83PartecipanteIn risposta a quando ha scritto Diana08grazie per la risposta, Diana.
Diciamo che presa così la cardioaspirina non è prenderla sempre come facevo io. in sostanza voglio dire questo:
Se si hanno queste mutazioni io credo, ma non sono un medico purtroppo, che bisogna fare a monte la cura, prima. In modo che appena arriva la gravidanza tutto è … come dire… sistemato, a posto. Non credi?
Infatti il tuo ginecologo con te sta fecendo così. A me oltre che di attecchimento sta diventando addirittura difficile concepire.Per favore potresti are una domanda, una sola domanda al tuo ginecologo? E chiedergli se questi problemi con pai 4g 4g, ace e fattore 13 se non si fa una profilassi con cardio e eparina prima è difficile pure concepire? Magari il sangue è troppo denso che non si concepisce proprio, non so dirlo in termini più scientifici, purtroppo.
Un’altra cosa. Partire a test positivo potrebbe pure avere il suo senso visto che parecchi ginecologi lo fanno e in molti casi tutto va a buon fine. Non sono un medico altrimenti la terapia me la farei da sola
Il cortisone forse nel mio caso andrebbe bene, e anche prima per la tiroidite e gli anticorpi che essa produce ma non so bene.
purtroppo sono abbastanza provata ecco. E 2 ematologhe su 2 dicono di no a cardio in via preconcezionale. E quanti bimbi devo perdere ancora? 66868767834436 ???’
mah
Diana08PartecipanteCiao cara, da quello che ho capito, hai preso la cardioaspirina per anni senza interruzioni, giusto? Se avesse avuto un ruolo nel concepimento nel tuo caso, avresti avuto diversi positivi. Credo quindi che sia poco utile per la tua situazione.
I motivi che portano a difficoltà di concepimento possono essere tanti e a volte restano inspiegabili. Personalmente, a causa di una banale infezione sul seme e nella cervice, completamente asintomatiche, non sono più riuscita a concepire per mesi. Una volta curata, due concepimenti di seguito. A volte anche sciocchezze possono diventare insormontabili se non scoperte. Però sul forum ci sono anche tante ragazze che nonostante non abbiano nulla in apparenza, non hanno mai avuto un positivo. Purtroppo ogni storia è a sè.
Vedi anche la storia del PAI. Tu hai con certezza tutta la fibrinolisi che funziona male eppure due gravidanze si erano impiantate correttamente. Io invece tre fallimenti di impianto🤷. Di tutti gli esami fatti, il pai è l’unica spiegazione.
I fattori possono essere gli stessi ma poi come si combinano è soggettivo.
Credo che sulla cardioaspirina tu possa andare serena sul fatto che per te è acqua fresca (almeno per quanto riguarda la fertilità). Non ti agevola nel concepimento e non ti preserva dagli aborti (che mi hai detto essere avvenuti per motivi vascolari accertati).
Farmaci come l’eparina, sono troppo invasivi e costosi per farli come profilassi preconcezionale lunga. Ha senso farli solo in modo mirato o nel post ovulazione per qualche mese o all’interno di cicli di riproduzione assistita/stimolazione ormonale.
Per il cortisone, se purtroppo gli esami non rivelano nulla e magari anche la biopsia endometriale risulta pulita, darlo per mesi in via sperimentale per vedere che succede, può essere poco etico e pericoloso dal punto di vista medico. Anche in questo caso meglio usarlo in modo mirato come l’eparina.
Spesso i medici dicono di farli dal positivo proprio perché non si può avere la certezza che concepire il mese stesso. Ma come dici tu in alcuni casi sarebbe importante agire prima. È trovare un equilibrio che non è facile…
Il mio ginecologo voleva assumessi la cardioaspirina dal positivo. Sono io che di testa mia l ho presa prima perché se andava male, non volevo il cruccio che era successo perché avevo cominciato tardi. Ma io però ho tentato perché avevo la speranza di concepire entro poco tempo e sapevo che non avevo problemi con l’acido salicilico.
Stavolta con mia sorpresa, il gine mi ha detto di fare l’eparina nel post ovulazione. Ma sempre con titubanza perché in apparenza, sulla carta, non ne avrei bisogno e in più non vi è certezza che becco di nuovo il positivo a colpo.
Il discorso degli anticorpi anti tiroide va assolutamente risolto. So che alcuni usano appunto il cortisone ma deve essere uno specialista a scegliere la terapia. Se non ti soddisfa chi ti segue, cerca in lungo e largo. Io ti consiglierei di valutare proprio un centro di pma, non tanto per arrivare alla fecondazione in vitro, quanto perché in questi posti certe terapie (cortisone, eparina e progesterone) le danno più facilmente in presenza di aborti, specie se i motivi che li hanno causati sono acclarati.
Devi capire che molti medici hanno i paraocchi, seguono le linee guida a prescindere dal caso individuale perché non si vogliono assumere responsabilità. Ma la pratica clinica è le linee guida spesso dicono cose diverse, per cui ci vogliono medici aggiornati.
Io per quanto stimi il ginecologo che mi segue, se non mi avesse dato questa terapia (quantomeno l’eparina) e mi avesse detto inutilmente di tentare ancora con l’aspirinetta, l avrei mandato a quel paese… in questi più di due anni di ricerca ormai ho letto di tutto, sia come teoria sia come esperienze di donne, ed ero arrivata al colloquio già consapevole delle poche strade da percorrere a livello farmacologico. Per fortuna senza che dicessi nulla, il ginecologo mi ha praticamente confermato tutto quello che sapevo ed esplicitato che si tratta di terapie date in via sperimentale dall’esperienza dei centri pma ma che sulla carta, in base ai miei esami, lo dovrebbero arrestare😁.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.Diana08PartecipanteIn definitiva il mio consiglio è questo: fai dei cicli mirati di stimolazione dell’ovulazione. Se non funziona il clomid, esiste anche la strada dell’induzione dell’ovulazione con farmaci più forti che usano in pma e che alcuni ginecologi ormai praticano in studio. In questo contesto, dove sai che le probabilità di ottenere un concepimento sono maggiori del solito, ha senso fare cortisone ed eparina nel post ovulazione.
Nei tentativi naturali, se non concepisci facilmente, eviterei. Troppo rischioso prendere tanti farmaci inutilmente per mesi.
Sono una cicognina alla ricerca da 1 anno, 7 mesi, 3 giorni.